Senatore maratone di Roma e Decano dei podisti abruzzesi
Non c’è un’età per iniziare a fare sport e non c’è un’età per smettere di fare sport. Si fa sempre in tempo per iniziare sperimentando benessere, gioia, fatica e a volte anche performance centrando obiettivi e raggiungendo mete e traguardi considerati sfidanti, difficili ma non impossibili se c’è impegno, costanza, fiducia in sé e soprattutto se si è resilienti e pronti ad affrontare, gestire e superare crisi, fatica, sofferenza.
Di seguito Domenico, che ho conosciuto al Parco di Tor Tre Teste, racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso nello sport? “Il mio primo ricordo sportivo risale a quando avevo 12 anni e mi trovavo nel mio paese nativo abruzzese, Poggio Filippo di Tagliacozzo in provincia di L’Aquila. Volevo correre, con i grandi, 4 km durante la festa del paese. Allora mi accorsi che mi piaceva fare sport. Poi vuoto, rimasi nascosto fino al 25.mo anno di età. Fu a quell’età che cominciai a correre con i dilettanti del ciclismo (Gori Ruschena) fino al 31.mo anno di età. Ebbi tanti buoni piazzamenti e premi. Dal campionato italiano, da Sedrina, paese di Gimondi a Cassano Ionico in Calabria, ebbi tanti premi e vaglia che mi arrivavano a casa. Mi piazzai 13.mo assoluto ai campionati italiani vicino Bergamo. Altro vuoto fino al 54.mo anno di età, anche se giocavo regolarmente a calcetto e a ping pong e non ho mai abbandonato la bicicletta, neanche ora. A 54 anni grazie a mio cugino comincio a fare questo nuovo sport. Nel 1995 la prima maratona di Roma e non mi sono più fermato, ho partecipato a tutte in qualsiasi condizione”.