Il mio prossimo obbiettivo sarà sempre la
maratona ma spingendo di più
Dott. Matteo Simone
Psicologo,
Psicoterapeuta
Si inizia a fare sport per caso o per cambiare stile di vita, per dimagrire, per prepararsi ai concorsi nelle forze armate.
Si inizia a correre e poi se piace si può avere il sogno di portare a
termine una maratona come è successo a Caterina che adesso non vede l’ora di
farne un’altra ma spingendo.
Sì perché l’appetito viene mangiando non solo con
il cibo ma anche con i chilometri di corsa, con la fatica che non stanca e non
soddisfa ma permette di sentirsi campioni, soddisfatti per aver raggiunto mete
e obiettivi sfidanti.
Di seguito Caterina racconta la sua esperienza sportiva
rispondendo ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso per diventare
atleta? “Ho iniziato da zero ma per diventare atleta mi
sono affidata ad un coach”.
Come sei cambiata attraverso lo sport? “Sono
cambiata sia fisicamente sia mentalmente. Mi sento più forte in generale”.
L’attività fisica si può fare per hobby, per passatempo, per svagarsi, per sentirsi liberi e a volte si ha voglia di far meglio, di migliorare possibilmente anche affidandosi a un coach che ti segue e indirizza sugli allenamenti da fare per portare a termine gare importanti.
L’attività fisica si può fare per hobby, per passatempo, per svagarsi, per sentirsi liberi e a volte si ha voglia di far meglio, di migliorare possibilmente anche affidandosi a un coach che ti segue e indirizza sugli allenamenti da fare per portare a termine gare importanti.
Nello sport chi e cosa hanno contribuito
al tuo benessere o performance? “Il mio benessere e
le mie performance sono migliorate solo grazie alla costanza e alla volontà. La
corsa non ti regala nulla”.
Concordo con Caterina, lo sport non regala nulla, per ottenere risultati bisogna essere motivati, avere grande passione, impegnarsi continuativamente per raccogliere frutti preziosi, sudare e faticare seguendo piani e programmi che portano a raggiungere un grande risultato come portare a termine una maratona.
La gara della tua vita dove hai sperimentato
le emozioni più belle? “La gara della mia vita è stata la maratona di Valencia.
Un viaggio lungo 42,195 che tutti nella vita almeno una volta dovrebbero fare”.
Il 1° dicembre 2019 Caterina ha corso la maratona di Valencia in 4h53’41”.
Il 1° dicembre 2019 Caterina ha corso la maratona di Valencia in 4h53’41”.
Portando a termine una maratona si può capire
la ciclicità della vita fatta di piani e programmi, allenamenti duri e faticosi,
ma alla fine tanta soddisfazioni, tante emozioni.
Cosa pensano familiari e amici della tua pratica
sportiva? “I miei familiari e amici sono molto orgogliosi”.
Cosa hai scoperto di te stessa praticando sport? “Praticando sport ho
capito che tutti possono fare tutto allenandosi e di me ho capito che essere in
sfida con me stessa è super stimolante”.
Praticare sport e impegnarsi per raggiungere
risultati fa diventare persone migliori che riescono nei loro intenti
attraverso sfide stimolanti soprattutto con sé stessi, mettersi alla prova
giorno dopo giorno in allenamenti da portare a termine e gare da partecipare
ottenendo risultati prestigiosi.
Hai sperimentato il limite
nelle tue gare? “Non credo di avere ancora raggiunto
il mio limite”.
Quali sensazioni sperimenti facendo sport (pre-gara,
gara, post-gara? “Un misto di sensazioni tutte positive, dall’ansia prima
della partenza alla leggerezza durante e allo sballo alla fine”.
Quali
sono i tuoi pensieri in gara? “I miei pensieri in gara sono di mantenere
una postura corretta per non spendere energia inutile e, dove è possibile, godermi il paesaggio”.
La gara non è solo forza, potenza,
resistenza, muscoli e fiato ma anche tanta strategia, pensieri, sensazioni ed
emozioni, un lungo viaggio che porta alla partenza con la consapevolezza di
godersi anche il viaggio e attraversare diversi momenti di incertezza,
sicurezza, eventuali crisi ma alla fine si può godere lo scarico totale, la
fine di un lungo viaggio emozionale, fisico, mentale.
La tua gara più estrema o più difficile? “La
mia gara più difficile è stata la mia prima mezza maratona. Non ero ancóra
preparata per quella distanza”.
Non bisogna dare niente per scontato, ogni
gara prevede una preparazione dedicata oppure bisogna accontentarsi di fare un’esperienza
o un test.
Ogni esperienza ha un senso, bisogna avere sempre elevata
motivazione e adeguata passione per non mollare mai, cercando sempre nuovi
stimoli.
Come hai superato eventuali crisi,
sconfitte, infortuni? “Le crisi si superano correndo e per
fortuna non mi sono mai infortunata”.
Un messaggio rivolto ai ragazzi
per avvicinarsi allo sport? “Consiglio sempre a tutti di iniziare a fare
sport, il mio unico rammarico è di aver iniziato tardi”.
Ritieni utile lo
psicologo nello sport? “Lo sport è già terapia”.
È importante incontrare uno sport nel
corso della vita il prima possibile, così come è importante incontrare uno
psicologo nel corso della vita, entrambi gli incontri sono un’opportunità di
fare terapia per star meglio, per elaborare pensieri e situazioni.
Entrambi
tirano fuori dalla persona grandi risorse personali interne a volte tenute
nascoste. Entrambe aiutano a costruire una personalità solida.
Sogni realizzati? Prossimi obiettivi? “Ho
sognato di finire la maratona sorridendo e così è stato. Il mio prossimo
obbiettivo sarà sempre la maratona ma spingendo di più”.
È un buon approccio questo di Caterina,
prima sognare e poi trasformare i sogni in realtà. Un gran bel lavoro mentale
alla base della performance e del benessere cercando di spingere sempre di più,
alzando l’asticella delle difficoltà, osando senza strafare, con attenzione e
dedizione.
Una frase o parola che ti aiuta nelle
difficoltà? “Forza”.
Ti ispiri a qualcuno?
“Mi ispiro a me stessa”.
Come ti vedi a 50 anni? “Tra due anni
ne avrò 50 e mi vedo super”.
Caterina è menzionata nel libro: “Il treno dello sport. Fatica e impegno, sfide e sogni da realizzare" di Matteo Simone (Autore).
Dott. Matteo Simone
Psicologo,
Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR







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