martedì 5 maggio 2020

Caterina Luccisano: Ho sognato di finire la maratona sorridendo e così è stato

Il mio prossimo obbiettivo sarà sempre la maratona ma spingendo di più
Psicologo, Psicoterapeuta

Si inizia a fare sport per caso o per cambiare stile di vita, per dimagrire, per prepararsi ai concorsi nelle forze armate. Si inizia a correre e poi se piace si può avere il sogno di portare a termine una maratona come è successo a Caterina che adesso non vede l’ora di farne un’altra ma spingendo. Sì perché l’appetito viene mangiando non solo con il cibo ma anche con i chilometri di corsa, con la fatica che non stanca e non soddisfa ma permette di sentirsi campioni, soddisfatti per aver raggiunto mete e obiettivi sfidanti. Di seguito Caterina racconta la sua esperienza sportiva rispondendo ad alcune mie domande.


Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Ho iniziato da zero ma per diventare atleta mi sono affidata ad un coach”. Come sei cambiata attraverso lo sport?Sono cambiata sia fisicamente sia mentalmente. Mi sento più forte in generale”.

L’attività fisica si può fare per hobby, per passatempo, per svagarsi, per sentirsi liberi e a volte si ha voglia di far meglio, di migliorare possibilmente anche affidandosi a un coach che ti segue e indirizza sugli allenamenti da fare per portare a termine gare importanti.
Nello sport chi e cosa hanno contribuito al tuo benessere o performance?Il mio benessere e le mie performance sono migliorate solo grazie alla costanza e alla volontà. La corsa non ti regala nulla”. La gara della tua vita dove hai sperimentato le emozioni più belle?La gara della mia vita è stata la maratona di Valencia. Un viaggio lungo 42,195 che tutti nella vita almeno una volta dovrebbero fare”.

Concordo con Caterina, lo sport non regala nulla, per ottenere risultati bisogna essere motivati, avere grande passione, impegnarsi continuativamente per raccogliere frutti preziosi, sudare e faticare seguendo piani e programmi che portano a raggiungere un grande risultato come portare a termine una maratona. Portando a termine una maratona si può capire la ciclicità della vita fatta di piani e programmi, allenamenti duri e faticosi, ma alla fine tanta soddisfazioni, tante emozioni.
Cosa pensano familiari e amici della tua pratica sportiva?I miei familiari e amici sono molto orgogliosi”. Cosa hai scoperto di te stessa praticando sport?Praticando sport ho capito che tutti possono fare tutto allenandosi e di me ho capito che essere in sfida con me stessa è super stimolante”.

Praticare sport e impegnarsi per raggiungere risultati fa diventare persone migliori che riescono nei loro intenti attraverso sfide stimolanti soprattutto con sé stessi, mettersi alla prova giorno dopo giorno in allenamenti da portare a termine e gare da partecipare ottenendo risultati prestigiosi.
Hai sperimentato l'esperienza del limite nelle tue gare?Non credo di avere ancora raggiunto il mio limite”. Quali sensazioni sperimenti facendo sport (pre-gara, gara, post-gara?Un misto di sensazioni tutte positive dall’ansia prima della partenza alla leggerezza durante e allo sballo alla fine”. Quali sono i tuoi pensieri in gara?I miei pensieri in gara sono di mantenere una postura corretta per non spendere energia inutile e dove è possibile godermi il paesaggio”.

La gara non è solo forza, potenza, resistenza, muscoli e fiato ma anche tanta strategia, pensieri, sensazioni ed emozioni, un lungo viaggio che porta alla partenza con la consapevolezza di godersi anche il viaggio e attraversare diversi momenti di incertezza, sicurezza, eventuali crisi ma alla fine si può godere lo scarico totale, la fine di un lungo viaggio emozionale, fisico, mentale.
La tua gara più estrema o più difficile?La mia gara più difficile è stata la mia prima mezza maratona. Non ero ancóra preparata per quella distanza”. Cosa ti ha fatto mollare o cosa ti fa continuare a fare sport?Non si molla mai!”.

Non bisogna dare niente per scontato, ogni gara prevede una preparazione dedicata oppure bisogna accontentarsi di fare un’esperienza o un test. Ogni esperienza ha un senso, bisogna avere sempre elevata motivazione e adeguata passione per non mollare mai, cercando sempre nuovi stimoli.
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni?Le crisi si superano correndo e per fortuna non mi sono mai infortunata”. Un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi allo sport?Consiglio sempre a tutti di iniziare a fare sport il mio unico rammarico è di aver iniziato tardi”. Ritieni utile lo psicologo nello sport?Lo sport è già terapia”.

È importante incontrare uno sport nel corso della vita il prima possibile, così come è importante incontrare uno psicologo nel corso della vita, entrambi gli incontri sono un’opportunità di fare terapia per star meglio, per elaborare pensieri e situazioni. Entrambi tirano fuori dalla persona grandi risorse personali interne a volte tenute nascoste. Entrambe aiutano a costruire una personalità solida.
Sogni realizzati? Prossimi obiettivi?Ho sognato di finire la maratona sorridendo e così è stato. Il mio prossimo obbiettivo sarà sempre la maratona ma spingendo di più”.

È un buon approccio questo di Caterina, prima sognare e poi trasformare i sogni in realtà. Un gran bel lavoro mentale alla base della performance e del benessere cercando di spingere sempre di più, alzando l’asticella delle difficoltà, osando senza strafare, con attenzione e dedizione.
Una frase o parola che ti aiuta nelle difficoltà?Forza”. Ti ispiri a qualcuno? “Mi ispiro a me stessa”. Come ti vedi a 50 anni? Tra due anni ne avrò 50 e mi vedo super”.

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Il testo consente di calarsi nella realtà degli ultramaratoneti, grazie all’esperienza diretta dell’autore ed al contributo di centinaia di atleti intervistati che hanno condiviso le loro esperienze di gara. Vi sono i racconti di amanti della corsa e di atleti professionisti. In primo piano è il vissuto esperienziale degli atleti, le loro problematiche, le loro convinzioni, le loro paure, le loro esperienze di vita e i loro successi. Come ci ricorda la psicoterapia della Gestalt è nell’esperienza che risiede la conoscenza. Un libro affascinante che riporta le motivazioni di queste persone, che tratteggia le loro strutture caratteriali. Un testo che permette di avvicinarsi a questo tipo di discipline considerate estreme e impossibili.

Dott. Matteo SIMONE 380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR

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