Matteo Simone
Fabio Lupinetti, categoria M45, vanta i seguenti record personali: 5000 metri Pista 16’14”43 nel 2018 a Roma; 10000 metri Pista 33’40”4 nel 2018 a Roma; km 10 corsa su strada 32’58” alla Corsa di Miguel del 2019 e mezza maratona ciociara di Frosinone 1h12’39” nel 2018.
Di seguito
approfondiamo la sua esperienza sportiva attraverso risposte ad alcune mie
domande.
Qual è stato il tuo percorso nella pratica
dell'attività fisica? “Ho iniziato da piccolo con il nuoto,
poi ho fatto calcio e da 4 anni corro”.
Nello sport cosa e chi hanno contribuito al benessere e/o performance? “Al benessere ha contribuito la pratica sportiva, alla performance il mio allenatore e la costanza nel fare gli allenamenti”.
Nello sport cosa e chi hanno contribuito al benessere e/o performance? “Al benessere ha contribuito la pratica sportiva, alla performance il mio allenatore e la costanza nel fare gli allenamenti”.
Fabio sembra essere un grande atleta non
solo per i suoi risultati ma per le motivazioni e la costanza nella pratica
sportiva fin dalla tenera età, dimostrando che impegnandosi si possono fare
grandi cose e ottenere grandi risultati come sta dimostrando anche in questi
ultimi anni.
Quale esperienza ti dà la convinzione che
ce la puoi fare? “E’ il confronto con le altre persone,
il raffronto con loro”.
Cosa pensano familiari e amici della tua attività sportiva? “Pensano che forse l’ho presa troppo sul serio”
Cosa pensano familiari e amici della tua attività sportiva? “Pensano che forse l’ho presa troppo sul serio”
Fabio sembra essere alquanto competitivo,
fa le cose sul serio, si allena per concorrere seriamente e per cercare di
ottenere il massimo e possibilmente la vittoria in una gara. Nel 2019 Fabio
Lupinetti ha vinto la V edizione della mezza maratona “Corri Fregene”, in 1h14’16”.
Ti va di descrivere un episodio curioso o
divertente della tua attività sportiva? “Ricordo una gara
dove mentre stavo facendo ancora riscaldamento, lo starter fece partire la gara
e io partii con un minuto di ritardo”.
Purtroppo succede per vari motivi di non
trovarsi al momento giusto nel posto giusto. Prima della gara sono tante le
routine, e gli aspetti da curare. Personalmente mi è successo nelle prime gare
di trovarmi al bagno mentre partiva la “Corri al Parco” al quartiere
Alessandrino. Ricordo anche in una gara a Casamassima alla partenza Fabio
Fioravanti che si posizionò in ultima posizione pensando che si partisse
dall’altro lato e poi ha dovuto superare tutti per vincere la gara. Anche con
l’amico Andrea Di Somma, Presidente dell’Atletica La Sbarra, ci siamo trovati a
una maratona di Roma, arrivati in anticipo ma al momento della partenza eravamo
distratti a chiacchierare e fare foto.
Quali capacità, risorse, caratteristiche,
qualità possiedi nella pratica del tuo sport? “Sicuramente
sono molto caparbio e meticoloso sia nell’allenamento che nel preparare la gara.
A livello fisico ho grande capacità di recupero”.
Fabio si mostra molto determinato ma ha
dalla sua parte un grande talento e notevole esperienza in ambito sportivo
soprattutto avendo fatto calcio dove bisogna essere sempre in perfetta forma
atletica, saper recuperare, saper scattare in velocità, saper essere bravo in
progressione, insomma sembra avere le carte in regola per puntare al successo.
Che significa per te praticare attività
fisica? “E’ uno svago, un momento tutto mio che mi aiuta a
pensare, e mi fa stare sereno”.
In effetti, lo sport diventa un ottimo
strumento di salute fisica e mentale, aiuta a pensare e a elaborare problemi e
situazioni, soprattutto in questo periodo di pandemia servirebbe praticare
sport per svagarsi ma ciò non è possibile per non rischiare di aggravare la
situazione bisogna organizzarsi diversamente, essere resilienti e pazientare,
avere fiducia e riorganizzarsi per il momento a casa o nei pressi di casa, poi
si tornerà a scongelare propri programmi, obiettivi e sogni da realizzare
individualmente, in gruppo, in squadra.
Quali sensazioni sperimenti facendo sport?
“Libertà, gioia, fatica”.
A cosa devi fare attenzione nella pratica del tuo sport? Quali sono le difficoltà e i rischi? “Devo fare attenzione a non andare oltre a quello che è l’allenamento. Difficoltà sono gli orari di lavoro, rischi sono gli infortuni”.
A cosa devi fare attenzione nella pratica del tuo sport? Quali sono le difficoltà e i rischi? “Devo fare attenzione a non andare oltre a quello che è l’allenamento. Difficoltà sono gli orari di lavoro, rischi sono gli infortuni”.
Dice bene Fabio, attenzione ad andare
oltre negli allenamenti, il rischio è che se si sta troppo bene, si fa troppo
in allenamento, poi si arriva in gara stanchi e scarichi, ma Fabio ha comunque
un allenatore che può consigliarlo e indirizzarlo al meglio, Mi ha sorpreso
Fabio qualche giorno fa intervistato dal Presidente Di Somma in diretta
Instagram ha affermato che in allenamento ha fatto 10km in circa 33’, infatti
sembra avere grandi potenziali Fabio, un forte amatore evoluto nonostante corra
da pochi anni. Staremo a vedere, serviranno sempre motivazioni e stimoli
elevati.
Quali condizioni ti ostacolano nella
pratica dell'attività fisica? “Nessuna in
particolare, se mi devo allenare vado comunque”.
Questa è la mentalità dei campioni, non
esistono scuse, l’allenamento va fatto nonostante il tempo, nonostante gli
impegni, si trova sempre un posto, uno spazio, un orario per allenarsi. Questo
me lo diceva la mia amica di allenamenti campionessa del Marocco Zahra Akrachi,
si straniva se saltavo l’allenamento perché ero andato dal dentista o a fare
shopping con mia moglie. Comunque 5 mesi di allenamento con lei mi ha permesso
di fare il mio record personale di 33’41” in una corsa su strada ad Aprile
2003, la “Colli Aniene” quando battei allo sprint il fortissimo Augusto Tambone
che mi disse: “Ma cosa hai fatto per migliorare così tanto”, gli risposi: “Mi
alleno con Zahra Akrachi, gradoni, fartlek, bigiornaliero”.
Cosa ti fa continuare a fare attività
fisica? “Il fatto che amo migliorare i miei risultati”.
Hai rischiato di mollare? “Sì perché le aspettative su di me erano sempre maggiori e non mi divertivo più come prima”.
Ritieni utile lo psicologo nel tuo sport? Per quali aspetti e in quali fasi? “Si può essere utile quando non riesci a gestire più le pressioni e vorresti mollare tutto”.
Hai rischiato di mollare? “Sì perché le aspettative su di me erano sempre maggiori e non mi divertivo più come prima”.
Ritieni utile lo psicologo nel tuo sport? Per quali aspetti e in quali fasi? “Si può essere utile quando non riesci a gestire più le pressioni e vorresti mollare tutto”.
La pratica di uno sport comporta tanta passione
e dedizione, si fanno progetti e piani di allenamento da rispettare per
migliorare la prestazione, per fare meglio. C’è bisogno di un sano equilibrio
tra motivazione, stimoli, fatica, se entrano in gioco troppo giudizi,
pressioni, si perde la motivazione a impegnarsi e si va alla ricerca di altri
stimoli che fanno sentire sereni, liberi e autonomi.
Qual è stata la gara della tua vita dove
hai sperimentato le emozioni più belle? “Sicuramente la prima
vittoria, perché venivo da tanti secondi posti”.
Quale è stata la tua situazione sportiva più difficile? “Quando mi sono infortunato e malgrado il tempo fermo non riuscivo a guarire”.
Quale è stata la tua situazione sportiva più difficile? “Quando mi sono infortunato e malgrado il tempo fermo non riuscivo a guarire”.
Le prime vittorie non si dimenticano anzi
restano non solo nella memoria mentale ma anche nella memoria affettiva,
emotiva, esperienziale. Bisogna ricordarsi quello che si è riuscito a fare di
positivo ma soprattutto le sensazioni sperimentate in quei momenti soprattutto
nei momenti bui e negati per
Come hai superato eventuali crisi,
sconfitte, infortuni? “Con la voglia di non mollare e di
provare ad andare avanti, credendo sempre in me stesso”.
Quale può essere un messaggio rivolto ai
ragazzi per avvicinarsi allo sport? “Lo sport è una
palestra di vita, è un’allegoria della vita”.
A volte lo sport è un’ancora di salvezza,
soprattutto quando tutt’attorno è triste, avere a disposizione una modalità di
fare sport aiuta a focalizzarsi su sé stesso, a ritrovare una quotidianità che
ha un senso nell’allenarsi per mantenere una forma fisica, per avere un sano
stile di vita, per raggiungere risultati.
Cosa hai scoperto di te stesso nel
praticare attività fisica? “Che difficilmente mi accontento,
che non so gioire mai fino in fondo dei miei risultati, che vedo sempre il
bicchieri mezzo vuoto”.
Fabio mi dà l’impressione che viva in una
trappola mentale, la sua ricerca di perfezione sembra che da un lato gli
permetta di ottenere grandi risultati ed enormi successi e dall’altra parte
ciò lo limita nella soddisfazione e gioia in quello che riesce a fare perché
avrebbe sempre potuto fare meglio in base alla sua percezione. Si tratta di
mollare un po’ la presa, un po’ la ricerca del massimo da raggiungere, di
sapersi accontentare di quello che riesce a ottenere giorno per giorno dopo
periodi di sacrificio, allenamenti duri, impegni presi.
Hai un riferimento? “Il mio riferimento è sempre l’atleta più forte di me”.
Ti ispiri a qualcuno? “A tutti quelli più forti”.
Hai un riferimento? “Il mio riferimento è sempre l’atleta più forte di me”.
Ti ispiri a qualcuno? “A tutti quelli più forti”.
Fabio sembra avere un ottimo approccio alla
performance e al successo, per andare forti bisogna copiare i più forti,
bisogna ispirarsi ai più forti, una delle 4 fonti dell’autoefficacia è proprio
avere modelli di riferimento, sapersi ispirare a far meglio come fanno altri,
senza paure, senza timori ma con grande fiducia nel potercela fare, come
riescono proprio altri più forti, crederci sempre.
C'è una parola o una frase che ti aiuta a
crederci e impegnarti? “Non parto mai battuto, i limiti
sono fatti per essere superati”.
Quanto credi in te stesso? “Tanto, penso sempre e comunque che posso migliorare perché è solo una questione di allenamento, non mi pongo mai limiti”.
Quanto credi in te stesso? “Tanto, penso sempre e comunque che posso migliorare perché è solo una questione di allenamento, non mi pongo mai limiti”.
Questo è un ottimo punto di partenza,
pensare a sé stessi, a quanto si vale, a quanto si ha lavorato, e avere la
coscienza a posto per presentarsi allo start con fiducia e voglia di fare bene.
Sogni da realizzare? Prossimi obiettivi?
“Di sogni ne ho tanti, il mio obiettivo è migliorare”.
Come hai scelto la tua squadra? “Ho scelto l’Atletica La Sbarra perché avevo voglia di correre con la squadra del mio quartiere”.
Che intenzioni hai? “Essere un buon compagno di squadra per tutti”.
Come hai scelto la tua squadra? “Ho scelto l’Atletica La Sbarra perché avevo voglia di correre con la squadra del mio quartiere”.
Che intenzioni hai? “Essere un buon compagno di squadra per tutti”.
Un caloroso benvenuto a Fabio Lupinetti
nell’ASD Atletica La Sbarra.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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