Psicologo,
Psicoterapeuta
Siamo una comunità che cerca di risollevare le sorti della propria nazione a iniziare da sé stessi, dai propri familiari, amici, colleghi, vicini. Stiamo vivendo un periodo lungo di calamità prolungata che comporta per ognuno difficoltà a focalizzarsi su sé stesso, sui propri cari, sul momento presente, su una minima progettualità futura. Tutto ciò che avevamo costruito ora è traballante, ci sembra che ci è cascato addosso un grande macigno e non riusciamo a sollevarlo.
In questi casi molti reagiscono in diversi
modi, c’è chi aiuta, chi si dispera, chi si rassegna, chi accetta, ognuno ha le
proprie modalità di reagire, aiutare o chiedere aiuto. In questi casi ci si può
documentare su cosa è meglio fare per evitare il peggio, per acquistare più fiducia
in sé stessi e negli altri, per essere più speranzosi, per spostare obiettivi e
sogni più in là, per capire come sopravvivere. Importante è comunque parlarne
con qualcuno di fiducia, esprimere dubbi, dolore, sofferenza a qualcuno che può
comprendere, consigliare, aiutare, elaborare, indirizzare.
Dal 27 aprile è operativo il numero verde di supporto psicologico 800.833.833, attivato dal Ministero della Salute e dalla Protezione Civile, con il sostegno tecnologico offerto gratuitamente da Tim. Il numero è raggiungibile anche dall'estero al 02.20228733.
Tutti i giorni, dalle ore 8 alle 24, professionisti specializzati, psicologi e psicoterapeuti, rispondono al telefono alle richieste di aiuto. L'iniziativa è organizzata su due livelli di intervento.
Tutti i giorni, dalle ore 8 alle 24, professionisti specializzati, psicologi e psicoterapeuti, rispondono al telefono alle richieste di aiuto. L'iniziativa è organizzata su due livelli di intervento.
Il primo livello è di ascolto telefonico e
si propone di rispondere al disagio derivante dal Covid-19 come specificato dal
Ministero della salute:
"L'obiettivo
è fornire rassicurazioni e suggerimenti, aiutare ad attenuare l'ansia davanti
ad una quotidianità travolta dall'arrivo dell'epidemia e si risolve in un unico
colloquio. Per rispondere all'esigenza di fornire un ascolto più approfondito e
prolungato nel tempo, le chiamate saranno indirizzate verso il secondo livello
di cui fanno parte, oltre ai servizi sanitari e sociosanitari del SSN, molte società
scientifiche in ambito psicologico. Le richieste di aiuto saranno inoltrate dal
primo livello anche in base alle loro specificità: ad esempio, psicologia
dell'infanzia e dell'adolescenza, dipendenze, psico-oncologia. I professionisti
del secondo livello offriranno colloqui di sostegno, ripetuti fino a 4 volte,
via telefono oppure on line. L'obiettivo è fornire consultazioni esperte attraverso
un ascolto empatico del dolore e dell'angoscia connessa all'emergenza,
favorendo così l'attivazione di un processo di elaborazione dell'evento
traumatico. Tutto ciò consente a chi chiede aiuto l'acquisizione di competenze
emotive e cognitive utili per affrontare anche il post-emergenza”.
Del primo livello fanno parte più di 500
psicologi dell'emergenza afferenti alle Associazioni del Volontariato della
Protezione Civile: Federazione Psicologi per i Popoli, la Società Italiana di
Psicologia dell'Emergenza, il Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta,
il Centro Alfredo Rampi.
Al secondo livello partecipano oltre 1500
psicoterapeuti volontari delle società scientifiche iscritte nell'elenco del
Ministero (D.M. 2 agosto 2017) e facenti parte della Consulta CNOP (Consiglio
Nazionale Ordine Psicologi).
Nella prima settimana il numero verde ha
ricevuto circa 30.000 chiamate da tutta Italia, interessanti le dichiarazioni all'ANSA
della Prof.ssa Maria Assunta Giannini, psicologa e psicoterapeuta, responsabile
tecnico-scientifico del progetto:
"Questi
volumi molto alti, mostrano che è stato intercettato un aumento importante del
bisogno di sostegno, che va di pari passo a un aumento di ansia, paura e
solitudine causati dall'emergenza coronavirus e dal conseguente lockdown. In
generale i sentimenti principali che ci comunicano, e che chiedono di essere
aiutati a padroneggiare, sono ansia, depressione, senso di impotenza”.
Le motivazioni di chi utilizza il servizio
sono legate a stati ansia (14%), depressione (13%) o più frequenti stati di
preoccupazione generalizzata e altre problematiche pregresse emerse a causa
dell'emergenza (oltre il 40%).
A volte qualcosa di più grande di noi, di incontrollabile, ci mette in ginocchio, ci fa cascare, ci abbatte, mette alla prova noi stessi e si ha bisogno di accettare da una parte e reagire dall’altra attraverso diversi processi che comprendono prima di tutto la consapevolezza della propria situazione e poi con l’aiuto di qualcuno che sostiene e supporta e con l’aiuto di se stessi bisogna continuare ad avanzare nel tempo con le risorse residue del momento per cercare di rimodulare propri obiettivi e proprie direzioni, cercando il meglio per sé e i propri cari.
A volte qualcosa di più grande di noi, di incontrollabile, ci mette in ginocchio, ci fa cascare, ci abbatte, mette alla prova noi stessi e si ha bisogno di accettare da una parte e reagire dall’altra attraverso diversi processi che comprendono prima di tutto la consapevolezza della propria situazione e poi con l’aiuto di qualcuno che sostiene e supporta e con l’aiuto di se stessi bisogna continuare ad avanzare nel tempo con le risorse residue del momento per cercare di rimodulare propri obiettivi e proprie direzioni, cercando il meglio per sé e i propri cari.
Importante soprattutto nei casi di
difficoltà avere una rete di riferimento che si preoccupa, si occupa, che
sostenga e supporta la persona in difficoltà con pazienza e disponibilità per
procurare sollievo e aiutare nel processo di guarigione o autonomia.
Non si è mai pronti a cambiamenti di vita
drastici e improvvisi. L’impatto di un evento considerato imprevedibile,
devastante, stressante comporta sensazioni intense e insolite, forti emozioni,
comportamenti non abituali. Si rimane sorpresi e impotenti davanti
all'imprevisto e inimmaginabile che crea danni, lutti, dolore, perdite enormi.
La vita va avanti, perché la vita è
resiliente, sa come svincolarsi dai mille problemi, sa come rimanere sempre a
galla nonostante tutto. Ora tocca a noi prendere in mano le redini, decidere
momento per momento cosa è meglio per noi.
A seguito di eventi critici, disturbanti,
traumatici; oltre alle cure mediche, ai consigli da parte della comunità
scientifica, ai provvedimenti delle istituzioni; l’aiuto psicologico è importante
e fondamentale per la persona che ha bisogno di sentirsi tutelato, compreso,
ricevere un rinforzo sulle proprie capacità di affrontare la situazione.
L’aiuto psicologico può avere l’obiettivo
di sviluppare la resilienza nelle persone, aiutare a ricostruire fiducia e
relazioni, ricostruire sé stessi, la propria attività. L’aiuto psicologico può
avere l’obiettivo di incrementare fiducia e pazienza in attesa di ritornare
gradualmente alla quotidianità, di riprendere le cose lasciate in sospeso, di
prendersi cura di sé.
Psicologo,
Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
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