Se pensi al passato per quello che poteva essere, per le occasioni
perdute ecc. è una forma di evasione dalla vita di ora, é codardia. Meglio
pensare alle possibilità di ora, a quello che puoi fare ora per star bene senza
per forza cercare sfide impossibili che il fisico non regge. È importante
partire ora con i propri mezzi e le tante risorse disponibili per costruire un
futuro di benessere. So che non é facile bisogna immaginare il passato non
vissuto bene come una zavorra da liberarsene gradualmente ed il passato vissuto
bene come energia utile a disposizione.
Bisogna situarsi nelle tre vie: presente, passato e futuro spostandosi
con cautela e dando precedenza al presente e spostandosi un po per volta verso
il futuro osservando se la via é giusta, ogni tanto tornare al passato recuperando
buone sensazioni senza farsi prendere troppo dagli eventi negativi. E' come
partire con il pallone guardando la porta e ricordando che si é già stato in
grado di segnare. Tutto ciò avvalendosi anche dei compagni di viaggio e degli
esperti.
Hervé Barmasse nel suo testo La montagna dentro, spiega l’importanza dell’affidarsi al compagno di cordata: “La vera difficoltà è dentro di noi, la parete viene dopo. Anche il
rapporto con il compagno di cordata influisce sull’esito della scalata molto
più degli ostacoli tecnici, dei pericoli e degli imprevisti. In lui riponi la
tua fiducia, metti la corda nelle sue mani. In cordata non si bara: non puoi
fingere simpatia e stima se non le provi veramente.” (1)
Vi è un opera che mi ha suscitato interesse e curiosità e cioè un’opera
di Tiziano dal nome: “Allegoria della Prudenza”.