domenica 4 dicembre 2016

Michele De Benedictis vince a Lavello la 24 ore di corsa a piedi con 196,482km


Psicologo, Psicoterapeuta
 
Michele Debenedictis si supera e supera tutti alla 24 ore di corsa a piedi a Lavello correndo per 196km e arrivando primo assoluto al traguardo, a seguire Taliani Massimo 182,583km, un sorprendente Francesco Cannito 178,163km, Giuseppe Mangione 170,660km, l’uomo delle lunghe distanze Michele Spagnuolo del Team Frizzi e Lazzi walk & run 168,623km, Aurelia Rocchi 160,060km prima donna,  Giuliana Montagnin seconda donna 116,614 km. 
Un po’ di tempo proposi a Michele di rispondere ad un questionario teso a conoscere il mondo degli ultramaratoneti ed interessanti furono un paio di sue risposte alle seguenti domande.

Ti puoi definire ultramaratoneta? “Si, penso di essere sulla buona strada.”

Hai un sogno nel cassetto? “Si, continuare fino a che il fisico e la mente me lo permettono. La mia soddisfazione più grande sarebbe vincere un giorno un’ultramaratona.”

In effetti era sulla buona strada e da allora ne ha fatta tanta di strada, soprattutto nell’ultimo periodo dove è riuscito a compiere un trittico di gare impegnative e cioè la nove colli running di 202,4 km impiegandoci quasi 30 ore, la settimana successiva la classicissima per gli ultrarunner 100km del Passatore da Firenze a Faenza e la settimana a seguire la Prima edizione del “Molise in pista-6 Ore in pista”, trasformando il suo sogno in realtà e cioè vincere un’ultramaratona, infatti ha vinto la gara di 6 ore in pista di atletica percorrendo una distanza superiore alla maratona e precisamente 64,079km. Cristina Belmonte ha vinto la gara femminile percorrendo in 6 Ore 51,526 km.

Conosciamo meglio Michele De Benedictis.

Cosa significa per te essere ultramaratoneta? “Una persona che punta un obiettivo, lo raggiunge e lo supera lentamente ma con saggezza.”

sabato 3 dicembre 2016

Lorena Brusamento: Indossare la maglia azzurra era un sogno, l'ho realizzato


Al Campionato Europeo in Francia di 24 h di corsa su strada, la Svedese Maria Jansson vince l’oro stabilendo il nuovo record svedese ed europeo con circa 250.647 km, l’argento va a Patrycja Bereznowska (POL) che stabilisce il nuovo record Polacco con 241.633 km, il bronzo va alla connazionale Agata Matejczuk (POL) 232.285 km.

Eccezionale la gara dell’Italiana Brusamento Lorena che riesce a correre 221.719 km in 24 ore, classificandosi 13^, Luisa Zecchino 23^ con 206.632 km, Addari Paola 31^ con 200.88 km, Milanesi Chiara 33^ con 198.681 km, Barchetti Monica 193.36 km, Fossati Maria Ilaria 46° con 181.915 km.
Il titolo a squadra femminile va alle Polacche, l’argento alle Svedesi, il terzo posto alla Francia. La squadra Italiana si piazza all’8^ posto.

venerdì 2 dicembre 2016

Domenica 11 dicembre ultima tappa corri per il verde alla Villa dei Quintili




 

La conclusione dell'edizione numero 45 si terrà domenica 11 dicembre in zona Appia - IV Miglio: l'Area Archeologica della Villa dei Quintili.

Contento Andrea Di Somma, Presidente della nuova società La Sbarra & I Grilli, ecco le sue parole dopo la terza tappa della corri per il verde: “Ieri al Parco della Cellulosa si è disputata la terza e penultima tappa delle Corri per il Verde 2016. Un circuito tecnico tutte curve di 1,9 Km da ripetere tre volte per gli uomini e due volte per le donne. Per l'Atletica La Sbarra & I Grilli Runners hanno partecipato 51 uomini e 11 donne con l'obiettivo di difendere e consolidare le posizioni di classifica generale di società. Nonostante i numeri lascino ben sperare purtroppo va segnalato l'infortunio di Giuseppe D'Antone che proprio al primo km è rimasto coinvolto in una caduta che gli ha impedito di proseguire la gara e che lo terrà fermo per qualche giorno.”

La Sbarra & I Grilli consolida la posizione in classifica di squadra sia femminile che maschile alla “Corri per il Verde “. Infatti, la classifica delle Squadre Femminili dopo tre tappe vede la squadra La Sbarra & I Grilli al quarto post con punti 4735, la precedono Rifondazione podistica punti 5235, Scavo 2000 punti 6130, Romatletica Footworks punti 9984.

Tra le donne della squadra La Sbarra & I Grilli, salgono sul podio della categoria SF Gabrieli Pamela e Ferrari Valentina, classificandosi rispettivamente al 1° ed al 3° posto, mentre Balauca Alina si classifica 3^ della categoria SF35, notevole anche la prestazione della runner non vedente Ada Maria Ammirata che contribuisce alla classifica di squadra con i suoi 85 punti suoi ed altri 84 punti della sua guida Ferrari Federica.

giovedì 1 dicembre 2016

Mondiali mezza maratona 2016: Alessandro Tomaiuolo si classifica sesto

Matteo Simone  


Da alcuni anni si apprezzano le notevoli prestazioni di Alessandro Tomaiuolo atleta FISDR (Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva Relazionale) e FIDAL in forza alla “Gargano 2000 Manfredonia”.
Alessandro Tomaiuolo sesto ai campionati mondiali mezza maratona 1h15'43", un onore essere rappresentati in giro per il mondo, un grazie anche a Cotugno Giovanni sempre presente
E’ importante dare merito soprattutto al presidente dell’associazione, tecnico nazionale FISDIR, Giovanni Cotugno che utilizza i valori trasmessi dall’attività sportiva insegnando ai ragazzi a compiere sforzi per realizzare i propri progetti.

mercoledì 30 novembre 2016

E’ tornata a Roma l’ex maratoneta Vincenza Sicari, lady resilience


Benvenuta a Roma Vincenza Sicari, la lady resilience, dopo aver visitato i vari ospedali del nord e dopo la sua ultima permanenza a Bari, ora è ospite del Sant'Andrea ed allora di corsa in bici mi sono precipitato per incontrarla e stare qualche oretta con lei, apprezzando la sua solarità, semplicità, voglia di vivere nonostante tutto, persona ancora viva dentro anche se si sta spegnendo, ma lei non molla perché c'è ancora testa e cuore da maratoneta che supera qualsiasi muro da sola o in compagnia, costi quel che costi. Togheter is much better.

Grandissimo risultato per Dario Santoro alla Maratona di Firenze


Grandissimo risultato per Dario Santoro! 02h21’20” alla Maratona di Firenze arrivando 8° assoluto primo atleta Italiano. Dario Santoro contentissimo e sa che per fare bene è importante definire gli obiettivi e decidere la gara importante per prepararsi esclusivamente per quella gara con gli allenamenti appropriati e specifici in modo da ottenere il massimo risultato possibile.
Sta partecipando alle diverse gare e ben figurando anche grazie al suo allenatore Armando Martini, sono tanti i fan di Dario, me compreso, ecco cosa dichiara a seguito della sua prestazione: “Ragazzi è giunta al termine anche questa mia quarta esperienza sulla distanza regina dell'atletica ‘la signora Maratona, lunga 42km 195mt’. Come dico sempre la maratona rappresenta un'infinità di ostacoli dietro l'angolo, e quanto meno te lo aspetti e lì che si presenta, ieri mi si è presentato al 39°km, prendendo una distorsione nei famosi sampietrini, condizionando la mia prestazione cronometrica.....ma nonostante ciò prendo da questa esperienza la parte positiva, che è quella di essermi migliorato di 1 minuto, e di aver avuto sensazioni positive fino a quell'inconveniente, e della posizione in classifica assoluta, è sempre un onore far parte della top ten assoluta in una maratona internazionale come Firenze! Ringrazio il mio staff Giosport Rodolfo Palmadessa, Giovanni Di Girolamo sempre al mio servizio, supportandomi con il meraviglioso abbigliamento, made in Italy, il mio grandissimo amico nutrizionista Atanasio De Meo, il mio allenatore Armando Martini.... Il mio amico e dirigente Kety Luigi Di Lello che nell' ultimo mese ha avuto un ruolo fondamentale, e Matteo Palumbo che da sempre mi dà consigli utili appena ci vediamo e abbiamo modo di parlare e come sempre la mia famiglia che mi supporta a livello morale.......e a tutti voi che ogni volta siete in tanti a tifare per me siete la mia marcia in più

Roldano Marzorati: Essere un ultramaratoneta per me è un abito mentale

 

Chi sceglie di essere ultramaratoneta e di partecipare a gare estreme sembra che non abbia limiti, vuole andare avanti, vuole cercare competizioni sempre più dure, difficili, e solo l’infortunio, l’incidente, un malessere può fermarli.

Gli atleti considerano l’importanza del fattore mentale, affermando che non basta solamente l’allenamento fisico ma è opportuno sviluppare anche aspetti mentali quali la caparbietà, la tenacia, la determinazione e questi aspetti poi saranno utile anche per la vita quotidiana, infatti permetteranno di saper gestire ed affrontare determinate situazioni considerate difficili.
Tra gli atleti contattati vi è Roldano Marzorati, approfondiamo la conoscenza attraverso risposte ad un mio questionario di alcuni mesi.
Cosa significa per te essere ultramaratoneta? “Libertà di correre con meno tensioni interne ed esterne.” 

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