Psicologo, Psicoterapeuta
Michele Debenedictis si supera e supera tutti alla
24 ore di corsa a piedi a Lavello correndo per 196km e arrivando primo assoluto
al traguardo, a seguire Taliani Massimo 182,583km, un sorprendente Francesco
Cannito 178,163km, Giuseppe Mangione 170,660km, l’uomo delle lunghe distanze Michele
Spagnuolo del Team Frizzi e Lazzi walk & run 168,623km, Aurelia Rocchi 160,060km
prima donna, Giuliana Montagnin seconda donna 116,614 km.
Un po’ di tempo proposi a Michele di rispondere ad
un questionario teso a conoscere il mondo degli ultramaratoneti ed interessanti
furono un paio di sue risposte alle seguenti domande.
Ti puoi definire ultramaratoneta? “Si, penso di
essere sulla buona strada.”
Hai un sogno nel cassetto? “Si, continuare fino a
che il fisico e la mente me lo permettono. La mia soddisfazione più grande
sarebbe vincere un giorno un’ultramaratona.”
In effetti era sulla buona strada e da allora ne ha
fatta tanta di strada, soprattutto nell’ultimo periodo dove è riuscito a
compiere un trittico di gare impegnative e cioè la nove colli running di 202,4
km impiegandoci quasi 30 ore, la settimana successiva la classicissima per gli
ultrarunner 100km del Passatore da Firenze a Faenza e la settimana a seguire la
Prima edizione del “Molise in
pista-6 Ore in pista”, trasformando il suo sogno in realtà e cioè vincere un’ultramaratona,
infatti ha vinto la gara di 6 ore in pista di atletica percorrendo una distanza
superiore alla maratona e precisamente 64,079km. Cristina Belmonte ha vinto la gara femminile percorrendo
in 6 Ore 51,526 km.
Conosciamo meglio Michele De Benedictis.
Cosa significa per te essere
ultramaratoneta? “Una persona che punta un obiettivo, lo raggiunge e lo supera
lentamente ma con saggezza.”