domenica 9 settembre 2018

Giorgio Calcaterra 7° ai Mondiali 100km in Croazia 2018 in 6h42’35”

Stando nell'ambiente avevo capito che la mia convocazione era nell'aria
Matteo SIMONE 


L’8 settembre 2018 a Sveti Martin na Muri, in Croazia, si è disputata la trentesima edizione dei Campionati Mondiali della 100 km su strada. 

Il primo europeo è stato Giorgio Calcaterra che ripete la settima posizione individuale dei due anni precedenti.
Il titolo mondiale maschile va al giapponese Hideaki Yamauchi con 6h28’05” davanti al connazionale Takehiko Gyoba 6h32’51” e al sudafricano Bongmusa Mthembu 6h33’47”. Il titolo mondiale femminile va alla croata Nikolina Sustic 7h20’34” che precede la tedesca Nele Alder-Baerens 7h22’41” e la giapponese Mai Fujisawa 7h39’07”.

sabato 1 settembre 2018

Ary Dodero, ultrarunner: Ho capito di poter superare qualsiasi avversità

Se ho corso un'ultramaratona in salita e una a zero gradi sotto la neve...posso far tutto  

Lo sport permette di avere uno stile di vita considerato sano, permette di pianificare obiettivi da raggiungere e di organizzarsi per raggiungere mete sperimentando sia benessere fisico, emotivo e relazione sia performance applicandosi con impegno e determinazione. Di seguito Ary racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande: Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?Assolutamente sì! Tutte le volte che ho raggiunto o superato  un mio obiettivo.Qual è stato il tuo percorso nella pratica sportiva?Ho iniziato a correre per eliminare un po' di stress...poi la prima APP, l'incontro con la mia attuale squadra Spezia Marathon DLF, le prime mezze maratone, l'infortunio, l'incontro con il mio coach Alberico Di Cecco, la prima maratona perfetta a Lucca e da lì l'amore per la distanza...e la mia prima Ultramaratona a Terre di Siena...sotto la neve.. fino ad arrivare alla mia ultima Ultra fatta Pistoia Abetone 2018.”

giovedì 30 agosto 2018

Tom Owens: Vorrei correre l’UTMB (Ultra Trail du Mont Blanc) un giorno

I would like to run UTMB one day

Gli atleti che praticano sport di endurance vedono il mondo in modo diverso dalle persone comuni che praticano una qualsiasi attività sportiva o che seguono lo sport in TV o sui mass media. E’ quello che emerge da interviste ad atleti per la redazione di articoli e libri rivolti a loro stessi ma anche a coloro che non conoscono questo mondo particolare per comprendere le loro motivazioni, passioni, stranezze; per conoscere aneddoti, modalità di superare crisi, difficoltà; per approfondire gli aspetti psicologici che utilizzano per raggiungere i loro obiettivi. Di seguito Tom racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande un po’ di tempo fa: Come definisci un Ultrarunner? Chiunque corra per un lungo periodo, ad es. > 5 ore.Che cosa significa per te essere Ultrarunner? “Che ti diverti a correre per tanto tempo.”


Genova, la Superba saprà rialzarsi con fierezza



Non si è mai pronti a cambiamenti di vita disastrosi, drastici. Si ha bisogno di qualcuno che si prende cura, che si preoccupa, che sostiene e supporta, che sostituisce la fragilità del momento, l’incapacità di provvedere a se stessi. il trauma lascia sempre sconforto, ferite aperte, destabilizza. Si rimane impotenti e sorpresi davanti all'inimmaginabile che crea danni, lutti, dolore, perdite enormi.
Interessanti le parole dell’imam Mohamed Nour Dachan durante i funerali di stato delle vittime di ponte Morandi, “Genova, la Superba saprà rialzarsi con fierezza, la nostra Genova, la Zena, che in arabo significa la bella, che è nei nostri cuori”.

Dopo i primi momenti comunque bisogna avere la prontezza, l’istinto, il coraggio di mettere in salvo se stessi e i propri cari, un po’ alla volta bisogna comprendere quello che è successo, quello che ci sta accadendo, quello che non siamo pronti ad affrontare, gestire, superare e organizzarsi.

mercoledì 29 agosto 2018

Roberto Mastrotto: La mia prima 100 miglia all’UltraTrail du Mont Blanc

La testa conta molto nello sport in generale e ancor più se parliamo di sport d’endurance
Matteo SIMONE 

C’è un mondo dietro lo sport e soprattutto dietro gare di trail ultra, sport di endurance dove bisogna essere pronti e preparati fisicamente e mentalmente il giorno della gara, dove tutti i dettagli diventano importanti e fondamentali, dall'attrezzatura e abbigliamento sportivo all'alimentazione.

Approfondiamo la conoscenza di Roberto Mastrotto, Trail/Ultra trail runner – Vicenza Marathon, attraverso alcune risposte a un mio questionario di alcuni giorni fa.
Quali sono le tue mete, direzioni, obiettivi?L’obiettivo principale rimane quello di cercare di crescere e migliorare ancora, di spostare l’asticella un po’ più in alto passo passo, cercando di godere di ogni momento di questo percorso. Poi a fine Agosto vedremo un po’ di affrontare il mio primo viaggio di 100miglia, non vedo l’ora.” 

martedì 28 agosto 2018

Il treno dello sport transita a Manfredonia con la Re Manfredi Run Km 10

Il treno dello sport a volte passa e bisogna farsi trovare pronti e decisi per prenderlo

Il treno dello Sport raccoglie gente e le porta in giro per allenamenti e gare, per faticare e divertirsi insieme, per sperimentarsi e mettersi in gioco, condividere partenze, percorsi e arrivi. Questo è lo sport che vogliamo, uno sport che rende felici nonostante la fatica.

Conosci la Puglia? Il Gargano? Manfredonia? Lo sport diventa un treno che ti porta in giro per continenti, nazioni, città e paesi per sperimentare fatica e condivisione, per incontrare gente e approfondire la conoscenza di se stessi e degli altri. Non c’è un momento preciso per salire sul treno dello sport, è sempre il momento per provare, per iniziare; non c'è un’età per smettere ma è importante ascoltare le proprie sensazioni e apprendere sempre dall'esperienza. Il treno dello sport a volte passa e bisogna farsi trovare pronti e decisi per prenderlo al volo e lasciarsi trasportare per strade, ville, parchi e monti.

lunedì 27 agosto 2018

Nella vita ci sono prove davvero durissime da affrontare, gestire e superare

Matteo Simone 

Nella vita ci sono prove davvero durissime da affrontare, gestire e superare; non si è mai pronti per questo, le fasi da attraversare sono durissime ed è importante accettare e rispettare i propri tempi e le proprie modalità per riprendere in mano le redini della propria vita e ritornare alla quotidianità.

Il trauma lascia sempre sconforto, ferite aperte, destabilizza. Non si è mai pronti a cambiamenti di vita disastrosi, drastici. 
Quanto meno te lo aspetti succede l’imprevisto, l’inaspettato e non si è pronti per subire, per stare con il dolore, la sofferenza, la rabbia, la frustrazione, la vergogna, l’incredulità.

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