A cura di Matteo Simone, psicologo e psicoterapeuta Gestalt ed EMDR. Responsabile Nazionale Sezione Sport Corpo Italiano di Soccorso Ordine di Malta (CISOM). Atleta e dirigente dell’ASD Atletica La Sbarra. Triatleta di Podistica Solidarietà. 21163@tiscali.it - 3804337230
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giovedì 11 ottobre 2018
mercoledì 10 ottobre 2018
The Heart of Kenyan Running: Sport, benessere, cultura nel cuore del Kenya
Matteo Simone
“The Heart of Kenyan Running” vuole configurarsi non solo come stage tecnico di allenamento bensì, e soprattutto, come occasione unica di confronto e conoscenza di una realtà distante da quella della nostra quotidianità, da cui c’è molto da imparare e che saprà conquistarvi con la sua semplicità, fierezza e grande forza d’animo.
L’iniziativa
è rivolta a runners di tutti i livelli,
principianti, amatori e professionisti. Ognuno avrà la possibilità di allenarsi
rispettando i propri ritmi e i propri eventuali programmi di allenamento.
Sarete sempre guidati e accompagnati nel corso delle vostre uscite da pacers keniani che vi guideranno ogni giorno sui infiniti
percorsi di terra battuta nei dintorni della località di Iten, la leggendaria Home of Champions che da anni ormai accoglie atleti
professionisti e runners da tutto il mondo.
Luca Parisi: Mi sono sentito campione ogni volta che ho tagliato il traguardo
Matteo Simone
Lo sport permette di sperimentarsi e mettersi in gioco apprendendo dall’esperienza e conoscendo sempre meglio se stessi, proprie caratteristiche, possibilità, qualità.
Di seguito Luca racconta la sua passione per la corsa rispondendo ad
alcune mie domande.
Ti sei sentito campione
nello sport? “Mi sono sentito campione
ogni volta che ho tagliato il traguardo di una competizione.”Cosa hai scoperto di te stesso nel praticare sport? “Ho imparato a vincere le difficoltà e a superare gli ostacoli così come nello sport anche nella vita.”
Come superi eventuali crisi, sconfitte, infortuni? “Guardo sempre al futuro ma anche al passato al fine di evitare di rifare gli stessi errori.”
La
corsa in particolare a volte diventa una sana abitudine, un’opportunità di
svago, di crescita personale gestendo allenamenti e gare in compagnia o anche
da soli.
martedì 9 ottobre 2018
Filippo Castriotta: Campione Italiano IUTA SM50 6h in pista a Campobasso
Questo risultato è veramente di squadra!
Matteo SIMONE
Filippo
Castriotta, dopo aver vinto il titolo di Campione Italiano IUTA 40 miglia SM50
a Liri, vince a Campobasso il titolo di Campione Italiano IUTA SM50 6h in pista
percorrendo 161 giri e totalizzando km 68,216. C'ero anch'io e ho avuto
l'opportunità di notare la condotta di gara dei primi e degli ultimi una grande
e ricca esperienza di conoscenza di se stessi e degli altri che permette di
trasferire tanti insegnamenti nella vita quotidiana lavorativa, familiare,
relazionale.
Ottima
la condotta di gara di Filippo Castriotta, il pirata del Gargano dell’ASD
Jonathan Sport & Avventura, nuova associazione di Manfredonia presieduta da
Marco Guerra. Una gara di testa che lo vede all'inizio nelle prime posizioni ma
fermato ben due volte dai giudici per problemi di rilevamento del chip,
fortunatamente Filippo ha ripreso la sua gara malgrado il nervosismo per aver
perso il treno dei primi, ha ripreso la sua gara con i suoi ritmi con costanza
nel ritmo fino alla fine. Grande merito per la sua prestazione a sua moglie
Caterina, l'assistente di fiducia sempre pronta e attenta alle sue esigenze alimentari
o di vestiario.
Ottima prova per Stefano Velatta vincere la 100km delle Alpi in 07h24'
Adesso mi sento più forte poi convinto più sicuro di me mi sento rinato
Grandissimo
Stefano Velatta dell’Atletica
Paratico, una bella ripartenza vincere una 100km in 07h24’35”, un tempo vicino
alle 07h15', una prestazione che potrebbe essere un trampolino di lancio per indossare
la maglia azzurra della Nazionale Italiana. Al secondo posto si classifica Romano
Stefano in 08h48’31”, terzo posto Viola Carlo Alberto in 08h57’08”, quarto
posto e vincitrice della prova femminile Mustica Teresa in 09h02’36”.
Di seguito, Stefano racconta la sua esperienza e le sue sensazioni in merito alla gara rispondendo ad alcune mie domande: Quale pensi sia una prossima gara per avvicinarti alle 07h15'? “Io penso una 6 ore tirata.” Pensi che comunque considerino questa tua vittoria per la convocazione? “Spero di sì vista la durezza del percorso, poi ho corso con regolarità, al 50esimo 3h42’, i secondi 50km 3h42’.
Di seguito, Stefano racconta la sua esperienza e le sue sensazioni in merito alla gara rispondendo ad alcune mie domande: Quale pensi sia una prossima gara per avvicinarti alle 07h15'? “Io penso una 6 ore tirata.” Pensi che comunque considerino questa tua vittoria per la convocazione? “Spero di sì vista la durezza del percorso, poi ho corso con regolarità, al 50esimo 3h42’, i secondi 50km 3h42’.
Julia Esther Jones: La gara più bella è stata l’Ironman di Barcellona
Ho usato più la testa
che il corpo per arrivare in fondo
Julia nel 2015 ha disputato l’Ironman di Barcellona categoria W55-59 con frazione nuoto di 3,8km in 1h40’, frazione bici 180km in 6h53 e la maratona finale in 5h56 per un totale di 14h42’11”.
So cosa significa perché lo stesso anno
2015 ho disputato anch'io un Ironman
impiegando 16h16’. Pertanto complimentissimi a Julia, e ora leggiamo come si
racconta attraverso risposte ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.
Come ha contribuito lo sport al tuo
benessere? “Mi ha fatto
stare bene da un punto di vista psicologico perché mi aiuta a ‘meditare’ e
scaricare le tensioni quotidiani dal lavoro e la vita in generale. Mi ha
aiutato ad evadere mentalmente in un momento di lutto. Ho una malattia
autoimmune e il movimento è necessario per un equilibrio fisiologico.”
L’aiuto psicologico ha l’obiettivo di sviluppare resilienza, fiducia e relazioni
Nella vita ci sono prove davvero
durissime da affrontare, gestire e superare; non si è mai pronti per questo, le
fasi da attraversare sono durissime ed è importante accettare e rispettare i
propri tempi e le proprie modalità per riprendere in mano le redini della
propria vita e ritornare alla quotidianità.
Si ha bisogno di qualcuno che si prende
cura, sostiene e supporta la fragilità del momento. Si è in tanti ad
intervenire, ognuno diventa una risorsa se ben organizzata, se ben strutturata,
se ben organizzata. Si creano relazioni, nuovi ponti, resti di collaborazioni
per aiutare ad aiutarsi quelli che hanno bisogno in questo momento a causa di
qualcosa molto grande e terribile.
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