sabato 25 dicembre 2021

Nico Leonelli: L'obiettivo che si persegue è ciò che ci spinge a impegnarci

Dietro un’Ultramaratona c'è semplicemente la voglia di andare oltre
 Matteo SIMONE 
3804337230- 21163@tiscali.it 
 

Nico Leonelli (M.C. Manoppello Sogeda) vanta 4 presenze nella nazionale italiana in gare di 24h di corsa su strada:

Campionati Mondiali di 24 ore ad Albi (Francia) il 26-27 ottobre 2019, precedentemente ai Campionati Mondiali di 24 ore a Belfast l’1-2 luglio 2017; Campionati Europei di 24 ore a Timisoara (Romania) il 26-27 maggio 2018; Campionati Europei di 24 ore ad Albi il 22 ottobre 2016.     .
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Nico attraverso risposte ad alcune mi domande.
Cosa c’è dietro una ultramaratona? Dietro un’Ultramaratona c'è semplicemente la voglia di andare oltre determinati confini, che fino a qualche anno prima, probabilmente ci sembravano irraggiungibili!
 

mercoledì 22 dicembre 2021

Michele Belnome: La Race Across Apulia 287 km 2021 finalmente completata

 Devi adattare tutto il corpo ai km che devi affrontare
Matteo SIMONE
3804337230- 21163@tiscali.it
 

L’ultramaratona prevede tante ore di allenamento per pianificare e programmare gare sempre più sfidanti dal punto di vista qualitativo e quantitativo, si cerca di alzare sempre più l’asticella dopo la maratona, la 50km, la 6 ore, la 12 ore, la 100 km, la 24 ore e poi si cerca di raddoppiare la distanza come gare di 200 e più chilometri.

Di seguito Michele (Sei Sport – Bedifferentbeultra) racconta al sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Cosa c’è dietro una ultramaratona? Dietro un'ultramaratona c'è sempre la voglia di metterti alla prova, una sfida da iniziare e portare a termine. Un viaggio interiore che ti permette di conoscerti a fondo e valutare i tuoi limiti, magari spingerti oltre come di recente ho fatto.

In effetti, di recente Michele si è spinto veramente oltre portando a termine nei giorni tra il 22 e il 24 ottobre 2021 la 3^ Race Across Apulia (RAA), 287km di corsa su strada.

martedì 21 dicembre 2021

Mimma Caramia: La corsa mi ha insegnato a non mollare mai

Matteo Simone 
 

Lo sport risulta essere un’opportunità per mettersi in gioco, organizzarsi in allenamenti e gare da portare a termine e cercare di ben figurare cercando di ottenere un ottimo risultato personale che possa permettere di salire su un podio, dopo u periodo di allenamenti mirati con costanza e determinazione, da soli o in compagnia, anche al freddo e al gelo o con caldo torrido.

Di seguito Mimma, ultramaratoneta dell’ASD Corri Castrovillari, racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta? Ho iniziato a correre per gioco perché andavo in palestra e non amavo correre i 20minuti di riscaldamento sul tapis roulant quindi uscivo all'esterno correvo e rientravo per finire l'allenamento…. Ha iniziato a piacermi sempre di più e ancora corro dedicandomi negli ultimi anni alle ultramaratone.
Quali sensazioni sperimenti facendo sport (allenamento, pre-gara, gara, post-gara? Quali sono i tuoi pensieri in allenamento e in gara? Sperimento una sensazione di benessere e i miei pensieri mentre corro sono sempre positivi….. Mi immergo nel luogo in cui corro e sento solo il mio respiro e il rumore dei miei passi. 

Ivan Cudin, ultrarunner: Ho semplicemente imparato a credere di più in me stesso

 Record italiano di 24h in 266,702 km ottenuto nel 2013
Matteo Simone Psicologo, Psicoterapeuta
3804337230- 21163@tiscali.it
 

Ivan Cudin detiene il record italiano di 24h in 266,702 km, ottenuto il 7 e l’8 dicembre 2013 alla 24 ore di Soochow University di Taipei (Taiwan), poco più di 3km in più di Marco Visintini che il 23.10.2021 ha totalizzato 263.284 km a Brugg (SUI).

È stato Campione Europeo della 24h nel 2010 con 263 km, in occasione dei Mondiali di 24h di corsa su strada a Brive-la-Gaillarde (FRA), dove ha conquistato il bronzo ai mondiali, preceduto dall'americano Scott Jurek 266 km e dal giapponese Shingo Inoue 273 km. Il titolo femminile mondiale ed europeo è andato alla francese Anne Cecile Fontaine con 239 km che ha preceduto Monica Casiraghi231 km e la tedesca Julia Alter 230 km.

domenica 19 dicembre 2021

Alessio Tomassini: Ho scoperto di essere ultra nella testa e nelle gambe

Matteo Simone
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Alessio Tomassini (LBM Sport Team) nel 2021 ha partecipato a 4 gare di 100km conseguendo anche un terzo posto categoria M50 il 05.06.2021 all’Ultratrail Lifoj Picerno UTLF 100km conclusa in 19h04’46”. 

Le altre tre 100km a cui ha partecipato sono state: il 17-18.07.2021 la Hybla Major 100 100km in 13h32’03”, il 05.09.2021 l’Etna Extreme 100 km del Vulcano in 16h59’28” Di seguito approfondiamo la conoscenza di Alessio attraverso risposte ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso nello sport? Fatto un po' di tutto perché quando non sei bravissimo in qualcosa di specifico provi tutto: iniziato con il nuoto sin da piccolo per tanti anni con quasi tutti i brevetti; successivamente pugilato ma mi sono accorto quasi subito che i pugni fanno male; poi il pallone, giocavo nel ruolo di portiere non male; poi il kung fu per un periodo; poi il full contact ma pure lì si fanno male e oramai ero grande per farmi male e il recupero era troppo lungo e in ultimo la corsa scoperta per caso e per scommessa a 46 anni, si perché non ho mai corso in vita mia.

sabato 18 dicembre 2021

L’attività fisica migliora la qualità della vita


Lo sport può essere considerato un addestramento alla vita, incrementa consapevolezza nei propri mezzi e proprie capacità, incrementa fiducia in sé, aiuta a stare al mondo con una visione positiva e propositiva. 
 

Lo sport incrementa consapevolezza, sviluppa autoefficacia consolidando la fiducia in se stessi di poter far qualcosa, di riuscire in qualcosa. 
In novembre 2021 è stato pubblicato dal ministero della Salute il documento “Linee di indirizzo sull’attività fisica. Revisione delle raccomandazioni per le differenti fasce d’età e situazioni fisiologiche e nuove raccomandazioni per specifiche patologie. 2021” dai componenti del Tavolo di lavoro per la promozione dell’attività fisica e la tutela della salute nelle attività sportive (Decreto del Ministro della salute 25 luglio 2019 e successive modifiche e integrazioni) e dagli esperti nominati nell’ambito dei sottogruppi di lavoro attivati (Decreto del Direttore della Direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute del 24 gennaio 2020 e successive modifiche e integrazioni).   

giovedì 16 dicembre 2021

Mauro Marte: Oltre il cuore per il podismo ho un'altra grande passione, il ciclismo

 Nei momenti difficili della mia vita per fortuna c'era lo sport
Matteo SIMONE
 

Lo sport a volte diventa una grande risorsa per la persona, soprattutto quando ci sono difficoltà e disagi da affrontare, gestire e superare. 

Lo sport aiuta a distrarsi, a riflettere, a esaminare, a valutare, a elaborare, situazioni, pensieri, eventi e a riorganizzarsi per nuove mete, obiettivi, sfide da portare a vanti nonostante tutto.

Di seguito Mauro racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso nello sport? Faccio sport fin da bimbo, direi dalle scuole medie, ora ho 61 anni a gennaio. Qui da noi in montagna, anni ‘70 avevamo solo il calcio e quindi è iniziato da lì, poi avendo resistenza ho iniziato con la scuola a correre e mi piaceva molto. Altro sport che mi piaceva molto era la bicicletta, vedendo in quel periodo i vari Gimondi, Merckx. A 13 anni, dopo il lavoro estivo, partii in corriera per quel di Pavullo dove c'era un rivenditore di bici da corsa e comprai la mia prima Colnago, tornai a casa e mio padre mi ‘diede giù’, in senso bonario, e da lì ho cominciato a girare su è giù per le mie montagne. Credo in quel periodo c’ero solo io con un paio di scarpe Atala con le gabbiette, arrivavo a casa con un mal di piedi bestiale ma ero felice. 

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