giovedì 21 marzo 2024

Alessio Zannini, Rome Marathon 2024, PB 2h48’51” Oltre il mio sogno

 In futuro si lavorerà per migliorare ancora 
Matteo Simone 
 

Domenica 17 marzo si è svolta a Roma la maratona di 42,195km vinta dal kenyano Asbel Rutto con il record della manifestazione 2h06’24”, precedendo i due connazionali Brian Kipsang 2h07’56” e Sila Kiptoo 2h08’09”. 

Tra le donne ha vinto la kenyana Ivyne Lagat 2h24’36”, precedendo la connazionale Lydia Simiyu 2h25’10” e l’etiope Emebet Niguse 2h26’41”. 
Di seguito, approfondiamo la conoscenza di Alessio (ASD Nissolino Intesatletica), attraverso risposte ad alcune mie domande. 
Complimenti per il PB in maratona, soddisfatto? Soddisfatto al 90%, era il tempo che volevo fare, però c'è sempre quella piccola parte di me che dice che avrei potuto fare meglio, per ora sono andato oltre il mio sogno, in futuro si lavorerà per migliorare ancora. 

Mikael Mongiovetto, ultratrail: Dipendente sano di agonismo

 Il Tor des Geants è stato davvero un viaggio introspettivo 
Matteo Simone 
 

La pratica di uno sport, a volte, diventa una necessità quotidiana che fa star bene e si sperimenta sempre più benessere, soprattutto in sport in natura come gli ultratrail dove si fanno viaggi anche dentro se stessi. 

Di seguito Mikael racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande. 
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Sì, ho avuto la fortuna di provare quell’emozione più volte.”
Qual è stato il tuo percorso nella pratica dell'attività fisica?Ho iniziato a fare sport fin dai primi anni di vita, amore a prima vista sotto ogni forma, sport individuali e di squadra. Dipendente sano di agonismo.” 

Possiamo dire che dove lo metti Mikael si attiva e si impegna al massimo per eccellere, per cercare di primeggiare, per sperimentare successo e tutto ciò che contempla il successo, sensazioni, emozioni, gloria. 

Giusto Simone, Rome Marathon 2024: PB 2h31’05”, 4° italiano, 5° europeo

 Penso di essermi meritato questo risultato dopo tutta la fatica fatta 
Matteo Simone 
 

Domenica 17 marzo si è svolta a Roma la maratona di 42,195km vinta dal kenyano Asbel Rutto con il record della manifestazione 2h06’24”, precedendo i due connazionali Brian Kipsang 2h07’56” e Sila Kiptoo 2h08’09”. 

Tra le donne ha vinto la kenyana Ivyne Lagat 2h24’36”, precedendo la connazionale Lydia Simiyu 2h25’10” e l’etiope Emebet Niguse 2h26’41”. 
I primi tre italiani sono stati: Edgardo Confessa (A.S.D. Team KM Sport) SM45 in 2h26’03” (premio previsto 1.500 euro), il fenomeno Ettore Scardecchia (A.S.D. Running Evolution) SM50 in 2h28’34” (premio previsto 1.000 euro) e Fabrizio Meoli (ASD International Security S.) SM40 in 2h29’16” (premio previsto 1.000 euro). 

mercoledì 20 marzo 2024

Marzia Saracino, runner: Lo sport mi rende libera di volare come le farfalle

 Quando pensi di non farcela è il momento che le mie gambe volano  
Matteo Simone 
 

La pratica di una disciplina sportiva fa star bene e sperimentare sensazioni ed emozioni uniche ed eccezionali. 

Di seguito l’esperienza di Marzia (Running Club Latina) attraverso risposte ad alcune mie domande. 
Qual è stato il tuo percorso nello sport?  Nasco ciclista, non agonistica, grazie allo zio (da ragazzo ciclista agonistico) che mi dedica il suo tempo insegnandomi ad andare in bici costantemente dall'età di 15 anni. Circa 8 anni fa, in un incidente, sono caduta in bici e ho subìto un intervento al menisco. La mia amata bici l’ho dovuta mettere a riposo. Non mi sono arresa poiché in inverno correvo a piccoli passi, ho continuato a correre, lungo il percorso un amico mi ha portata in squadra con lui 

giovedì 14 marzo 2024

Polgar Levente Ioan, con un solo braccio, rifarà il Tor des Geants 330km

 Cercherò di mantenere il sorriso fino alla fine 
Matteo SIMONE 
 

Ioan, con un solo braccio sembra essere alquanto resiliente e trasmette il grande messaggio che dipende tutto da noi il percorso della nostra vita. 

La vita quotidiana, lavorativa, familiare, sportiva può continuare a essere performante e sfidante nonostante qualsiasi disabilità o infermità.  
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Ioan attraverso risposte ad alcune mie domande. 
Cosa significa per te finire il Tor des Geants 330 km? Per me il Tor des Geants 330 km è una sfida tra il dolce e l'amaro! Il confine tra sofferenza e sorriso! Per me il Tor des Geants 330 km è come una giostra, mi sono cimentato su tutti i livelli, questa sensazione è unica! Non ci sono abbastanza parole per descrivere la sensazione che ho provato alla fine quando ho tagliato il traguardo! Solo un sorriso e un abbraccio a tutti per aver trovato le parole per incoraggiarmi a portare a termine il Gigante! 

Translate