Incrementare
il grado di consapevolezza del consumo di bevande alcoliche
Matteo
SIMONE
La
dipendenza dall’alcool causa problemi alle persone e alle famiglie,
quali la perdita del posto di lavoro, separazioni, crimini.
E’
difficile uscrirne fuori, è difficile vivere con questa dipendenza
che non permette di avere una vita serena. Le persone che soffrono di
questa dipendenza possono arrivare alla consapevolezza di farsi
aiutare e documentandosi, direttamente o per loro lo fanno i
famigliari o gli amici, alcuni approdano nei gruppi di alcolisti
anonimi.
Gli
alcolisti anonimi hanno interesse a far conoscere la loro attività,
per loro aiutare gli altri significa aiutare se stessi e questo lo
fanno sia diffondendo le loro modalità di incontrarsi, di fare
gruppo, di aiutarsi, sia facendo conoscere agli addetti ai lavori il
loro operato e per questo motivo organizzano anche delle riunioni
aperte per permettere la partecipazione sia degli alcolisti anonimi,
sia dei famigliari ed amici, sia dei cosìddetti “professionisti”
e cioè medici, psicologi e questo è molto utile per queste figure
che hanno modo di entrare in questo mondo, conoscere queste persone,
le loro realtà, le loro difficoltà, ma anche le loro risorse, le
loro qualità, le loro sensazioni ed emozioni.
Un
modo per comprendere un eventuale possibile consumo rischioso di
alcol è l’autosomministrazione del seguente test.
1)
Con quale frequenza consumi bevande alcoliche?
-
mai (0
punti)
-
meno
di 1 volta / 1 volta al mese (1
punto)
-
2-4 volte al mese (2
punti)
-
2-3 volte a settimana (3
punti)
-
4 o più volte a settimana (4
punti)
2)
Nei giorni in cui bevi, quante bevande alcoliche consumi in media?
1
o 2 (0
punti)
3
o 4 (1
punto)
5
o 6 (2
punti)
7
o 9 (3
punti)
10
o più (4
punti)
3)
Con quale frequenza ti è capitato di bere sei o più bicchieri di
bevande alcoliche in un’unica occasione?
mai
(0
punti)
meno
di 1 volta al mese (1
punto)
1
volta al mese (2
punti)
1
volta alla settimana (3
punti)
ogni
giorno o quasi (4
punti)
Un
punteggio uguale o superiore a 5 per i maschi, e uguale o superiore a
4 per le femmine, indica un possibile consumo rischioso di alcol. Per
tutelare la propria salute è consigliabile, in questo caso, parlarne
con il proprio medico.
Tutte
le persone bevitori problematici e alcolisti e i membri delle loro
famiglie hanno diritto ad una cura ed a un trattamento facilmente
accessibile. (1)
Il
consumo di alcol viene abitualmente espresso in termini di “grammi
di alcol ingerito”, di unità alcolica o di “bicchieri standard”.
I primi due modi sono scientificamente più rigorosi, il terzo è più
efficace soprattutto per comunicare in maniera pratica i limiti da
non superare: in media, un bicchiere standard o unità alcolica è
uguale a circa 10-12 grammi di alcol puro corrispondenti a un
bicchiere standard di vino (12°, 125 ml), una lattina di birra
(4,5°, 330 ml), un aperitivo (18°, 80 ml), un bicchierino di
superalcolico (36°, 40 ml).
In
base ai criteri dell’Istituto superiore di sanità sono inoltre da
considerarsi consumatori a rischio:
- tutti i soggetti di età inferiore ai 15 anni che assumono una qualsiasi quantità di alcol;
- i giovani tra i 16 e i 18 anni e gli anziani sopra i 65 anni che assumono più di 1 unità alcolica al giorno;
- tutti gli individui che hanno un consumo eccessivo episodico (binge drinker), cioè che assumono 5 o più unità in un’unica occasione, almeno una volta al mese. (2)
Se
vuoi saperne di più, consulta il sito www.epicentro.iss.it/alcol
- Carta Europea sull’alcol, Organizzazione Mondiale della Sanità – 1995
- Dossier Alcol. Guadagnare Salute-Rendere facili le scelte salutari, Istituto Superiore della Sanità.