domenica 12 novembre 2023

Alessandro Spiezia finisher in Grecia alla Spartathlon, 246km corsa su strada

 È il coronamento di un duro allenamento e il raggiungimento di un obiettivo  
Matteo SIMONE 
 

Il 30 settembre 2023 si è svolta in Grecia la Spartathlon, 246km corsa su strada e il vincitore è stato il greco Fotios Zisimopoulos in 19h55’09”, il norvegese Simen Holvik 22h17’23 e la statunitense Jacquelyn Camille Herron 22h35’31” che vince la gara femminile. 

Completa il podio maschile l’uruguaiano Fernando Andres Martinez Roman 23h32’59” (5° in classifica generale).  
Completano il podio femminile due atlete finlandesi: Noora Katarina Honkala 23h23’03” (4^ in classifica generale) e Satu Lipiäinen 23h48’34” (8^ in classifica generale). 
Tra i finisher anche Alessandro Spiezia (Runsmile ASD) in 33h43’02” e di seguito approfondiamo la sua esperienza di attraverso risposte ad alcune mie domande. 
Complimenti per la
Spartathlon, soddisfatto?
Ciao Matteo, grazie per i complimenti. Sono soddisfatto di aver partecipato a questa gara anche se mi dispiace che un tale evento in Italia sia conosciuto soltanto dagli "addetti ai lavori". 

In effetti gli ultramaratoneti fanno tanta fatica negli allenamenti, partecipano a gare strane, bizzarre, faticose, lunghissime, durissime mettendosi in gioco e facendo delle imprese strepitose che li arricchiscono nel cuore e nella mente, ma pochi ne parlano perché non ci sono sponsor e interessi economici da evidenziare, facendo parlare loro si può conoscere il loro mondo fatto di successi e insuccessi, dolori e gioie, scoperte, conoscenze interiori e di altre culture, altri atleti, altre modalità di essere al mondo. 
Eventuali Criticità? Non ho riscontrato particolari criticità né dal punto di vista fisico né da quello mentale. Anche le condizioni metereologiche sono state favorevoli. 
Gli alimenti prima, durante, dopo? Nei mesi precedenti la gara ho seguito una dieta prescritta dalla mia nutrizionista con l'obiettivo principale di perdere peso. Nei giorni precedenti ho fatto un carico di carboidrati, la mattina della gara ho mangiato 4 fette biscottate con miele e marmellata e un bicchiere di succo.
Durante i primi 50 km ho assunto sali minerali, gel e succhi, durante il resto dei km ho semplicemente bevuto piccoli sorsi d'acqua e mangiato un po' di uva in quanto non sentivo la necessità di mangiare nient'altro. Dopo la gara avevo lo stomaco ancora un po' chiuso. Ma dal giorno successivo ho ripreso a mangiare tutto e con appetito.
 
Avevi voglia di particolari alimenti e bevande durante l’impresa? Nulla di particolare. Avevo più che altro il desiderio di bagnarmi le labbra. 

Una gara lunghissima ritenuta estrema che preclude una preparazione fisica, mentale ma anche nutrizionale, sapere gli ingredienti giusti per ogni persona e fase dell’attività sportiva, dagli allenamenti al pre-gara, durante e dopo la gara, per rimettersi in sesto, per non rischiare mancanze di energie o disidratazione. 
Che significato ha per te questa gara? È il coronamento di un duro allenamento e il raggiungimento di un obiettivo che mi ero prefisso. 
Cosa ti rimane di tutto ciò? La consapevolezza che, allenandoti seriamente e intensamente, è possibile raggiungere traguardi impensabili. 

Così funziona nello sport e nella vita, si prefissano obiettivi sfidanti ma non impossibili da poter raggiungere credendoci e impegnandosi con allenamenti duri, mirati, impegnativi, costanti che possano portare al coronamento del proprio sogno. 
Ti è capitato durante tale gara di temere qualcosa? Sinceramente no. 
Incontri particolari? Durante queste gare hai l'opportunità di conoscere e confrontarti con persone provenienti da tutto il mondo.  

Gare durissime considerate estreme in giro per il mondo consentono di conoscere se stessi nel risolvere situazioni difficili, nel superare crisi, e permettono di incontrare altri atleti con altre culture e modalità di mettersi in gioco nello sport e nella vita, tornando a casa arricchiti nel cuore e nella mente, esperienze che definirei mistiche. 
Dedichi questa sfida a qualcuno? 
Alla mia famiglia e a tutte le persone che hanno contribuito al raggiungimento di questo mio obiettivo. 

Dietro l’atleta c’è spesso una famiglia che si preoccupa, fa il tifo, sostiene. Accudisce, supporta e altri che aiutano, consigliano, suggeriscono. 
Prossime avventure? Mi piacerebbe partecipare al Tor 330 km. 

Il Tor des Géants è una gara di trail di 330km e 24000d+, tempo massimo 150 ore, partenza e arrivo a Courmayeur (Valle d’Aosta). 
Gli allenamenti fondamentali? Sono stati importanti gli allenamenti di velocità e resistenza fatti nei mesi precedenti, la palestra ma soprattutto le lunghe corse fatte nel mese di agosto, nel luogo in cui ho trascorso le mie vacanze, su percorsi caratterizzati da continui saliscendi, terreni differenti e un gran caldo. Alla prossima avventura. 

Matteo SIMONE 
380-4337230 - 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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