mercoledì 24 luglio 2024

Ana Salnikova, ultramaratoneta: A breve avrò un’avventura durissima

 Matteo Simone  
 

Di seguito, approfondiamo la conoscenza di Ana (ASD Club Supermarathon Italia), attraverso risposte ad alcune mie domande. 

L’evento sportivo dove hai sperimentato le emozioni più belle? La mia prima maratona, non ero preparata, avevo appena iniziato a correre e non avevo ancora corso più di 15 km, quando ho attraversato il traguardo mi è sembrato di entrare attraverso un cancello invisibile nel mondo reale da un viaggio fantastico avventuroso! Ho fatto un profondo respiro come il primo che fanno i neonati. 
Il 7 maggio 2023, Ana ha corso la maratona di Praga 3h55’27”. Molto bella la testimonianza di Ana che alla prima maratona ottiene un ottimo risultato, sentendosi entrare in un mondo reale con la consapevolezza di quello che è riuscita a fare. 
Cosa sperimenti prima, durante, dopo una impresa sportiva? Prima: angoscia, ansia, dubbi; subito dopo: pazza gioia e felicità, sollievo; giorno dopo di solito mi sento giù di morale, provata al livello psicologico, vuota. 
Hai sperimentato il limite nello sport? Direi di no, solo la pigrizia ogni tanto, credo che non abbiamo i limiti. 
L’evento sportivo più estremo o più difficile? 100 km del Passatore e la prima 50 km in salita Pistoia Abetone (fatta appena dopo la prima maratona con un ottimo risultato e disidratazione talmente forte che non sono riuscita a trovare l’ingresso del mio appartamento). Poi mi viene in mente la maratona di Brescia 2024! Giorno prima avevo fatto la risonanza magnetica e avevo scoperto di avere una frattura da stress. Il medico mi ha vietato di camminare e io giorno dopo sono partita per la maratona (per accompagnare un mio amico e fare una passeggiata per la città) in quel giorno c’è stato un uragano con raffiche di vento violentissimi, pioggia, freddo ecc., ho iniziato a corricchiare e non mi sono più fermata per 42,2 km. Dopo 2 mesi di stop finalmente mi sono sentita viva e da lì pian piano sono tornata a correre. 

Ana
sembra essere davvero estrema in tutto, piace seguire il suo istinto di correre senza fermarsi, senza considerare le conseguenze, faticando ma divertendosi allo stesso tempo, da sola e in compagnia e ottenendo risultati prestigiosi.
 
Il 25 maggio 2024, Ana ha corso la sua prima 100 km del Passatore, Firenze-Faenza in 10h57’53”. Il 25 giugno 2023, ha corso la sua prima Pistoia-Abetone Ultramarathon 50km in 5h44’21”. Il 10 marzo 2024, ha corso la Brescia Art Marathon in 4h03’17”. 
Ritieni utile lo psicologo nello sport? Credo che sia necessario per chi fa sport di alto livello. 
Sogni realizzati e da realizzare? Sogno di fare una 24 ore, ultra-distanze più di 300 km, vincere una gara di resistenza (6 ore o 8 ore). 
Essendo giovanissima e da poco entrata nel mondo del running, credo che Anastasiia sia predisposta per gare di ultramaratona di 24h e anche più con ottimo potenziale anche in gare di maratona e 6 ore, staremo a vedere nei prossimi mesi. 
Prossimi obiettivi a breve, medio, lungo termine?
 Sono scaramantica 🙈 a breve avrò un’avventura durissima. Spero di riuscire a realizzarla. 

Faremo il tifo per Ana, credo se lo meriti per la sua passione, forza di volontà, determinazione, fiducia in . 
A chi ti ispiri? Seguo tantissimi amici runners, guardo loro storie sui social. Mi ispirano loro perché sono persone ‘normali’ come me.  
Sei di ispirazione per qualcuno? Immagino di sì. Almeno i miei amici e follower così dicono. 
Cosa dicono di te familiari, amici, colleghi di lavoro, fan? Che sono una forza della natura (dicono loro). 

Ana
si esprime già benissimo in gare dalla maratona ai 100km, sembra davvero predisposta alla fatica e quindi all’endurance, davvero coraggiosa e resiliente. 
 
Cosa dà e cosa toglie lo sport? Da una carica di energia, ottimismo, sobrietà. Aiuta a sistemare i pensieri, di sfogarsi. Toglie il tempo, soldi 😂. 

Vero, aiuta a sistemare e organizzare, elaborare pensieri, problemi, preoccupazioni. Una vera terapia naturale. 
Gli allenamenti più importanti? Per me sono quelli lunghi fatti in una gara oppure in disagio cioè caldo, freddo, dislivello, subito dopo aver mangiato 😂. 

In effetti la pratica dell’ultramaratona prevede condizioni molto difficili e critiche ed è bene allenarsi alla fatica, alle difficoltà e criticità per adattarsi e farsene amiche così in gara si è meno preoccupati e più confidenti. 
Cosa ti spinge a fare sport?
 Voglia di rivivere questa sensazione che ho quando finisco una gara impegnativa. 

Le sensazioni sono uniche, immense, intense quando si porta a termine una gara durissima, arrivando a destinazione, continuando fino alla fine, nonostante tutto. 
Come ti vedi tra dieci anni? Mi vedo un’atleta forte. 

Credo che vedremo Ana come atleta forte già tra un paio d’anni, portando a termine, andando a podio e vincendo gare durissime e meno dure. 
Una parola o frase che ti aiuta nei momenti difficili? C’è una domanda che mi pongo nei momenti di crisi e che ha senso solo per me. Mi chiedo sempre ‘è questa una maratona?!’ Poi rido e vado avanti con un sorriso cioè nella mia vita c'erano sfide reali da cui non potevo ritirarmi. 

Dietro ognuno di noi ci sono storie e aneddoti, fatti accaduti anche difficili, gestiti, superati,
attraversati e ognuno ha la sua modalità di affrontare la giornata, la vita, la gara, la maratona, l’ultramaratona apprendendo sempre più dall’esperienza quotidiana, anche dalle più difficili.
 
C'è qualcuno che ti incoraggia o scoraggia nelle tue imprese sportive? Mi incoraggia Ana quando è forte e mi scoraggia sempre lei quando è debole.  

Siamo noi che conduciamo il nostro carro e a volte ci sentiamo invincibili e altre volte pigri, tocca respirare, ascoltare le nostre sensazioni corporee e svegliarci attivandoci e andando avanti a prenderci ciò che vogliamo. 
In che modo lo sport ti aiuta nella vita quotidiana?
Mi rende più disciplinata, organizzata. 
Cosa hai scoperto del tuo carattere facendo sport? Che ho un carattere forte, che sono una guerriera. 
I tuoi ingredienti per il successo? Persistenza, disciplina, e sano ottimismo. 

Per portare avanti propri propositi, andare incontro a mete, sogni difficili da raggiungere ma non impossibili, oltre alle potenzialità, il talento, la disciplina, determinazione, grinta è indispensabile una buona dose di ottimismo che rende le persone molto resilienti, andando avanti con il sorriso senza bloccarsi, senza mollare, ma rialzandosi sempre, organizzandosi, rimodulando piani e programmi. Sfidando se stessi e gli altri e anche la sorte. 

Matteo SIMONE  
380-4337230 - 21163@tiscali.it   
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

Nessun commento:

Translate