martedì 30 luglio 2024

Tanti protagonisti alla 50km Gran Sasso 2024, vincono Pessina e Moroni

 Tra i protagonisti: natura, montagne, fotografi, ristori 
Matteo Simone 
 
Luca Bonanni (Fotoforgo.com)

Domenica 28 luglio 2024 ore 08.30 ha avuto inizio la tredicesima edizione dell'Ultramaratona del Gran Sasso con partenza da Santo Stefano in Sessanio (AQ) 1.250 metri di altitudine. 

Il vincitore è stato Simone Pessina (Bergamo Stars Atletica), in 3h19’35”. Una grandissima carriera atletica agonistica per Simone Pessina che iniziava con il mezzofondo circa 20 anni fa correndo il 30 giugno 2005 gli 800m in 2'02” a Bovisio Masciago e alzando, anno dopo anno, l’asticella fino a correre la 100km con tempi importantissimi, il 10 settembre 2022 in 6h53'16” a Winschoten. 
Tra le donne ha vinto Federica Moroni (ASD Dinamo Running) in 3h44’05”, ottava assoluta, terza vittoria per lei, aveva già vinto il 25 luglio 2021 in 3h35’54” e il 31 luglio 2022 in 3h39’07”.
Luca Bonanni (Fotoforgo.com)
Specialista dell’ultramaratona, il 27 agosto 2022 ha partecipato con la nazionale ai Mondiali 100 km corsa su strada classificandosi 9^ in 7h31’45” e detentrice del record italiano 100km, il 17 febbraio 2024, alla 100km del Conero - 3° Memorial Mimmo Strazzullo in 7h27’50”.
Tra i tanti protagonisti da menzionare Massimo Miri (ASD Podistica San Salvo) che ha vinto la categoria M60 in 4h08’10”, 26° assoluto, precedendo Lucio Caroni (Tartarughe Della Kirghisia) 5h24’24”, Lorenzo Moretti (Atl. Urbania) 5h26’24”, Matteo Simone (ASD Atletica la Sbarra) 5h27’19”, Antonino De Nicola (Salerno Marathon) 5h28’14”. 
Da menzionare Lucio Caroni e di seguito una breve testimonianza attraverso risposte ad alcune mie domande. 
Come mai la tua partecipazione alla 50km del Gran Sasso?
Prima gara dopo svariati mesi di stop per infortunio. Volevo mettermi alla prova su un percorso impegnativo ma stimolante anche dal punto di vista paesaggistico.  
Ti è piaciuta? Criticità? La rifaresti? La consigli? Gara bellissima. Posti stupendi.  Molto molto caldo. Salite impegnative ma gestibili.  La consiglio certamente. 
Che significato ha per te un podio o personal best? A volte nulla. Altre come quest’ultimo mi ripaga di mesi di sofferenza. 

Concordo, luoghi naturali spettacolari immensi, una grande opportunità turistica di fare sport, davvero il grande piacere di correre oltre. 
Da
menzionare Giuseppe Moccia (Podistica Solidarietà)
all’esordio in una gara di ultramaratona e di seguito approfondiamo la sua conoscenza attraverso riposte ad alcune mie domande. 
La gara dove hai sperimentato le emozioni più belle? Le emozioni più belle domenica 🙂. 
Cosa sperimenti prima, durante, dopo una gara? Prima di una gara sperimento la colazione, quella più giusta a me, vari gel. Adesso ho sperimentato dei cerotti Omstrip che sono per lo sport e per recuperare al meglio.. 
Come mai la tua partecipazione alla 50km del Gran Sasso? La mia prima partecipazione perché era tanto che la volevo fare, poi sentendo voi in chat che dite sempre ‘Oltre’, ho voluto provare l'ebbrezza di partecipare anche io, per essere grande. 
Ti è piaciuta? Criticità? La rifaresti? La consigli?
Mi è piaciuta molto, le criticità: fino al km 20 sono stato con il mal di testa, poi al km 30 mal di pancia lieve però ce l'ho fatta. Certo che la rifarei. Si la consiglierei per l'emozione che mi ha dato e per il percorso molto bello. 
Hai sperimentato il limite nelle tue gare? Il limite è stato proprio domenica in gara. 
La tua gara più estrema o più difficile? La mia gara più estrema l'ultra Maratona del Gran Sasso. 
Cosa dicono di te familiari, amici, colleghi di lavoro, fan? I miei familiari sono contenti di me, mi hanno fatto i complimenti per la 50 km. La mia squadra mi dà la possibilità di gareggiare da ben 21 anni, senza la ‘Podistica Solidarietà' non poteva succedere tutto questo 🙂. 
Sogni realizzati e rimasti incompiuti?
Il sogno è stato domenica perché già che decidi di fare una gara veramente dura e finirla è un bel traguardo per me. 
Gli allenamenti più importanti? Appunto per preparare la 50 km e nel 2019 le gare con l'allenatore. 

Davvero un bel coraggio mettersi in gioco ed esordire in ultramaratona proprio al Gran Sasso con caldo elevato e lunghe salite da affrontare, gestire, attraversare.  
Prima di presentarsi a una gara ritenuta estrema come la 50km del Gran Sasso, bisogna sentirsi pronto e preparato facendo delle simulate in allenamento di parti del percorso simili a quelli da affrontare in gara ed è anche importante sperimentare vari aspetti dall’abbigliamento all’integrazione, ogni dettaglio risulta essere importante ai fini della buona riuscita dii una gara e del benessere dell’atleta in gara e dopo la gara. 
Grandissimo Giuseppe che è in una chat di atleti podisti, ciclisti e triatleti resilienti che raccontano le loro imprese e spingono a fare sport cercando di andare oltre con messaggi e video che invogliano a mettersi in gioco. Tra i quali vi è, oltre al sottoscritto, Massimo Castellano che è il più attivo con continui video di incoraggiamento a fare sport andando oltre; Alessio Tomassini che non lo ferma più nessuno, oramai le fa tutte le gare più lunghe e più estreme, oltre la 100km, oltre la 48 ore, oltre la Milano Sanremo di 285km, ora è orientato e si sta preparando per la Atene Sparta Atene (ASA) 490km; Laura Ligia, inossidabile sempre in gioco in maratone ultra, 6 ore, spingendo anche lei persone a fare sport di ultramaratona; Ste4fania Caccamo, atleta non vedente che sta preparando la maratona di New York e uno delle sue guide per preparala è proprio Massimo Castellano che la mattina alle 6.00 gli permette di allenarsi al parco degli acquedotti inviando poi video in chat di incoraggiamento e motivanti a fare sport in qualsiasi condizioni; e tanti altri atleti ciclisti, podisti e triatleti.  
Giuseppe ha superato il battesimo dell’ultramaratona in una gara molto dura per le salite, la lunghezza e il caldo elevato; a dimostrazione che si può fare nonostante tutto, gestendo qualsiasi situazione critica e avversa anche improvvisa. 
Ma tutto ciò vale davvero la pena, sia per il percorso molto bello e naturale sia, per conoscersi meglio e capire come potenziare le criticità e far meglio le prossime volte. 
Un bel coraggio per Giuseppe, un bel salto nel vuoto ma finito benissimo, concludendo la sua prestazione e traendone ottimi insegnamenti. 
Per preparare durissime gare considerate estreme come l’ultramaratona del Gran Sasso 50km, bisogna fare davvero allenamenti importati sia per quanto riguarda il chilometraggio nella singola uscita e settimanalmente, sia per quando riguarda le salite per abituare fisico e mente alla fatica, simulando tratti simili di gare.  
Così pure per ottenere la performance bisogna fare lavori mirati preferibilmente sotto la direzione di un eserto allenatore che possa tirare fuori il meglio dall’atleta che possiede potenzialità nascoste. 
Gli ultimi atleti classificati sono stati Barbara Cosma (M.C. Manoppello Sogeda) F50, 517^ in 9h02’01” e Antonio Fierro (Pol. Dil. Tè Bota Team) M55, 518^ in 9h27’01”. 
Ottimi i ristori dove anche i vegani hanno potuto degustare al volo buonissime cibarie come il pane, olio e pomodoro; anguria a volontà; ristori anche meno dei 5km con diverse bibite tra le quali acqua naturale e frizzante, sali minerali, thè, coca cola. 
Tra i protagonisti da menzionare anche i fotografi con gli ottimi scatti alla partenza e, soprattutto, durante la gara, tra i quali il grandissimo Aldo Zaino (classe 1935) accompagnato da sua moglie Vera e Luca Bonanni, espertissimo ed ex decatleta, contentissimo per suo figlio che salta con l’asta sempre più in alto e ora con il Centro Sportivo Aeronautica Militare.
Portando a casa stanchezza ma tanta felicità, eventuali premi graditi sempre e nuove consapevolezze per continuare ad allenarsi da soli e in gruppo scegliendo nuove sfide stimolanti, gradevoli, affascinanti da poter condividere con altri. 
Tra i tanti protagonisti, da menzionare anche alcuni animali incontrati durante il lungo percorso di 50km tra i quali un bellissimo falco che volava in alto con le sue bellissime ali e un bellissimo gregge di pecore tra i prati immensi. 
Non da meno, tra i protagonisti da menzionare c’è l’apprezzatissima acqua da bere e versarsela addosso per rinfrancarci dal calore e raffreddare il nostro corpo messo non a dura prova ma a uno sforzo prolungato ma gestibile, considerato che siamo allenati e conosciamo benissimo il nostro corpo. 
Tanti incontri, tanti saluti, tanta fatica apprezzando luoghi naturali spettacolari immensi, con vette di circa 2.500 e la più alta il maestoso Corno Grande, una grande opportunità turistica di fare sport, davvero il grande piacere di correre oltre. 
Tra gli incontri alla partenza da menzionare Tiziana Antonucci (Bergamo Stars Atletica), di seguito alcune sue risposte di un po’ di tempo fa ad alcune mie domande: 
Cosa dicono familiari, amici, colleghi? Dedicarsi alle Ultramaratone è perfettamente incompatibile con la razionalità. Per fare questo tipo di gare devi essere un po' irresponsabile, incostante, incosciente, pazzo, ostinato, egocentrico, umile con te stesso e con gli altri ma spesso permaloso e una testa calda, ma soprattutto devi essere un ‘Sognatore’ cronico.
Difficilmente chi usa la razionalità in questo tipo di ‘Ultra’ potrà mai dedicarsi alle Ultramaratone e semmai lo farà, ne uscirà fuori rapidamente… 
Tra gli incontri in gara, da Maricel Gonda Mendoza (ASD Sabaudia Athletic Club), di seguito alcune sue risposte di qualche anno fa ad alcune mie domande: 
Cosa pensano familiari e amici della tua attività sportiva? I miei familiari sono molto fieri di me per quello che faccio anche i miei amici mi riempiono di complimenti con i loro messaggi dopo ogni mia gara, e sono convinta che anche mio padre da lassù e molto fiera di me.  
Luca Bonanni (Fotoforgo.com)
 
Cosa hai scoperto di te stessa praticando sport? Ho scoperto di avere tanta determinazione, resistenza e forza mentale, e che questo sport mi fa stare bene con me stessa.   
Un tuo messaggio per avvicinare i ragazzi allo sport? Se volete stare bene con voi stessi praticate sport. 
Tra gli incontri post gara da menzionare Mimmo Carlucci, di seguito alcune sue risposte ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa: 
Cosa dicono di te familiari, amici, colleghi di lavoro, fan? I familiari continuano a ribadire che sono matto, invece per mia cognata Maria V. sono un punto di riferimento. 
Ti diverti correndo le ultramaratone? Certo che mi diverto, mi ritrovo con tanti matti. 
Qual è il segreto del successo? Sacrifici - disciplina e perseveranza… e nella testa sempre la frase (impossible is nothing). 
Come trovi tempi, spazi e modi per allenarti? Per conciliare famiglia e lavoro l’unico momento della giornata per allenarmi è la mattina prestissimo…. 
Come ti prendi cura del tuo corpo? Massaggi, meditazione, yoga? Faccio meditazione dinamica… esercizi yoga pilates, stretching attivo e doccia fredda sulle gambe… Grazie Matteo… mi auguro di rincontrarti quanto prima. 


Matteo SIMONE 380-4337230 - 21163@tiscali.it  
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR 

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