Matteo SIMONE
La pratica di uno sport permette di sperimentarsi, mettersi in gioco da soli o in squadra, facendosi aiutare oppure aiutando altri a raggiungere piccoli o grandi obiettivi con preparazione e tanta passione.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Marco attraverso risposte ad alcune mie domande.
L’evento sportivo dove hai sperimentato le emozioni più belle? Se parliamo di eventi sportivi ne indicherei tre, anche se fare selezione è quasi impossibile. Ogni evento, nel bene e nel male, è stata una tappa importante di un percorso che inevitabilmente continua:
- Moena, Marcialonga: le gambe che vanno come un treno e il raggiungimento di un piccolo obiettivo personale e cronometrico.
- Monza Resegone: una gara in un contesto davvero particolare, preparato e vissuto con compagni di squadra eccelsi.
- 100 km di Biel (Svizzera) vissuta come accompagnatore (in bicicletta) e trainer. L’emozione di vivere una 100 km in notturna sostenendo Emilio, l’amico che mi chiese di correre la sua prima 100 km, senza mai aver corso in vita sua. È stato un viaggio e un’avventura davvero particolare, quello che ci ha visto preparare questa sfida.
Domenica 5 settembre 2010, si è svolta la Marcialonga Running 25.5 km con partenza da Moena (TN) in val di Fassa e arrivo a Cavalese in val di Fiemme, valida quale campionato del mondo lunga distanza per laureati in odontoiatria e medicina.
Per quanto riguarda il campionato mondiale laureati medicina e odontoiatria, Marco Frattini si è classificato secondo assoluto e primo di categoria in 1h38'26", preceduto da Donato Donati 1h35'31", completa il podio Fabrizio Novel 1h41'51".
Tra le donne, il titolo di campionessa del mondo lunga distanza per laureati in odontoiatria e medicina, è andato a Bianca Maria Bombagi 2h03'48", precedendo Laura Rigotti 2h05'57" ed Erika Camperidis 2h08'32".
Il vincitore assoluto è stato Hicham El Barouki 1h20'02", precedendo Bouazza Lahbabi 1h22'06" e Francesco Bazzanella 1h22'19". La vincitrice assoluta è stata Federica Ballarini 1h35'53", precedendo Paola Mariotti 1h37'49" e Sonia Lorenzi 1h40'34".
Cosa sperimenti prima, durante, dopo una impresa sportiva? Se inizialmente correre era un atto familiare, automatico e inconscio, successivamente, con il sopraggiungere di obiettivi sempre più ambiziosi, hanno preso il sopravvento stati di consapevolezza sempre più determinanti e fondamentali. Preparare un’impresa sportiva, una gara, significa definire un obiettivo preciso, le modalità per raggiungerlo e affrontarlo. Nel momento in cui si ottiene il risultato prefissato, la soddisfazione è tanta. Tuttavia i successi devono convivere con gli insuccessi, inevitabili e fondamentali per poter crescere e migliorarsi.
La pratica costante di una disciplina sportiva diventa dura e impegnativi se gli obiettivi prefissati sono sempre più difficili e sfidanti ma non impossibili se ci si prepara bene e non mollando alle prime criticità.
Hai sperimentato il limite nello sport? Può darsi di si. I limiti sono soprattutto mentali. Più facile superarli nello sport, che nella vita di tutti i giorni.
L’evento sportivo più estremo o più difficile? RunIceland, stupendo, l’evento più 'estremo', che di fatto di estremo ha ben poco. Ma a mio avviso i periodi di preparazione atletica estivi, sono stati quelli che mi han messo di più a dura prova.
Iniziando da autodidatta, ho affrontato allenamenti piuttosto impegnativi che, sul fronte prestazionale, probabilmente hanno fatto più male che bene. Però mi sono divertito.
Ritieni utile lo psicologo nello sport? Ritengo utile la presa di coscienza e consapevolezza. Se questa avviene per mano di uno psicologo sportivo, ben venga. Tuttavia non è detto che siano le uniche figure in grado di poter essere determinanti. Ogni caso è un caso a sé.
Sogni da realizzare, rimasti incompiuti? Qui la lista è lunga: correre la maratona sub 2.30, per esempio. Avevo le gambe, ma non ho avuto la testa per farlo. Conclusa l’esperienza atletica più impegnativa, ora sono tornato a un vecchio amore, la musica.
Marco Frattini è un grandissimo atleta nonché istruttore FIDAL, ha conseguito quattro titoli mondiali di categoria per medici e odontoiatri. Ha creato brand e il rispettivo sito www.iovedodicorsa.com, da dove si possono scaricare anche gratuitamente le sue canzoni.
Cosa dà e cosa toglie lo sport? Praticare sport e comunque dedicare del tempo a qualcosa che si ritiene importante, è solo esperienza e accrescimento. È una scelta e come tutte le scelte richiede tempo. Tempo che sottrai ad altro che in quel momento ritieni di poter gestire diversamente.
Prossimi obiettivi a breve, medio, lungo termine? Sul fronte sportivo mi sono dato una tregua, la nuova sfida e la nuova avventura ha cambiato contesto.
Nella vita ci sono fasi e cicli, momenti e periodi, passi e motivazioni ed è importante focalizzarsi su quello che è importante in un dato momento e periodo per impegnarsi e dedicare del tempo mobilitando energie per soddisfare bisogni ed esigenze.
A chi ti ispiri? Sei di ispirazione per qualcuno? Non ho riferimenti precisi. Mi capita di scoprire e incontrare personalità in cui ritrovo molti punti in comune. Non pretendo di essere fonte di ispirazione per nessuno, perché non auguro a nessuno di fare la fatica che mi ritrovo costantemente a vivere.
Cosa dicono di te familiari, amici, colleghi di lavoro, fan? Ahahah, questo bisogna chiederlo a loro. I miei genitori sono disperati. Gli amici più cari sono come i protagonisti di 'amici miei', croce e delizia, insomma. I fan, quando ne avrò, te lo saprò dire.
Che significato ha per te correre una maratona? Frase e concetto trito e ritrito: la maratona è una metafora della vita. Nel mio caso poi, è stata e lo è tuttora, una scuola di vita e un’esperienza fondamentale.
Preparare una maratona e correrla significa essere disposti a far fatica in allenamento e in gara, essere disposti ad andare incontro ad eventuali duri lavori e possibili crisi da accettare, affrontare, gestire, superare, uscendone rafforzati.
Gli allenamenti più importanti? Correre in salita, raggiungere la vetta, su percorso stradale per quel che mi riguarda. Ho grossi problemi di equilibrio che non riesco più a gestire in corsa su sterrato.
In che modo lo sport ti aiuta nella vita quotidiana? Lo sport ti insegna che per raggiungere qualsiasi cosa bisogna avere gli obiettivi ben chiari nella testa. Definire le modalità per raggiungerli e fare tanta, ma tanta fatica. La fatica e i momenti no, fanno parte del percorso che si seguirà.
La fatica ripaga sempre, anche se è dura da accettarla ma quando è finita ci si accorge di esserci riusciti e ci si può voltare indietro per apprezzare quanto si è riusciti a fare nonostante tutto, avendo nuove consapevolezza e più fiducia.
Cosa ti spinge a fare sport? Una volta erano gli obiettivi e i traguardi. Ora il detto 'mens sana in corpore sano', riassume bene il perché di continuare a correre.
la pratica di uno sport si può fare per diversi motivi a iniziare dal gioco, dal mettersi in gioco, dal competere, confrontarsi, stare bene, sperimentare performance.
Cosa diresti a te stesso di 10 anni fa e 20 anni fa? Svegliati Marco, 'carpe diem!'.
Una parola o frase che ti aiuta nei momenti difficili? “La forza di ogni individuo sta nella propria testa e accanto alle persone cui vuole bene”.
C'è qualcuno che ti incoraggia o scoraggia nelle tue imprese sportive? Basto a me stesso, nel bene e nel male.
Cosa hai scoperto del tuo carattere facendo sport? Che anche io, se veramente lo voglio, posso raggiungere i miei obiettivi.
La passione e la motivazione sono i motori primari che spingono persone a fare sport e poi ci sono le relazioni, endorfine, benessere, incremento di consapevolezza, fiducia e resilienza.
Come ti ha trasformato la corsa? Su tutti gli aspetti: fisico e mentale. Credo che ognuno di noi debba trovare la sua modalità, la corsa su di me ha avuto un gran effetto.
Cosa diresti per avvicinare ragazzi e adulti allo sport? Nulla, ognuno di noi ha i suoi tempi. Beati coloro che ci arrivano prima.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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