Correre
una gara di corsa a piedi della durata di 48 ore in quasi estate significa
avere grande coraggio e solo persone con tante esperienza possono osare ed
esprimersi in queste distanze ultra, una gara che valeva il titolo Italiano, ma
nessuna donna ha il coraggio di cimentarsi quest’anno in questa competizioni,
solo donne straniere e agguerrite, ma per la verità una donna c’è ed è Sonia
Lutterotti che prende il treno con il suo compagno Roldano e da Arco si
spingono fino a Policoro per partecipare a questo festival degli ultrarunner
dove portano a casa Sonia la vittoria assoluta della gara all’età di 56 anni, e
Roldano un terzo posto anche lui over 55, si può dire che si tratta della
coppia di ultrarunner esperta e performante.
Di
seguito Sonia racconta le sue sensazioni e impressioni a seguito della sua
prestigiosa e coraggiosa vittoria duplice Campionessa Italiana 48 ore, e
vincitrice della gara Internazionale.
Ciao, com'è andata? Soddisfatta? Avuto problemi, difficoltà? “È andata così così...ho avuto diversi
problemi fisici concatenati in parte dovuti anche al gran caldo. Obiettivi
raggiunti solo in parte...volevo migliorare il personale ma non ce l'ho fatta. Diventare
campione italiano femminile iuta era un obiettivo impossibile da mancare in
quanto ero l'unica italiana iscritta
alla 48 h. Centrato invece l'obiettivo del primo posto. In questa gara
ritrovavo l'atleta argentina Gabriela Cotugno. Con lei avevo battagliato, a
suon di km, per il terzo posto alla 6 giorni di Ungheria. In quell'occasione
l'avevo spuntata io...ma stavolta non ero proprio sicura. Inizialmente l'ho
lasciata davanti poi alla sua prima crisi ho approfittato per prendere un
discreto vantaggio che non è più riuscita a colmare. Naturalmente nemiche in
gara ma un abbraccio sportivo e una foto ricordo a gara finita.”