lunedì 10 luglio 2017

Lorena Brusamento: La mia prima esperienza in un mondiale è stata esaltante

 

Indossare la maglia azzurra da una parte è un’esperienza unica, arricchente, il massimo nella vita di uno sportivo, dall’altra parte richiede tanta responsabilità, pressioni, tensioni. 

Sono tanti i pensieri e le fantasie dell'atleta, non si può fallire, soprattutto per la classifica a squadra dove solo 3 atleti contribuiscono al totale dei chilometri percorsi, con i loro rispettivi chilometri individuali. Di seguito Lorena racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Che sapore ti ha lasciato questo mondiale? Avuto problemi, criticità?La mia prima esperienza in un mondiale è stata esaltante: correre con persone di continenti diversi, abitudini diverse, culture diverse, correre con i migliori al mondo in questa specialità così difficile e che ti mette a durissima prova, è davvero esaltante. Io ho avuto qualche difficoltà, per la prima volta ho dovuto fare i conti con un problema fisico che lungo le 24h è diventato così fastidioso da mettermi ko.”

Iolanda Cremisi: Gara di 100km del Passatore, cosa significa?


Una gara di corsa a piedi di 100km cosa può significare? Un obiettivo sfidante? Una meta da raggiungere? Un allenamento per gare più lunghe? 

Per ognuno ha il suo significato, certo si tratta di gare non per tutti ma di persone che vogliono osare, vogliono impegnarsi negli allenamenti, vogliono impegnarsi mentalmente ad avanzare rischiando di non arrivare, mettendo in conto delle difficoltà sempre in agguato, gente che è disposta a correre di giorno e di notte, a mangiare correndo e camminando o fermandosi per pochi secondi o pochi minuti, Iolanda questa passione la condivide con suo marito Gian Paolo Sobrino e con molti altri ultrarunner, di seguito le sue impressioni dopo la classica e mitica gara di 100km del Passatore Firenze Faenza, ritrovo di migliaia di ultrarunner.
Gara di 100km del Passatore, cosa significa per te?Il Passatore ha rappresentato per me la gara obiettivo dell’anno. Mi sono allenata e ho affrontato gare di transizione pensando ogni volta a quel sabato pomeriggio di maggio in cui sarebbe partita la mia sfida.  Per quanto mi sia impegnata ero però cosciente di non essere pronta per affrontarla come avrei voluto. Nelle gambe avevo sì una ultra, ma non ancora la distanza sui 100 km. Tenere insieme impegni familiari, lavorativi e sportivi, seppure a discapito di una ridottissima vita sociale, non è sempre facile.”

E’ difficile essere pronti per una gara di 100km, si può sentire abbastanza fiducia di poter riuscire, di potercela fare, di fare una buona prestazione, ma i pensieri che vogliono sabotare ci sono sempre, che ti dicono e se vengono le vesciche? E se ti vengono i crampi? E se qualsiasi cosa. Ma ci si presenta sempre alla partenza per sfidare ogni pensiero e ogni avversità.

sabato 8 luglio 2017

Lo sport che ti fa diventare non qualcuno ma te stesso

Matteo Simone
Lo sport che ti fa diventare non qualcuno ma te stesso che ti mette davanti sempre muri e barriere da superare e aggirare diventando sempre più resiliente.

Bellissime ed emozionanti le parole di Michele Debenedictis premiato per i suoi traguardi e le sue mete sempre più importanti e sfidanti.
Il suo invito è di non attaccarsi a stili di vita non adeguati ma attaccarsi al tram dello sport che ti fa sperimentare di riuscire a raggiungere traguardi piano piano, un passo alla volta, l'invito è salire sul veicoli dello sport che ti fa sperimentate una buona vita con stili di vita adeguati.
Non aspettare il momento migliore, parti ora con quello che c'è, con quello che hai a disposizione.
Lui stesso racconta di aver iniziato con un paio di scarpe di antinfortunistica, ma poi tutto diventa più facile se riesci a sintonizzati con la tua passione, si perché la vita è fatta oltre che di famiglia e lavoro anche di passioni da coltivare per sperimentate benessere e a volte anche performance.
Tutto ciò è possibile non con il solo fisico ma anche von tanto cuore nel fare le cose e anche con una testa che coordina cuore e fisici e che ti fa fare cose che sembrano impossibili.

venerdì 7 luglio 2017

Europeo skyrunning 2017, pronto l'azzurro Enrico Bonati

Matteo Simone

Ci siamo quasi per Enrico Bonati pronto per gli europei di skyrunning.

Ci sono sempre due lati della medaglia, da una parte tensione, pressione, responsabilità; dall'altra gioia e soddisfazione, coronamento di un sogno, entusiasmo, incontri e confronti.
Meglio cavalcare la parte del benessere e performance, del pensiero positivo, del momento presente che ti fa andare avanti superando mostri e montagne, che ti fa rimanere ragazzo un po' incosciente ma preparato a tutto, che ti fa divertire non perdendo mai di vista l'obiettivo principale che è di far bene per se stessi ma anche per l'intera squadra Italia che mette in campo persone valide, responsabili e performanti.
Vai leggero e veloce, daje ragazzo!

Matteo SIMONE 
380-4337230 - 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

7 luglio ore 20.00 evento: Manfredonia sempre più città dell'attività fisica

Matteo Simone

Venerdì 7 luglio ore 20.00 incontro e confronto presso il ritrovo del team dei valori frizzi e lazzi walking corso Manfredi 303.
La serata sarà incentrata sul pensiero positivo e la resilienza per affrontare eventi sfidanti quali la prima edizione della 100km litoranea garganica Manfredonia rodi garganico con partenza 8 luglio ore 28.00

Manfredonia sempre più città dell'attività fisica sia per il benessere psicofisico, emotivo  e relazionale come lo sperimentano tanti camminatori che aderiscono alle camminate serate del team frizzi martedì e giovedì ore 21.00 con partenza corso Manfredi 303, sia attività fisica per sperimentare performance come succede per gli ultracamminatori che partecipano anche a gare di durata di 200km o di 24 ore, ma anche città di campioni come il campione italiano di maratona Dario Santoro che grazie allo sport riesce a ottenere un minimo di remunerazione economica che gli permette di portare avanti una famiglia in una città come tante con tanta crisi, ma il suo pensiero è anche per tanti giovani ipnotizzati dagli apparecchi elettronici

giovedì 6 luglio 2017

Michele Debenedictis ultrarunner premiato, invita a salire sul veicolo dello Sport

Matteo Simone

Bellissime ed emozionanti le parole di Michele Debenedictis premiato per i suoi traguardi e le sue mete sempre più importanti e sfidanti.
Il suo invito è di non attaccarsi a stili di vita non adeguati ma attaccarsi al tram dello sport che ti fa sperimentare di riuscire a raggiungere traguardi piano piano, un passo alla volta, l'invito è salire sul veicoli dello sport che ti fa sperimentate una buona vita con stili di vita adeguati.
Non aspettare il momento migliore, parti ora con quello che c'è, con quello che hai a disposizione.
Lui stesso racconta di aver iniziato con un paio di scarpe di antinfortunistica, ma poi tutto diventa più facile se riesci a sintonizzati con la tua passione, si perché la vita è fatta oltre che di famiglia e lavoro anche di passioni da coltivare per sperimentate benessere e a volte anche performance.
Tutto ciò è possibile non con il solo fisico ma anche von tanto cuore nel fare le cose e anche con una testa che coordina cuore e fisici e che ti fa fare cose che sembrano impossibili.

mercoledì 5 luglio 2017

6 ore dei Conti 2017, vince Marco Lombardi ma la festa è di tutti

3804337230- 21163@tiscali.it 
 

“The winner is” Marco Lombardi, ma non solo, vincitore è anche tutta l'organizzazione diretta dal grande ultrarunner Franco Draicchio, ma non solo, vincitori tutti i partecipanti vicini e lontani, una festa dello Sport, un inno alla resilienza che trasforma persone e li rende più forti dal punto di vista più mentale che fisico. 

Questo è lo sport che vogliamo, uniti nella condivisione di esperienze fatte di gioie e dolori. Lo sport rende felici e resilienti, condividendo fatica, gioie e dolori e apprendendo sempre dalla scuola dello sport. Chiamateli pure masochisti, un mondo sorprendente, affascinante, bizzarro, amichevole quello degli ultrarunner fatto di incontri e confronti alla scoperta di se stessi e degli altri per evolvere e incrementando consapevolezza, autoefficacia e resilienza.  
Franco Draicchio aveva un sogno che ha trasformato in realtà, organizzare una sua gara che ora è diventato realtà già da tre anni, infatti il 1° luglio si è svolta la terza edizione della “6 ore dei Conti”, un grande obiettivo, di seguito le sue parole in risposta ad alcune mie domande prima del grande evento:  

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