giovedì 25 novembre 2021

Stefano Emma vince l’Ultra K Marathon 2021: Campione Italiano Assoluto km 50

 Preferisco pensare a un obbiettivo alla volta 
Matteo SIMONE
3804337230- 21163@tiscali.it
 

Il 21 Novembre 2021 ha avuto luogo l’Ultra K Marathon, organizzata da “Forti e liberi Atletica - Vigoleno (PC)”, valida quale Campionato Italiano Assoluto km 50. 

Il titolo italiano maschile è andato a Stefano Emma in 3h17’37” che ha preceduto Fabrizio Ridolfi 3h22’00” e Giovanni Quaglia 3h24’42”.  Il titolo italiano femminile è andato a Federica Moroni in 3h36’32” che ha preceduto Ilaria Bergaglio 3h49’59” e Francesca Rimonda 3h58’56”.  
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Stefano Emma attraverso risposte ad alcune mie domande. 
Quanta pazienza, impegno, costanza ci vuole per un Titolo italiano? Vero per ottenere dei risultati ci vuole sicuramente impegno perché quando punto un obbiettivo per l'anno indipendentemente dal meteo e dagli impegni lavorativi devo allenarmi. La costanza e la pazienza di non mollare anche davanti alle delusioni e ai momenti meno stimolanti.  

martedì 23 novembre 2021

Enrico Bonati: Le sky race e i km verticale restano le mie gare preferite

 Sicuramente le sky race e i km verticale restano le mie gare preferite 
Matteo SIMONE
 

Domenica 21 novembre 2021 si è corsa la Restena Trail 21 Km a Restena di Arzignano (VI) e il vincitore è stato Enrico Bonati in 1h40’49” che ha preceduto Alberto Pieropan 1h42’07” e Mirco Pozzera 1h42’38”. 

La gara femminile è stata vinta da Giulia Zaltron in 1h54’05” che ha preceduto Marialuisa Tagliapietra 2h04’18” e Sara Santolin 2h11’02”. 
Di seguito Enrico Bonati (Team Mud and Snow-Salomon) racconta la sua esperienza attraverso risposte ad alcune mie domande. 
Quanta pazienza, impegno, costanza ci vuole per una vittoria? Per una vittoria ci vuole molto impegno sicuramente, ma quello che più fa la differenza secondo me è la motivazione. Se hai un sogno, un desiderio, un obbiettivo alto, ecco allora è più semplice metterci tutto se stessi per raggiungerlo. Le vittorie nelle gare arrivano grazie a un insieme di variabili/fattori che sono anche difficilmente controllabili. Per esempio, a me questo anno la vera forma fisica è arrivata solo nel finale di stagione dopo averla inseguita per mesi. 

Cosa spinge le persone a fare sport? La voglia di non mollare

 

Perché fare sport? Per sperimentarsi, per mettersi in gioco, per raccontare, incontrare, confrontarsi, per sperimentare freddo e caldo, per apprendere dalla scuola della vita; questo è lo sport che vogliamo, di tutti e per tutti, senza età e con ogni modalità. 

Una delle motivazioni che spinge le persone a fare sport è la voglia di uscire dalla zona di confort per mettersi in gioco e sviluppare resilienza cercando di allenare il corpo e la mente e migliorare il tenore di vita.  
Flavio Gioia: “Secondo me tutti quei bei momenti di spensieratezza e sforzo fisico spinge tutti noi a fare sport. La voglia di non mollare quando tutto intorno a te dice che sarebbe meglio lasciar perdere! Uno dei tanti motivi è la voglia di uscire dalla zona di comfort, per cercare di allenare il corpo e la mente e migliorare il tenore di vita. La costanza, la voglia di stressare il corpo per portarlo a ottenere una forma adeguata e il benessere psicofisico sono, secondo il mio modesto parere, tutte cause che invogliano a fare sport. Poi gli amici simpatici come Patrizio Di Antonio, Matteo Simone, Massimo Castellano e tanti altri sono l'altra causa che spinge i matti come noi a fare sport! Presto voglio tornare prima a camminare e poi a correre. C'ho  voja che me se porta via!”. 

Francesca Rimonda, Campionato Italiano 50km: 3^ assoluto e titolo italiano SF35

 Avrei preferito ci fossero tutte le ragazze che hanno gareggiato con me in Olanda
 

Il 21 Novembre 2021 ha avuto luogo l’Ultra K Marathon, organizzata da “Forti e liberi Atletica - Vigoleno (PC)”, valida quale Campionato Italiano Assoluto km 50.

Il titolo italiano femminile è andato a Federica Moroni in 3h36’32” che ha preceduto Ilaria Bergaglio 3h49’59” e Francesca Rimonda 3h58’56”.
Il titolo italiano maschile è andato a Stefano Emma in 3h17’37” che ha preceduto Fabrizio Ridolfi 3h22’00” e Giovanni Quaglia 3h24’42”.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Francesca Rimonda (A.S.D. Vigonechecorre) attraverso risposte ad alcune mie domande.
Quanta pazienza, impegno, costanza ci vuole per un Podio? L'idea di correre ai Campionati Italiani di 50km è nata il giorno della Strasimeno, ad aprile. Sono riuscita a correre la maratona sotto le 3 ore e mi sono detta "se ho battuto questo muro, tra 4 mesi allora sarò in grado di correre addirittura per 50km".
 

Lucrezia: Fondamentale è il legame che si crea all’interno della squadra

 Fondamentale è la relazione allieva-insegnante/allenatrice
 

Si pratica sport per diversi motivi da piccoli e da grande. Si inizia giocando e imparando a conoscere il proprio corpo e a relazionarsi con compagni e inseganti e poi si continua cercando di esprimersi al meglio ed eventualmente puntando a ottenere risultati.

Di seguito Lucrezia racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.
Qual è stato il tuo percorso nella pratica dell'attività fisica? Fin da piccolissima i miei genitori mi hanno introdotto allo sport, dandomi ampia possibilità di scelta e prova, dal basket alla danza classica, equitazione e nuoto, pattinaggio su ghiaccio e windsurf. L’obbiettivo per loro è sempre stato il movimento e il farmi interagire con altre persone. Ho iniziato danza classica e pattinaggio a 4 anni, poi nuoto fino ai 14 anni. Nonostante io abbia provato diversi sport sono stati la danza classica, con annualmente l’esame sotto esaminatrice RAD e il pattinaggio artistico con gare anche all’estero a essere stati fondamentali nella mia vita. A 18 anni ho interrotto le gare agonistiche per concentrarmi su maturità e concorsi per lavoro, continuando ad allenarmi e a insegnare.
 

lunedì 22 novembre 2021

Sintesi libro “La 100km del Passatore. Una gara fra coraggio e resilienza”

 Dott.ssa Federica Adriano, Dott.ssa Benedetta Cano 


Il libro “La 100km del Passatore. Una gara fra coraggio e resilienza” risulta essere, ai nostri occhi, un elaborato molto interessante e di insegnamento non solo a coloro che praticano sport ma anche un invito a bambini e giovani ad avvicinarsi al mondo sportivo.

Le interviste svolte possono incrementare la motivazione allo sport come scuola di vita favorendo una crescita personale caratterizzata da valori, grinta, determinazione e sacrificio. 
In particolare, i valori che sono veicolati dal libro possono portare il lettore ad una riflessione sulla propria vita e su come l’apertura mentale, necessaria per lo svolgimento dell’attività sportiva quale la 100km del Passatore, proiettata sulle esperienze quotidiane può incrementare la capacità di provare soddisfazione e realizzazione.
A questo punto, è fondamentale la figura dello psicologo dello sport in quanto deve essere in grado di creare un connubio tra resilienza, gestione dell’ansia e delle problematiche che potrebbero emergere, motivazione e paura e di tutti quegli elementi che tendono a favorire un incremento della mentalità necessaria affinché si raggiungano risultati tra mondo sportivo e vita reale. 

domenica 21 novembre 2021

Veronica (Criceteam): Il nostro gruppo è gran parte della mia forza

 5 donne, lavoratrici, madri, amiche con la passione della corsa 
 Matteo SIMONE 21163@tiscali.it 

 

Prima o poi la corsa arriva nella vita di un a persona, si fa sempre in tempo a iniziare a correre per sperimentare soprattutto benessere da soli o in compagnia. 

Le nostre amiche podiste “cricete” (così si definiscono) sono diventate un riferimento per tanti e tante che sembrano abbiano bisogno di sostengo e motivazione per non mollare. 

Sulla loro pagina facebook è possibile leggere come nasce la loro idea: 
L'idea del criceteam nasce durante la pandemia. Cricete perché́ ci siamo disperatamente legate a quel raggio di spostamento consentito: in quei 200 metri abbiamo corso inventandoci gare esclusive come la Maratona della Ruota. Ci siamo sostenute a distanza, senza arrenderci. Ci siamo galvanizzate a vicenda perché́ L'ALLEGRIA È CONTAGIOSA. Arriviamo con questo progetto che non sappiamo dove ci porterà̀, ma intanto partiamo insieme. L'allegra brigata di matte, lottatrici e sognatrici parte: chi corre con noi?” 

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