5 donne, lavoratrici, madri, amiche con la passione della corsa
Prima o poi la corsa arriva nella vita di un a persona, si fa sempre in tempo a iniziare a correre per sperimentare soprattutto benessere da soli o in compagnia.
Le nostre amiche podiste “cricete” (così si definiscono) sono diventate un riferimento per tanti e tante che sembrano abbiano bisogno di sostengo e motivazione per non mollare.
Sulla loro pagina facebook è possibile leggere come nasce la loro idea:
“L'idea del criceteam nasce durante la pandemia. Cricete perché́ ci siamo disperatamente legate a quel raggio di spostamento consentito: in quei 200 metri abbiamo corso inventandoci gare esclusive come la Maratona della Ruota. Ci siamo sostenute a distanza, senza arrenderci. Ci siamo galvanizzate a vicenda perché́ L'ALLEGRIA È CONTAGIOSA. Arriviamo con questo progetto che non sappiamo dove ci porterà̀, ma intanto partiamo insieme. L'allegra brigata di matte, lottatrici e sognatrici parte: chi corre con noi?”
Qual è stato il tuo percorso nello sport? “Da piccola mi è sempre piaciuto e me la cavavo in diverse discipline. Il mio amore era la pallavolo, ma i miei genitori all'epoca non potevano permettersi di pagare l'iscrizione a una scuola. Mi è sempre mancato questo. Finita la scuola, finito lo sport. Dovevo lavorare, creare la mia nuova vita con quello che sarebbe diventato mio marito. Non c'era tempo per cose ‘futili’. Solo dopo diversi anni ho capito che non mi piaceva del tutto la piega che stava prendendo la mia vita. Stress, sedentarietà, aspetto fisico… Dovevo fare qualcosa: ho iniziato a correre”.
Si è sempre in tempo per cambiare, per accorgersi che qualcosa non va, che non si è del tutto soddisfatti, e a volte lo sport come la corsa rimette in sesto, fa sperimentare benessere, fa programmare piani e programmi per raggiungere obiettivi.
Cosa o chi contribuisce al tuo benessere e/o performance? “Sicuramente il nostro gruppo è gran parte della mia forza. Senza di loro non sarei così costante. Poi anche mio marito che mi sostiene e a volte esce con me a correre, mi sprona ad andare più forte”.
Come hai scelto la tua squadra? “Non saprei. Forse il destino ha scelto per noi. È capitato quasi per caso e noi l'abbiamo coltivato”.
A volte il gruppo è una grande forza, insieme è molto meglio per essere felici o per condividere fatiche, insieme si programmano e pianificano allenamenti, progetti, gare, sfide, feste.
Un'esperienza che ti dà la convinzione che ce la puoi fare? “Sono donna, ho partorito, cos'altro mi può fermare? 😜”.
Cosa pensano familiari e amici della tua attività sportiva? “Mio marito e mia figlia mi appoggiano, i miei genitori invece no. Non capiscono l'importanza che ha per me. Per evitare di sentirli brontolare, spesso non li avviso neanche che partecipo a gare a meno che non siano lontane e debba stare fuori una notte”.
È importante essere sostenuti e compresi da familiari stretti, altrimenti si fa lo stesso ma con un po’ di distrazione, insoddisfazione.
Un episodio curioso o divertente nella tua pratica sportiva? “Gli accidenti tirati quando sbagli l'impostazione dell'allenamento sul Garmin valgono? 😁”.
Nella corsa bisogna fare sempre i conti con i metri, chilometri, tempi, secondi, minuti e ore e a volte la tecnologia è talmente avanti che si perde la pazienza nel rincorrerla.
A cosa devi prestare attenzione nella pratica del tuo sport? “A non esagerare. L'ego a volte vi fa fare cose di cui potremmo pentirci portando a infortuni”.
Si può fare tutto ma con tanta consapevolezza. Criterio, pazienza, osando ma senza strafare per poter durare nel tempo e migliorare gradualmente senza rompersi.
Hai rischiato di mollare? “Ogni volta prima di uscire per correre”.
A volte è faticoso lasciare la zona di confort, il focolare domestico, le coperte, il calduccio per tuffarsi all’aperto al freddo, gelo, caldo, buio sudando e faticando ma quando si torna a casa, quando si è finito, quando si è sotto la doccia, quando si è a tavola, quando i vestiti si indossano bene tutto è più bello, e apprezzato.
Ritieni utile lo psicologo nello sport? “Non ci ho mai pensato ma credo di sì. Forse per aiutare il raggiungimento di obiettivi molto importanti o per stop e infortuni”.
L'evento sportivo dove hai sperimentato le emozioni più belle? “La mia prima mezza maratona: Verdi Marathon a febbraio. Raggiunto obiettivo e figlia e marito al traguardo”.
Raggiungere obiettivi e traguardi e vedere all’arrivo i propri cari centuplica la gioia, la contentezza, la soddisfazione.
La tua situazione sportiva più difficile? “Questo periodo di lockdown senza l'adrenalina delle gare. Non perché io abbia dei tempi da vittoria, ma per la privazione di tutte le emozioni che la gara comporta”.
Come hai superato crisi, sconfitte, infortuni? “Per fortuna al momento non ho avuto crisi importanti o infortuni, ma so che posso contare sulle mie Criceteam”.
A volte il gruppo e i singoli componenti diventano una grande risorsa, soprattutto in questo lungo periodo di pandemia dove lo stress è elevato e continuo nel tempo.
Un messaggio per avvicinare i ragazzi allo sport? “Provate! Troverete lo sport che vi fa sentire vivi! Vi fa stare bene!”.
Cosa hai scoperto di te stessa nello sport? “Che spesso mi sottovaluto. Sono più forte e volenterosa di quanto penso”.
Lo sport fa scoprire il valore della vita, di se stessi, quanto si vale e si è capaci di portare avanti piani e programmi con impegno e costanza.
Ti ispiri a qualcuno? No. Ma spesso mi capita di pensare a Ramon Arroyo Prieto atleta affetto da sclerosi multipla che ha addirittura completato un ironman!
Le risorse di una persona sono straordinarie, immense, inaspettate, bisogna solo crederci, impegnarsi e non mollare per ottenere qualcosa di importante e raggiungere mete e obiettivi sfidanti, difficili ma non impossibili.
Una parola o una frase che ti aiuta a crederci? “Piccoli passi, grandi obiettivi”.
Prossimi obiettivi? Sogni realizzati e da realizzare? “La mezza maratona di Ravenna possibilmente migliorando i tempi”.
Finalmente è arrivata la mezza maratona di Ravenna il 14 novembre 2021, chissà come saranno andate Veronica e le amiche Criceteam?
Come ti vedi a 60 anni? “Una nonna con le scarpe da corsa”.
Purtroppo, a Ravenna, Veronica ha potuto correre solo la 10 km causa strappo muscolare ma prima dei 60 anni avrà ante altre occasioni per correre la mezza e/o la maratona di Ravenna.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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