I momenti brutti passano, proprio
come quelli belli, l’importante è non mollare, avendo fiducia e pazienza,
perchè con il lavoro i risultati
prima o poi arrivano.
Michele Fontana
(pluricampione italiano in pista
e nel cross)
Impegnatevi per ottenere ciò di cui avete bisogno, e
quando non riuscite a ottenerlo, ebbene, sorridete e tentate ancora, in un modo
diverso.
William Hart
L’obiettivo di questo testo è illustrare, in maniera teorico e
pratico-esperienziale, aspetti inerenti la resilienza e le modalità per
svilupparla; fornire strumenti teorico-pratici per stimolare l’autoconsapevolezza
e valorizzare le risorse personali e di rete.
Si definisce resilienza la capacità di resistere alle frustrazioni, agli
stress, in generale alle difficoltà della vita.
La resilienza permette la ripresa dopo un evento traumatico, dopo un
infortunio, dopo una sconfitta.
La resilienza, il cui significato è mi piego ma non mi spezzo e mentre mi
piego mi preparo, sta a significare che il vero campione esce fuori dalle
sconfitte con più voglia di riscattarsi, di far meglio, di migliorare gli
aspetti, le aree in cui ha mostrato carenza. Chi è resiliente, infatti, non si
lascia abbattere da una sconfitta ma ne esce rafforzato, analizza i suoi errori
e trova le giuste soluzioni per tornare a vincere. È grazie a questa dote del
carattere che si diventa campioni: alcuni ci nascono altrimenti la si può
sempre coltivare.
Il concetto di resilienza è presente anche nelle persone che subiscono
traumi, quelli che possiedono questa caratteristica non vanno incontro a stress
acuti, o disturbi post traumatici di stress, ma ne escono più forti, con un
valore aggiunto, i resilienti individuano risorse e chiedono anche aiuto.
Ritengo
un notevole valore aggiunto le prefazioni di Isabel Fernandez
e Sergio Mazzei, e l’introduzione di Isa Magli ai quali tanto ringrazio per aver colto, illustrato ed enfatizzato
aspetti rilevanti del testo.