Importante
per la persona l’attenzione verso le cose che
si fanno o che si evitano, importante fare le cose con un’attenzione ed un interesse costante e non
per abitudine, accorgersi di quello che si fa.
Una
possibilità di esplorare la realtà interiore e di percorrere il sentiero del
qui e ora, della consapevolezza del momento presente, è illustrata da William
Hart nel libro LA MEDITAZIONE VIPASSANA - Un’arte di vivere (1):
“Questo istante, il presente, è proprio il più
importante. Non possiamo vivere nel passato, perché se ne è andato. Non
possiamo vivere nel futuro, perché ancora non esiste. Possiamo vivere solo nel
presente.
Se
siamo inconsapevoli delle nostre azioni presenti, siamo condannati a ripetere
gli errori del passato, e non potremo mai riuscire a realizzare i nostri sogni
nel futuro. Se siamo in grado di sviluppare la capacità di essere consapevoli
del momento presente, possiamo servirci del passato, come guida, per regolare
le nostre azioni future.
Questo è il sentiero del qui e ora,
della consapevolezza del momento presente.”
Per comprendere il nostro comportamento
riporto una metafora illustrata da Mark Nickerson ad un Congresso Nazionale
sull’EMDR: “
Io
non mi fermavo mai, nemmeno al buio, mi sforzavo di essere sempre al massimo. Brutto
tempo o strade brutte, non mi fermavo mai, ero un pericolo vagante.
E
infine, mi sono schiantato, in quel momento ho capito che dovevo cambiare
qualcosa, avevo bisogno di aiuto.
Ho compiuto un passo grande e ho trovato
un terapeuta. Un passo alla volta, ho iniziato a fare dei progressi. Ora tengo
il mio parabrezza pulito, così posso vedere dove sto andando.
Ho imparato a condividere la strada con
gli altri, ho imparato a fidarmi della mia parte più saggia in caso di aiuto.
Una volta che stavo meglio, ho esaminato
cosa c’era dentro il mio rimorchio, facendomi aiutare, ho scaricato per prima
cosa i pacchi più piccoli, poi i pacchi più grandi. Sempre facendomi aiutare,
mi sono liberato dei pesi più grossi.
Ora, il mio veicolo è a posto e il mio
passato l’ho lasciato in gran parte alle spalle, mi godo il viaggio.”
La consapevolezza dei propri bisogni gioca un ruolo
molto importante nel processo di cambiamento. Capita
che l’essere umano si accorga di non stare bene e decida di correre ai ripari,
nel senso che pensi di stare meglio. Ad esempio l’individuo ad un certo punto
della sua esistenza può decidere che è ora di finirla con un suo comportamento
o con una sua abitudine e siccome da solo non riesce a prendere tale decisione
si rivolge ad una persona competente. Questo può accadere, per esempio, ad una
persona che ha accumulato un po’ di peso ovvero chili e si vede troppo pieno.
Succede che per diversi motivi, per esempio di salute tipo pressione alta,
colesterolemia o per difficoltà nei movimenti o per l’affanno in certe attività
fisiche quali giocare, rincorrere, ecc. o per ragioni estetiche, presa la
decisione di non poter continuare con questo peso addosso, con queste
difficoltà, con questi disagi, ci si rimbocchi le maniche e ci si rechi da un
esperto. Ma il fatto di recarsi da un esperto non è sufficiente a risolvere il
problema perché le abitudini, i comportamenti, lo stile di vita non si cambia
da un giorno all’altro ma richiede un impegno notevole, un adattamento graduale
ed un lavorare su più fronti.
Non c’è
una soluzione, per esempio evitare di mangiare oppure fare attività fisica.
Bisogna
lavorare su tanti fronti e tirare fuori tutte le risorse della persona.
Il lavoro di Gestalt Therapy è un lavoro di attenzione, di
autoconsapevolezza, di responsabilità, la persona va accompagnata nel suo
lavoro, va stimolata, va sostenuta, in questo modo può permettersi di provare a lasciare
da parte qualche aspetto delle sue abitudini malsane e a prendere in
considerazione nuovi atteggiamenti che gradualmente lo possano portare a
condurre uno stile di vita più adeguato per un benessere psicofisico.
In questo modo l’individuo può fare delle scoperte,
può accorgersi di come affronta le situazioni di vita, di chi è lui stesso, di
come è lui stesso, delle sue soddisfazioni e insoddisfazioni, di quello che
vuol fare, di come farlo
(1)
William Hart, LA MEDITAZIONE VIPASSANA come insegnata da S.N. Goenka Un’arte di
vivere, Edizioni ARTESTAMPA, 2011, Modena, p. 96.
(2)
Mark Nickerson
Psicologo,
Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
380-4337230 - 21163@tiscali.it
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