A cura di Matteo Simone, psicologo e psicoterapeuta Gestalt ed EMDR. Atleta e dirigente dell’ASD Atletica La Sbarra. Ciclista e triatleta di Podistica Solidarietà. 21163@tiscali.it - 3804337230
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martedì 12 maggio 2015
Vito Rubino, Ultraman: Essere determinato e paziente nel raggiungere gli obiettivi
Approfondendo
il mondo degli ultramaratoneti ho scoperto che la motivazione è il motore
principale per percorrere tantissimi chilometri e quindi c’è differenza di
preferenze tra gli atleti, ci sono quelli che preferiscono il trail immersi
nella natura e non farebbero mai gare su strada, altri che è indifferente
correre su sentieri o su strada ma che non farebbero mai circuiti brevi da
ripetere enne volte come una pista di atletica.
Incontri con gli autori in biblioteca
Zona d'autore Elsa Morante - venerdì
29 maggio, ore 17:30 Presentazione
libri Incontri di lettura dedicati agli autori
del territorio.
L'appuntamento è nella biblioteca Elsa
Morante, Via Adolfo Cozza 7, venerdi 29 maggio alle 17.30.
Partecipano:
Giovanna Avignoni “Sono nato troppo
presto” e “Come una bolla” Ed. in proprio; Matteo Simone “Doping: il cancro dello sport” e
“O.R.A. Obiettivi Risorse Autoefficacia” Aras Edizioni. Modera Giuseppe
Meffe. L'incontro fa parte delle iniziative del Maggio dei libri. L'ingresso
è libero. Info 06 45460481 - elsamorante@bibliotechediroma.it
Oggi
nella gara sportiva si è arrivati a un agonismo così spinto, a interessi
economici così grossi che l’atleta cerca ogni mezzo per migliorare la sua
prestazione. Anzi, l’atleta riporta di sentirsi “costretto” a fare questo
perché i tifosi pretendono risultati, i giornali criticano le scarse
prestazioni e gli allenatori spingono affinché venga raggiunto un rendimento
sempre maggiore.
Come
dice l'amico collega Gaetano Buonaiuto nell’introduzione del libro “Doping Il cancro dello sport”:
"Il fenomeno del doping è insidioso e accattivante allo stesso tempo: come
un vaso di Pandora, esso rappresenta la promessa di ‘miracolosi’ risultati,
impossibili da raggiungere senza un aiuto esterno. I limiti che si vogliono a
tutti i costi superare non rappresentano solo e soltanto quelli fisici. Spesso
i primi limiti che si oltrepassano sono quelli mentali, psicologici, morali e
spirituali. In una società complessa e sofisticata come la nostra, sotto il
bombardamento costante dei mass-media, costruiamo l’immagine ideale cui
vorremmo tutti assomigliare: successo e vanità sembrano vuoti e pesanti golem
che hanno la capacità di schiacciare le nostre fragilità e debolezze dello
spirito."
Manfredonia città dello sport per il benessere e la performance
Manfredonia è una cittadina della provincia di Foggia situata alle porte del Gargano.
In
questa caratteristica città spalmata per lo più lungo la costa e dove
l’attività prevalente è ancora la pesca, si può riscontrare sempre più un incremento nelle persone che
praticano attività fisica con diverse modalità.
Ci sono i camminatori del Lungomare, i corridori di
diversi team, tra i quali “Gargano 2000 Manfredonia”, la neonata “Manfredonia Corre”, la società Romana
“Vitamina” il cui Presidente è Pasquale Prencipe e tra i cui atleti vi è
Michele Totaro che ha fatto un grande progresso, gli ultra-camminatori
eco-spirituali del Team Frizzi e Lazzi che si cimentano sia in distanze brevi e
facili aperte a tutti, sia in distanze più lunghe e percorsi impegnativi.
Vito Rubino è un originario della città di Manfredonia,
posto immerso nella natura alle porte del Gargano dove c’è l’immensa foresta
Umbra, le strade ed i sentieri del promontorio del Gargano, ed i mari dove
poter nuotare nell’immensità dell’Adriatico.
lunedì 11 maggio 2015
Valentina Spano: L'ultramaratona è un modo per prolungare la gioia della corsa
Matteo Simone
Non è da tutti essere ultramaratoneti, anche volendo non tutti posso riuscire perché sono tante le componenti in campo che ti permettono di correre per un lungo periodo di tempo per la percorrenza di chilometri che supera la distanza della maratona che è di 42km195metri.
Già la maratona da
sempre è stata considerata una gara estrema da prepararla atleticamente e mentalmente
con criterio e non trascurando nessun aspetto, quindi superare tale distanza
comporta un notevole impegno di tempo e tanta fatica sulle gambe, ma tanto più
importante è la passione, la voglia ed il piacere che la corsa comporta per
tanti ultramaratoneti.
E’
quello che Valentina, per gli amici UltraVale, spiega
quando gli si chiede.
Cosa significa per te essere ultramaratoneta? “Far parte di un gruppo di privilegiati. Sono una persona che ama correre
alla follia, l'ultramaratona è solo il mezzo per raggiungere la felicità, l'ultramaratoneta
secondo me dimentica l'orologio, non pensa più i km uno ad uno. L'ultramaratona
è un modo per prolungare la gioia della corsa.”
Racconti di gare estreme
Dalle risposte alla domanda “Quale è stata la tua gara più estrema o più
difficile?” emerge da un lato una sorta di dipendenza
dal ricercare il limite, quasi una sorta di inconsapevolezza e di perdita di
controllo, infatti in qualche modo si cerca aiuto a famigliari di intervenire
per farsi legare e non osare troppo.
Racconti di gare estreme, dove si arriva al punto di
rischiare di morire o comunque dove si sperimentano condizioni estreme di
fatica fisica o atmosferica, oppure si rischia di perdersi o precipitare.
Difficili sono considerate anche le gare dove si ripete un breve circuito per
tantissime ore. Ma tutto ciò non basta per limitare il rischio, si arriva al
punto di chiedere di essere incatenati. Alcuni atleti sono abbastanza
resistenti alle gare estreme superano tutte le difficoltà e i rischi e si
proiettano su nuove sfide da affrontare serenamente con sicurezza. Estreme e
difficili sono considerate anche quelle dove non vi è motivazione, si corre con
svogliatezza, quindi è importante credere in quello che si fa ed avere la
passione che ti sostiene.
Angelo: “La
gara più estrema e difficile per me, si è capito, è stata proprio la Sparta
Atene, ed è quella che sicuramente non porterò mai a termine proprio perché
essendo fermo già da tre anni, e mai decidessi di riprendere un percorso di
gare, sarà quasi impossibile ritornare ad avere la preparazione per tornare a
pensare a rifarla!”
Pasquale: “La
100km del Passatore ed il Gargano Raid di 77km e 3000mt D+, corso per metà in
solitario.”
Se c’è motivazione puoi portare a termine qualsiasi impresa
L’ultramaratoneta ha scoperto che volendo, si può far
tutto, che la passione è un motore potente che riesce a mobilitare le energie
occorrenti per portare a termine qualsiasi impresa con qualsiasi condizione, è
una sorta di adattamento graduale che ti permette gradualmente di incrementare
l’autoefficacia personale e sviluppare la resilienza che ti permette di andare avanti
e non fermati per imprevisti o crisi ma avere la capacità di gestire momento
per momento con tutte le proprie risorse, capacità personali scoperte nel corso
di precedenti competizioni e situazioni.
Pertanto l’ultramaratoneta è continuamente alla ricerca
di situazioni sfidanti da gestire, superare che poi facciano parte del proprio
corredo caratteriale.
Alla domanda: “Quale è una gara estrema che
ritieni non poterci mai riuscire a portarla a termine?” di seguito le risposte ricevute:
“Nessuna, ancora oggi ritengo che possa
arrivare in fondo a qualsiasi gara, con l’avanzare dell’età non so, i miei
prossimi obbiettivi sono UTMB e TDG e spero di riuscirci.”
“Temo il freddo, quindi ogni gara
esposta a temperature rigide mi preoccupa (il che non siginfica che prima o poi
non la proverò…)”
“Penso che con un buon allenamento mentale
si possa portare a termine qualsiasi gara. Non importa il tempo che impieghi.”
“SE CI SONO, NON NE SONO A CONOSCENZA.
PROBABILMENTE UNA GARA MOLTO LUNGA E MOLTO TECNICA.”
Ciro:
“Nessuna, se m’innamoro.”
“Ma
per ora nessuna.”
“Non lo so.”
“Non penso ci sia una gara
ultramaratona su strada dove non ci riuscirei.”
venerdì 8 maggio 2015
Gianluca Di Meo: Ultramaratoneta è uno stato mentale al di là dei km, è un avventuriero del limite
Gianluca Di Meo è un ultramaratoneta che ne ha sperimentato tante di gare, con condizioni atmosferiche più estreme, infatti allo scorso raduno italiano ultratrail premondiale raccontava la sua ultima esperienza durante la corsa bianca della quale ne va orgoglioso per averla terminata.
Per Gianluca Ultramaratoneta non significa superare solamente i 42km, ultramaratoneta
è uno stato mentale aldilà dei km. Ultramaratoneta è un avventuriero del
limite.
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