giovedì 14 dicembre 2017

Luca Cagnati: Fare sport (qualsiasi) è la migliore palestra di vita


Lo sport non è tutto nella vita, ma può diventare una fetta importante, una componente importante che a volte fa da trampolino nella vita, dà le basi e le fondamenta per vivere meglio la quotidianità e anche la difficoltà soprattutto se si tratta di sport di endurance o comunque complessi dove bisogna mettere in campo non solo qualità fisiche ma anche mentali e di management di se stessi e dell’ambiente circostante, una vera e propria scuola di addestramento alla vita e a superare imprevisti, crisi, difficoltà.

Di seguito, Luca racconta la sua esperienza e le sue impressioni rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Più che campione nello sport, mi sono sentito realizzato, o felice per un risultato raggiunto, penso che essere campione nello sport ma non nella vita di tutti i giorni non sia una cosa che ti fa sentire realizzato, ci vogliono entrambe le cose.”

mercoledì 13 dicembre 2017

Riusciranno i libri a salvare il mondo? Il 15/16/17 dicembre a Torre Spaccata


Riusciranno i libri a salvare il mondo? Lo scopo della manifestazione è quello di dimostrare l'importanza del libro nella nostra civiltà e il suo fondamentale utilizzo nella crescita e salvaguardia dell'uomo. 

Viale dei romanisti 53, presso ex mercato rionale, metro C torre spaccata.
Nell'ambito della manifestazione, venerdì 15 dicembre alle ore 16.30 presento il mio primo libro: Psicologia dello Sport e non solo.
E’ un libro divulgativo rivolto ad atleti, praticanti sport individuali o di squadra, psicologi, tecnici e staff medico di società sportive, famigliari di sportivi.
Argomenti trattati nel libro sono la psicologia dello sport, la psicoterapia della Gestalt, la psicologia dell’emergenza, l’EMDR, l’incontro con l’altro, la maratona, il doping.

Luana Greco, runner: Ascolto alla lettera chi mi prepara, il mio mister

Matteo Simone

Nello sport si fatica ma poi si notano i benefici in termini di benessere individuale e di gruppo, di risultati e di riuscita graduale, di raggiungimento di mete e obiettivi. 

Importante diventa chi circonda l’atleta, una squadra che sostiene e supporta l’atleta, una famiglia che comprende le esigenze e la motivazione dell’atleta, un mister che si dedica a preparare programmi e a osservare l’atleta in allenamento e in gara e i tanti amici incontrati durante i percorsi di allenamento e anche in gara.

martedì 12 dicembre 2017

Credere sempre in più in se stessi e fidarsi e affidarsi al proprio coach

Matteo SIMONE 

Gli allenatori e i tecnici dovrebbero sviluppare l’arte della critica, a tal proposito è interessante uno spunto di Levinson: 
"...consigli sull'arte della critica..: Essere specifici...dire che cosa è stato fatto bene, che cosa è stato fatto male e come si potrebbe migliorare…Essere sensibili…"

In effetti si ha a che fare con persone, si può far bene e si può far male, ma non si butta niente, tutto serve performance e fallimenti, i primi per godere ed esultare e i secondi per apprendere lungo il cammino dell’eventuale successo.

Le foto raccontato ed esprimono più delle parole la fatica del gesto sportivo

Matteo SIMONE

Le foto raccontato ed esprimono più delle parole la sofferenza e la fatica del gesto sportivo.

Dietro la sofferenza e la fatica c'è l'essenza della vita che ti distoglie dalla finta zona di confort e ti fa mettere in campo per sperimentarti e realizzare grandi cose, soprattutto per chi è in condizioni di deficit sensoriale come la vista che si deve affidare a una guida, a un Angelo che ti tuteli, che ti protegga lungo un sentiero alternativo per arrivare dove vuoi.
Ecco perché insieme è molto meglio e si possono fare grandi cose, ecco perché a volte le persone si alleano per raggiungere mete e obiettivi importanti, difficili e sfidanti ma non impossibili. 
Questo è lo sport che vogliamo, una competizione prima di tutto con se stessi per sperimentarsi e vivere pienamente e intensamente. Abbiamo bisogno anche di te per far correre ipovedenti e non vedenti perché noi siamo pochi e loro sono sempre di più perché lo sport è contagioso, parlo dello Sport che vogliamo, che aggrega e rende felici e resilienti. 

Vito Todisco: La corsa come un sogno da assaporare per un tempo prolungato


Le ultramaratone diventano viaggi e percorsi lunghi dove uno gode di quello che riesce a fare superando momenti di crisi e difficoltà, facendo leva sulle esperienze precedenti.

Di seguito, Vito racconta la sua esperienza, rispondendo ad alcune domande alcuni anni fa.
Cosa significa per te essere ultramaratoneta?Essere ultramaratoneta per me significa essere uno di quelli che vive la corsa come un sogno da assaporare per un tempo prolungato.
Qual è stato il tuo percorso per diventare ultramaratoneta?Il mio percorso è iniziato da una 6 ore...volevo semplicemente superare la distanza della maratona.

Importante, nelle ultramaratone, il riposo e la cura per il proprio corpo


La cosa importante è lavorare per obiettivi, focalizzarsi sull'obiettivo più importante e sul prossimo obiettivo. Cercare di fare sia lavori di allenamento fisico che lavori di allenamento mentale. L'allenamento fisico consiste nelle sedute di allenamento di lunghe distanze o la partecipazione a gare di lunga distanza, è importante confrontarsi con campioni dello stesso livello o di livello di poco superiore e fare gare insieme per testarsi e anche per prendere spunti dagli altri.

Per quanto riguarda l'allenamento mentale è importante essere convinti di quello che si fa e di quello che si può riuscire a fare, importante sviluppare la propria consapevolezza corporea e delle proprie capacità e caratteristiche. Mettersi in gioco in allenamenti impegnativi di lungo chilometraggio e lunga durate e mettersi in gioco in gare molto dure e impegnative.

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