lunedì 31 dicembre 2018

Enrico Bonati, trail: Sono un ragazzo molto motivato e la gara non la subisco

Matteo Simone
3804337230- 21163@tiscali.it

Nello sport di endurance, dell’ultatrail in particolare, ci devi credere, ti devi impegnare, devi essere mosso da tanta passione, devi notare la bellezza di quello che ti circonda che spinge a salire superando qualsiasi sforzo fisico, diventando leggero e astuto, guardando dall’alto. 

Di seguito approfondiamo la conoscenza di Enrico attraverso risposte ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.
Gara di trail cosa significa per te?Per me gara di trail significa essenzialmente correre in natura sentendomi libero. Ovviamente facendolo in gara si cerca di ottimizzare la performance.”

Si vive sempre una gran giornata a contatto con la natura ed esprimendosi atleticamente contro e con atleti di livello superiore e alla pari. Diventa la natura una palestra all’aperto che fa sentire forte le sensazioni, la corsa in natura ti anima e ti rianima, ti rimette al mondo, ti da un senso.

Pedalando l'onda del cambiamento, andare avanti nonostante tutto

Matteo SIMONE 

Pedalando l'onda del cambiamento, se il vento non è favorevole è la mentalità che può diventare favorevole per andare avanti nonostante tutto soprattutto se dalla nostra parte c'è già l'amica salita.

Per ottenere qualcosa bisogna crederci, essere consapevoli delle proprie capacità e limiti, impegnarsi con costanza e determinazione, credendoci, mettendo in conto infortuni, sconfitte e momenti bui, rialzandosi sempre e ripartendo sempre con pazienza, senza fretta, con modestia e umiltà, rispettando gli altri e vivendo sempre l'esperienza che dà frutti importanti da portare a casa serenamente.
Tutto passa, tutto cambia, importante cavalcare in modo resiliente l'onda del cambiamento, individuare sempre nuove mete, nuove possibilità, nuove sfide e prendere la direzione verso dove vogliamo arrivare e cosa vogliamo raggiungere con la consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti credendo sempre più in se stessi, fidandosi e affidandosi.

giovedì 20 dicembre 2018

Nico Sanna: La corsa, se inizi, ti prende e non sai neanche tu il motivo

Tenersi in forma allunga la vita
Matteo SIMONE
3804337230- 21163@tiscali.it

Tutto sta a iniziare e poi viene tutto da solo, tutto diventa più facile, è sempre il momento per allenarsi, ci si organizza da soli o con amici, si partecipa ad allenamenti e gare, si sperimenta benessere e a volte anche performance che non guasta mai.


Non c’è un età o una modalità per salire sul treno dello sport si fa sempre in tempo e si può scendere quando viene a mancare interesse, motivazione e passione. Di seguito Nico racconta le sue impressioni rispondendo ad alcune mio domande di un po’ di tempo fa.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Sì, quando ho finito la mia Maratona del 2011 a Roma con il tempo di 3h41'. Per me è come se l'avessi vinta io, tenuto conto che non mi alleno mai ed avevo un personale di 3h30' a Livorno nel 1988.” 

Sbarra & Grilli, dietro una squadra vincente c’è la regia di un grande Presidente

Uomini e donne della Sbarra & I Grilli vincono la Corri per il Verde 2018
 Matteo SIMONE 

L'Atletica La Sbarra & I Grilli Runners ottiene un doppio successo di squadra, maschile e femminile, aggiudicandosi i podi più alti della 47^ edizione “Corri per il verde” che si è conclusa con la quarta tappa, Domenica 16 dicembre presso la Riserva Naturale della Valle dell'Aniene.

Dietro una squadra vincente c’è la regia di un grande Presidente coadiuvato da tanti altri dirigenti e atleti. Di seguito, il punto di vista del presidente di un po’ di tempo fa.
Qual è stato il tuo percorso come atleta?Ho iniziato a correre nel 2007 quando vivevo in Spagna, a Sevilla, lungo le rive del Guadalquivir. Dal 2010 mi sono tesserato con l’Atletica La Sbarra e ho iniziato a gareggiare. Ho sempre fatto sport: da juniores praticavo windsurf a livello agonistico, successivamente sono passato alla mountain bike.” 

mercoledì 19 dicembre 2018

Uomini e donne della Sbarra & I Grilli vincono la Corri per il Verde 2018


Diego Luca Boraschi (Atletica Futura Roma) ed Elisa Giuseppetti (Ad Maiora Frascati) si sono aggiudicati l’ultima tappa della 47^ edizione “Corri per il verde” che ha avuto luogo presso la Riserva Naturale della Valle dell'Aniene.

L'Atletica La Sbarra & I Grilli Runners ottiene un doppio successo di squadra piazzando sul gradino  più alto del podio sia la squadra maschile che ha preceduto che quella femminile. Romatletica Footworks ottiene due piazzamenti di squadra sul podio conquistando un secondo posto per la squadra femminile e un terzo posto per la squadra maschile.

Vitamina Running Team completa il podio della classifica a squadra maschile piazzandosi al secondo posto mentre Scavo 2000 completa il podio della classifica a squadra femminile ottenendo un terzo posto.

Francesco Bona, maratoneta: Un campionato italiano ha sempre il suo fascino

Gli ultimi 500 m sono comunque stati un calvario credo di più sotto un piano psicologico
Matteo SIMONE 

Il keniano Wilfred Kipkosgei Murgor in 2h12'36" si aggiudica la XX^ Maratona di Ravenna Città D'arte, precedendo il connazionale Silah Kipkemboi Limo 02h13’05″ e l’etiope Sefe Wendemu Tigu 02h15’14″e battendo il record precedente che era di 02h14’05″ stabilito dal suo connazionale Julius Choge nel 2007.

L’etiope Aberu Ayana Mulisa si aggiudica la maratona assoluta femminile in 02h36’32″ precedendo la croata Nikolina Stepan 02h48’07” e la lituana Ruta Simkunaite 02h58’38″ e battendo il record della corsa che era di Catherine Bertone 02h39’19″ nel 2015.

martedì 18 dicembre 2018

Matteo Simone 

Lo sport permette di far parte di una squadra, condividere obiettivi individuai e di squadra, difficili e sfidanti.

Permette di fare un percorso insieme, prendere una direzione verso mete ambite e sfidanti, confrontandosi e aiutandosi,  permette di far parte di un gruppo che si allena per sperimentare benessere e anche performance, per migliorare, per essere una squadra sempre più coesa. 
Di seguito alcune testimonianze di atleti.
Interessante la testimonianza dell’amica di squadra di triathlon Maria Morganti

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