martedì 30 aprile 2019

Luca Parisi: Non saranno troppe tutte queste maratone?

Matteo SIMONE 

Il mondo delle maratone ha sempre affascinato e incuriosito: tanti aneddoti, tante storie, tante teorie. 

Si considerava la maratona una gara estrema da arrivarci in punta di piedi dopo un percorso graduale e con tanta esperienza partendo dal mezzofondo e passando da gare di fondo intermedie come le 10km e le mezze maratone; attualmente alcuni fanno l’ultramaratona come gara di esordio.
Di seguito Luca racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Ciao Luca, se ho capito bene fai 2 maratone a distanza di una settimana, come mai?Luca non saranno troppe tutte queste maratone? Come fai a recuperare così velocemente? Sono le domande che mi rivolgono con più frequenza i podisti che mi conoscono o che semplicemente sono tra le mie amicizie di Fb, la risposta è semplice come lo è la corsa, eseguo un corretto piano di lavoro studiato a misura per me e prima di tutto non esagero con i km durante le varie sedute. Il tutto inserito in un contesto che tenga conto di fattori quali l’elasticità muscolare quindi lo stretching, la tecnica di corsa e il potenziamento muscolare. Arrivo alle maratone prima di tutto integro e riposato e ciò mi permette di poter affrontare anche una seconda maratona in tempi relativamente brevi (2/3 settimane) e di mantenere al contempo degli standard prestazionali di buona caratura tecnica.”

International Trail-Running Association: Pablo Barnes rappresentante italiano

Cercherò di fare del mio meglio per aiutare a far crescere il movimento

L'International Trail-Running Association (ITRA) è nata nel luglio 2013 con l’intento di dare voce alle parti coinvolte nel trail running per promuovere i suoi valori, la sicurezza delle gare e la salute dei corridori, nonché per promuovere lo sviluppo del trail running e garantire un dialogo costruttivo tra gli organismi nazionali e internazionali.
L' indice di prestazioni ITRA è uno strumento per la valutazione del livello di velocità dei trail runner, può essere utilizzato per confrontare la velocità dei corridori di tutto il mondo, compresi gli atleti che potrebbero non aver mai corso nello stesso evento. L'indice corrisponde alla velocità potenziale di ogni corridore su una scala di 1000 punti.

lunedì 29 aprile 2019

William Da Roit: Carrera de Baja a tappe Mexican Trail dal 28 aprile al 5 maggio

Il mio mantra è da sempre la curiosità, scoprire nuove sfide, nuove gare

Puoi stare ogni giorno a lavorare e relazionarti con la famiglia, colleghi di lavoro, amici ma c’è sempre tempo per pensare a prossime gare sfidanti e stimolanti che mettono in moto neuroni e poi muscoli per allenarsi e per puntare a destinazioni lontane per mettersi in gioco e diventare protagonista della propria vita alla ricerca di stimoli e sensazioni che danno un senso diverso alla vita, un senso altro, qualcosa che dà una marcia in più quando si torna nella quotidianità: Di seguito William racconta la sua esperienza di progettazione e partecipazione a gare sfidanti e stimolanti: Ciao William, cos'hai in mente?Ciao Simone, la Carrera de Baja Trail a tappe in Messico dal 28 aprile al 5 maggio.”

La cosa bella dello sport che ti proietta in nuove dimensioni e nuovi mondi abbandonano per un po’ la quotidianità e facendo esperienza con la fatica, mettendosi in gioco e cercando di raggiungere successi o comunque soddisfazioni personali molto grandi. Le sfide diventano come ciliegie, piacciono sempre di più e si cercano sempre altre. Lo sport di endurance mette in moto neuroni e fa pensare di partecipare a gare sempre più allettanti dal punto di vista della sfida e della curiosità, una ricerca del limite sopportabile e superabile con l’esperienza graduale e progressiva, con l’impegno e la determinazione, con un approccio di fiducia e resilienza che si costruiscono nel tempo: Familiari e amici cosa dicono di questa nuova sfida?Ho sempre attorno a me, sia in famiglia che con amici, molto entusiasmo e questo mi piace.”

sabato 27 aprile 2019

Francesco Cannito, ultrarunner: In queste gare lunghe arrivare...è una vittoria

I miei sogni vanno al vento...ma anche in questi momenti bisogna sorridere

Nella mente degli ultrarunner ci sono sempre are estreme da iscriversi, allenarsi, presentarsi alla partenza e arrivare al traguardo, non ci sono limiti, tutto è possibile con estrema fiducia in sé, volontà, preparazione adeguata. 

Di seguito, Francesco racconta la sua esperienza in vista di alcune gare importanti ritenute estreme per la lunghezza chilometrica superiore ai 200 km.
Ciao, quale ritieni sia la tua prossima gara importante?Buon pomeriggio Matteo come va?  Quest'anno mi sono preparato al massimo girando l'Italia, macinando km in gara e anche in allenamento. Proverò ad essere finisher alla UMS, Nove Colli e RAA.

Trattasi delle tre gare di corsa a piedi più lunghe d’Italia: l’Ultramaratona Milano-San Remo (UMS) 285 km, la Nove Colli Running (NCR) 202,4 km e la Race Across Apulia (RAA) 285 km.

Federica Rossetti, ultrarunner: Se vuoi raggiungere un obbiettivo bisogna lavorare e crederci sempre

La mia prima 12 ore ed è stata FANTASTICA
Matteo SIMONE 
Psicologo, Psicoterapeuta

A Provaglio d'Iseo (BS) si è svolta la IV^ edizione della 12 ore di Franciacorta valevole per il titolo italiano Iuta. 

Enrico Maggiola è il vincitore totalizzando 154,419km che è la nuova miglior prestazione italiana e precedendo Matteo Ceroni e Nicolas De Las Heras Monforte SM55. Tra le donne la vincitrice è Milena Grabska-Grzegorczyk che si classifica al 4° posto assoluto e precede Eleonora Corradini 6° posto assoluto e Maria Ilaria Fossati. All'esordio Federica Rossetti che di seguito racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Ciao, che sapore ti ha lasciato questa gara? È stata la mia prima 12 ore ed è stata 'Fantastica'. Sono partita incerta senza sapere cosa aspettarmi e forse ancora stanca dalla BiUltra 24ore fatta due settimane prima ma oramai ero iscritta e ci tenevo a farla perché mi ha lasciato delle ottime sensazioni e più sicurezza in me stessa.”

martedì 23 aprile 2019

Laura Fagan, trail running: La testa fa molto, forse anche più delle gambe

I limiti sono prevalentemente mentali, non fisici
Matteo SIMONE

Si è sempre in tempo per salire sul treno dello sport che fa sperimentare sensazioni ed emozioni particolari, soprattutto se si pratica uno sport all’aria aperta e in ambienti naturali. 

Di seguito, Laura racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso nella pratica dello sport?Ho sempre praticato attività fisica, di diverso genere, fin da bambina. Ho iniziato a 5 anni con ginnastica artistica, finendo a 17 per motivi di studio. Sono sempre stata una persona attiva praticando abbastanza regolarmente palestra, spinning e corricchiando ogni tanto su asfalto. La pratica del trail running è iniziata totalmente per caso, esattamente un anno fa. All’epoca il mio compagno esercitava questo sport a livello agonistico. Lo odiavo anche un po’ sto sport perché non ci permetteva di stare molto assieme, ma lo seguivo non appena potevo. E quel mondo ha iniziato ad affascinarmi sempre di più, per la sua genuinità, la semplicità delle persone, la gioia e l’amicizia che le unisce. Cosi, in un weekend di Aprile in cui lui era all’estero per una competizione importante alla quale io non ero potuta andare, ho deciso, dal nulla, di fare la mia prima gara. 

venerdì 19 aprile 2019

"Lo sport delle donne" ospite di AtletiCat "Nati per Correre" su ONE TV


Presentazione del libro "Lo sport delle donne" anche in trasmissione, grazie Samuele Di Giammartino per l'invito del 18 aprile 2019 ore 21.00 alla trasmissione AtletiCat "Nati per Correre" su ONE TV, canale 86 del digitale terrestre e Sky canale 828. Grazie al grandissimo fotografo Gianfranco Bartolini.

Lo sport permette di sperimentare la resilienza, non mollare mai, andare avanti e continuare per portare a termine la propria impresa, la propria sfida personale; per alzare gradualmente l’asticella e affrontare gradualmente situazioni sportive o della vita quotidiana sempre più difficili con la convinzione di saperne uscire fuori sempre più rafforzati. Aumenta l’autoefficacia attraverso esperienze di successo o superamento di difficoltà; superare momenti difficili aiuta ad andare avanti, se ce l’hai fatta una volta, ce la farai anche una seconda volta.

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