sabato 27 aprile 2019

Francesco Cannito, ultrarunner: In queste gare lunghe arrivare...è una vittoria

I miei sogni vanno al vento...ma anche in questi momenti bisogna sorridere

Nella mente degli ultrarunner ci sono sempre are estreme da iscriversi, allenarsi, presentarsi alla partenza e arrivare al traguardo, non ci sono limiti, tutto è possibile con estrema fiducia in sé, volontà, preparazione adeguata. 

Di seguito, Francesco racconta la sua esperienza in vista di alcune gare importanti ritenute estreme per la lunghezza chilometrica superiore ai 200 km.
Ciao, quale ritieni sia la tua prossima gara importante?Buon pomeriggio Matteo come va?  Quest'anno mi sono preparato al massimo girando l'Italia, macinando km in gara e anche in allenamento. Proverò ad essere finisher alla UMS, Nove Colli e RAA.

Trattasi delle tre gare di corsa a piedi più lunghe d’Italia: l’Ultramaratona Milano-San Remo (UMS) 285 km, la Nove Colli Running (NCR) 202,4 km e la Race Across Apulia (RAA) 285 km.
Farle tutte di seguito significa avere tanto coraggio e non temere strascichi di stanchezza fisica e mentale, significa avere davanti a se poco più di un mese a decorrere da fine aprile agli inizi di giugno di pensieri volti all'affrontare queste lunghissime gare a poca distanza di tempo l’una dall'altra.
Ti senti pronto?
 “Tre gare lunghe, ma mi sento bene, mai come in questo periodo mi son sentito carico e forte. Non sono neanche andato in campagna a lavorare la terra, lo farò dopo le gare, non voglio ammalarmi sudando come lo scorso anno che corsi la Milano - Sanremo con la febbre, quest'anno ho imparato la lezione. In queste gare lunghe arrivare...è una vittoria.”

In genere gli ultramaratoneti sono sempre pronti, la maggior parte non fa una preparazione troppo specifica ma l’importante è fare tanti chilometri di allenamenti e di gare anche a distanza ravvicinata per abituare corpo e mente alla fatica senza recuperi.
Ti consigli con un team? Figure professionali?  Fai questi progetti, sogni, lavori e aspetti il giorno della partenza. Ma alcune volte non facciamo mai i conti con l'oste. Domenica mentre ero a pranzare da mamma festeggiando la Santa Pasqua, avverto un dolore dietro la schiena...si fa sempre più forte...atroce. Corro al pronto soccorso, aspetto il mio turno con le lacrime agli occhi per il forte dolore. Il medico capisce, subito esami del sangue, ecografia e raggi. Legge i risultati mi dice di ascoltarlo per il mio bene. Mi manda in sala operatoria. Un rene si stava ingrossando, probabile un calcolo aveva ostruito il passaggio dell'urina. Anestesia locale e mi infilano uno stent fra la vescica e i reni. Ricovero in urologia e la sera del 24 aprile sono uscito, gli esami tutto bene. Il 15 maggio devo portare la Tac per vedere cosa fare.”

E’ importante ascoltare il proprio corpo e a volte è indispensabile fermarsi, Francesco abituato a correre su giù per l’Italia in gare di maratone e ultramaratone questa volta dovrà rimanere a guardare e sostenere gli atleti della Ultramaratona con partenza da Milano e arrivo al mare di San Remo, staremo a vedere.
Sensazioni, emozioni, pensieri prima della prossima gara importante?I miei sogni vanno al vento...ma anche in questi momenti bisogna sorridere, la vita è un dono e bisogna sempre sorridere.”

Francesco è menzionato nei libri: “L’ultramaratoneta di Corato” e “Sport, benessere e performance. Aspetti psicologici che influiscono sul benessere e performance dell’atleta”, Prospettiva editrice, Civitavecchia, 2017. 

Sollecitato da un amico triatleta ho pensato di scrivere un libro che parli non solo di campioni, ma anche dell’atleta comune lavoratore, il quale deve districarsi tra famiglia e lavoro per coltivare la sua passione sportiva, per trovare il tempo per allenarsi, praticare sport, stare con amici atleti, partecipare a competizioni. Attraverso questionari ho raccolto il punto di vista di atleti comuni e campioni, per approfondire il mondo dello sport, e in particolare gli aspetti che incidono sul benessere e sulla performance. È fondamentale conoscere il loro punto di vista a completamento delle teorie relative agli aspetti che incidono sul benessere e la performance dell’atleta e della squadra. Lo psicologo dello sport a volte diventa una figura di riferimento per il singolo atleta, per l’intera squadra, per lo staff, i tecnici, i dirigenti. 


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