A volte si dice che la vita fa brutti
scherzi, a volti dipende da noi il destino della nostra vita, sta a noi
prendere in mano le redini della nostra vita e seguire direzioni per arrivare a
destinazioni che vogliamo ottenendo successi, sperimentando benessere. Di
seguito Hannah racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande: Qual è stato il tuo percorso nella pratica
dell'attività fisica? “Squadra di
Hockey a scuola e università / U16 e U18 regionale in Inghilterra; Squadra di
nuoto (età 10- 17 anni); equitazione competitiva; corsa campestre; triathlon (sprint/Olympic
distanze non professionista). Corsa: da sola, non professionista, poi con
squadra “Ealing Eagles” a Londra per 6 anni; pista: 1500m, 5 k, 10k, 10 miglia,
mezza maratona; surf; yoga (20 anni).”
E’ importante avere figure di riferimento, affidarsi a qualcuno che si ritiene più esperti o di cui si ha stima per quello che hanno dimostrato di essere o di fare. Se per strada troviamo intralci bisogna essere resilienti e cavalcare l’onda del cambiamento fidandosi di se stessi e sviluppando resilienza senza arrendersi. Quali sono i fattori e le persone che hanno contribuito al benessere e performance nello sport? “La mia prima maestra di sport a scuola; amici sportivi; i miei “role models” come Joyciline Jepkosgei, Caroline Chepkoech, Mara Yamauchi (coach della nostra squadra a Londra). La mia personalità (perfezionista, voglia di vincere, competitiva, energetica!): sono la più grande di 4 fratello & sorella. La mia coach di triathlon; voglia di superare 2 fratture dell’anca (osteoporotiche) & l’anoressia.” Hai un modello di riferimento, ti ispiri a qualcuno? “Joyciline Jepkosgei, Eliud Kipchoge, Paratleti.”
E’ importante avere figure di riferimento, affidarsi a qualcuno che si ritiene più esperti o di cui si ha stima per quello che hanno dimostrato di essere o di fare. Se per strada troviamo intralci bisogna essere resilienti e cavalcare l’onda del cambiamento fidandosi di se stessi e sviluppando resilienza senza arrendersi. Quali sono i fattori e le persone che hanno contribuito al benessere e performance nello sport? “La mia prima maestra di sport a scuola; amici sportivi; i miei “role models” come Joyciline Jepkosgei, Caroline Chepkoech, Mara Yamauchi (coach della nostra squadra a Londra). La mia personalità (perfezionista, voglia di vincere, competitiva, energetica!): sono la più grande di 4 fratello & sorella. La mia coach di triathlon; voglia di superare 2 fratture dell’anca (osteoporotiche) & l’anoressia.” Hai un modello di riferimento, ti ispiri a qualcuno? “Joyciline Jepkosgei, Eliud Kipchoge, Paratleti.”
Hannah è una donna molto competitiva e
ha come riferimenti donne molto forti con personalità carismatica che hanno
ottenuto enormi successi nel mondo dell’atletica: Joyciline Jepkosgei,
primatista mondiale di mezza maratona 1h04’51” (2017), 10 km (strada) 29’43”
(2017), 15 km (strada) 45’37” (2017), 20 km (strada) 1h01’25” (2017); Caroline
Chepkoech è stata due volte campionessa africana e medaglia d'oro a squadra ai
Campionati mondiali di cross country; Mara Yamauchi è una maratoneta e
mezzofondista britannica, detentrice con 2h25'10" della seconda miglior
prestazione nazionale nella maratona. Eliud Kipchoge è un maratoneta e
mezzofondista keniota, detentore del record mondiale della maratona con il
tempo di 2h01'39": Qual è stata la
gara della tua vita dove hai dato il meglio o hai sperimentato le emozioni più
belle? “St Andre de Seignanx, 10 k in
Francia; la gara della città dove vive la mia sorella. Il mio nipote di 4 anni
mi ha chiesto di vincerla. L’ho fatto per lui.”
Hannah è capace di ottenere quello che
vuole, se veramente vuole qualcosa si focalizza attentamente per ottenerlo: Qual è una esperienza che ti possa dare la
convinzione che ce la puoi fare nello sport e nella vita? “Nonostante 3 fratture da pressione (causata
da osteoporosi), operata con asta e chiodi (viti anca dinamiche) ho imparato di
nuovo a correre e a vivere pienamente. Ho fatto lavori volontari in paese in
via di sviluppo e ho incontrato della gente che non hanno i mezzi di fare tanto
e quindi voglio fare tutto quello che posso per aiutare agli altri. One life.
Make it count. La vita è breve. Ho
vinto 6/7 competizioni di corsa in Francia (1^ donna) all’età di 42 anni; a
Londra ho vinto ‘club championship’; cross country age group 10k/ HM/5k, etc.”
Si può sempre cambiare e tornare a
vivere, a mettersi in gioco, a essere consapevoli delle proprie capacità,
intenzioni e mete da raggiungere: Cosa
pensano familiari e amici della tua attività sportiva? “1) Che sono pazza! 2) Sono fieri.” Ti va di descrivere un episodio curioso o
divertente della tua attività sportiva? “Ero 1^ donna in 1600 m di corsa, pensavo di averla finita ma mi sono
sbagliata, rimanevano 2 metri e 2 donne mi hanno passato. Ero 1^ donna in una
corsa di 10k ma ho sbagliato percorso, ho fatto 13 k e ho perso.” Come hai superato eventuali crisi,
sconfitte, infortuni? “Possiamo
sempre imparare dagli errori. Non è possibile vincere sempre. Questa è la vita,
bisogna accettarlo. Ciò che non ti uccide ti rende più forte.”
A volte lo sport diventa una palestra di vita, aiuta le persone a superare momenti e periodi, aiuta a sviluppare la resilienza e sembra sia quello che ha sperimentato Hannah: Quale può essere un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi allo sport? “Nike l’ha detto: Just Do It! Quando avevo 16 anni, la mia famiglia è andata a vivere in Francia; io sono rimasta a una scuola in Inghilterra e lo sport mi a aiutato a costruirmi senza la famiglia. Il motto della scuola? ‘Beyond the best there is a better’.”
A volte lo sport diventa una palestra di vita, aiuta le persone a superare momenti e periodi, aiuta a sviluppare la resilienza e sembra sia quello che ha sperimentato Hannah: Quale può essere un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi allo sport? “Nike l’ha detto: Just Do It! Quando avevo 16 anni, la mia famiglia è andata a vivere in Francia; io sono rimasta a una scuola in Inghilterra e lo sport mi a aiutato a costruirmi senza la famiglia. Il motto della scuola? ‘Beyond the best there is a better’.”
Quello che emerge dalle parole di Hannah
è che lo sport è un suo mondo parallelo che le fa sperimentare sensazioni di
libertà e di massima riuscita ma a volte si assenta dalla competizione andando
oltre non focalizzandosi sull’obiettivo del puro traguardo, si va avanti nello
sport badando solo a se stessa senza occuparsi del punto di arrivo o di
eventuali avversari: Che significa per
te praticare attività fisica? “Superarsi.
Liberarsi. Perseguire sogni.” Quali
sono le sensazioni che sperimenti facendo sport? “Libertà; gioia; difficoltà; soddisfazione.” Quale è stata la tua gara più difficile? “Tutte sono difficili!” Quali
sono le tue capacità, risorse, caratteristiche, qualità che possiedi nella
pratica del tuo sport? “Fiducia in
Dio, con Lui tutto è possibile. Determinazione. Non ho paura della sofferenza
fisica o mentale. Competitività.”
A volte lo sport fa sperimentare
talmente tanto benessere che rischia di diventare controproducente come una
compulsione, una dipendenza esagerata e quindi sarebbe importante sviluppare
un’attenzione verso se stessi, i propri bisogni, considerando la ciclicità
dell’esperienza che prevede un bisogno, la soddisfazione del bisogno
mobilitando le energie occorrenti, un periodo per godersi quello che si è
riuscito a fare e poi l’attesa per individuare un nuovo bisogno: A cosa devi fare attenzione nella pratica
del tuo sport? “Ferite, fratture.”
Quali condizioni ti ostacolano nella
pratica dell'attività fisica? “Osteoporosi.”
Cosa ti fa continuare a fare attività fisica?
Hai rischiato di mollare? “Amo
muovermi! Non mi arrendo!” Ritieni
utile lo psicologo nel tuo sport? Per quali aspetti ed in quali fasi? “Trovo che sia importantissimo. No c’è l’ho
ma penso che sia necessario per potere praticare bene e senza infortuni; per me
sarebbe per non fare troppo!”
Si sceglie lo sport perché fa bene, fa
sperimentare benessere, è un sano stile di vita ed è importante che le
motivazioni restino tali e non si sfoci in una voglia assurda di vincere a
tutti costi e con qualsiasi mezzo che può essere deleterio per lo stesso atleta
e per la società che perde credibilità negli atleti: C'è stato il rischio di incorrere nel doping? Quale può essere un messaggio
per sconsigliarne l'uso? “No! Quando
stavo a l’università ho provato delle droghe che mi hanno solo fatto male. Non
vale la pena di truffare. Si truffa se stesso. Dio vede tutto. Tutte le droghe procurano
effetti secondari pericolosi. Abbiamo solo un corpo. Rispettiamolo.” Cosa hai scoperto di te stesso nel
praticare attività fisica? “Che sono
più forte di quanto pensavo.”
Hannah è stata anche a Iten, la città
dei campioni, partecipando a un camp running di atletica a cura di Chiara Raso
e Limo Timo dove ha appreso l’arte di correre: Mi interessa la tua esperienza a Iten, come ti sei trovata? “La AMO!” Cosa ti è piaciuto? ““Le persone, ‘Karibu’ - le persone vogliono dare
il benvenuto ai visitatori; l’amore e la
resilienza della gente nonostante l’avversità; l’amore è la fiducia in Dio; le
colline, ‘Easy runs’ (corse facili), il sole, i bambini che corrono con tutti
sorridendo, dicendo ‘How are you? (Come stai?)’. Cosa hai imparato? “La
semplicità, il bisogno di recuperare e di riposarsi bene dopo ogni sessione di pratica
fisica; l’umiltà di accertare cioè che succede nella corsa come nella vita e di
ringraziare a Dio per la possibilità di potere correre .”
Nella mente degli atleti ci sono sempre
gare da partecipare e tempi da abbassare: C'è
una parola o una frase detta da qualcuno che ti aiuta a crederci e impegnarti?
“BELIEVE!” Quali sono i prossimi obiettivi e sogni che hai realizzato e da
realizzare? “Prego che LE FERITE saranno
finite! Ho avuto tante ferite che ogni 7-8 settimane devo fermarmi nella
pratica. Voglio continuare senza dolore! Mezza maratona sotto gli 88 minuti
(Prague 6/4/19), 5k sotto 19’45”, 10k sotto 41’, 1 miglio sotto 5’55”.”
Ringrazio Hannah, molto interessante, mi
dispiace per quello che ha passato ma immagino che sia tanto resiliente e che
le esperienze di dolore l’abbiano fortificato, le auguro tanto benessere e
spero di conoscerla un giorno, augurissimi per Praga!
Nessun commento:
Posta un commento