Campionati Europei Master Alicante:
medaglia d’oro 10 km di corsa a squadra categoria W55
Matteo SIMONE
L’11 Aprile, alle ore 17.00 presso l’Auditorium del Nuovo Palazzo delle Federazioni – V.le Tiziano 74, si è tenuta la Premiazione dell’attività Regionale 2018.
In tale occasione Alessandra Silvestrini è stata premiata
per l’attività Internazionale svolta nel 2018, in particolare per la medaglia
d’oro 10 km di corsa a squadra categoria W55, Campionati Europei Master Non Stadia Alicante
(Spagna), 18-20 maggio 2018.
Lo sport davvero fa sperimentare prima
benessere e poi se ci sono le possibilità di allenarsi bene, di seguire un sogno,
di farsi aiutare da persone esperte del settore, fa sperimentare anche performance.
Di seguito Alessandra, conosciuta attraverso lo sport e attraverso una
conoscenza preziosa in comune racconta la sua esperienza di sport a livello
internazionale.
Che sapore ti ha
lasciato questa gara? “Il sapore dei
“colori”: i colori delle maglie delle varie nazioni, ma anche il colore della
pelle, dei capelli, degli occhi degli atleti, delle atlete, che ancor più di
quelli delle maglie ti facevano vivere il contesto internazionale della gara.”
Quello che rimane dello sport, quello che si porta a casa dall’esperienza sportiva sono davvero gli incontri che si fanno, davvero l’esperienza unica e immensa, densa e ricca che si fa attraverso lo sport, l’attesa, la preparazione, la gara sortiva, il post gara, un sacco di momenti ricchi e speciali che fanno sentire vivi dentro.
Lo dico sempre che non c’è un’età giusta
o un momento migliore per mettersi in moto e dedicarsi a uno sport, è sempre il
momento opportuno senza pensare al passato né al futuro, ma solamente
focalizzandosi sul momento presente e considerando le risorse del momento, le
caratteristiche, le possibilità e le capacità del momento così come anche i
propri limiti senza osare, senza esagerare ma semplicemente credendoci tanto
con un’apertura mentale ampia e la consapevolezza che si può provare a fare
tutto impegnandosi e credendoci.
Avuto
problemi, criticità? “Sì, una volta
salita sull’aereo mi è arrivato un msg sul telefonico del mio coach: “non mi
hanno fatto imbarcare”. Stop. Partivo da sola per la prima volta in un gara dal
respiro internazionale. Panico, tristezza, rabbia, incredulità. Poi, la
certezza di aver lavorato sodo e che seppure senza coach il risultato l’avrei
portato a casa. Più limitato, perché carico di uno stress maggiore e privo dei
suoi preziosi suggerimenti, ma forse proprio per questo ancora più “mio”. Per fortuna, con me c’erano mio marito ed
una coppia di amici, perché l’intenzione era quella di vivere non solo la gara
ma anche la vacanza. E non avrei permesso a niente e nessuno di velare il sole
che già intravedevamo all’atterraggio ad Alicante!”
Più c’è fatica e impegno e più grande è
la gloria, più ci si mette in gioco e più si apprende dall’esperienza, i maestri,
allenatori, terapeuti servono per farti vedere la strada, il percorso, poi sta
a ognuno di noi darsi da fare per il cambiamento, per il raggiungimento di mete
e obiettivi sfidanti ma non impossibili.
Cosa
lasci e cosa porti a casa? “Lascio
sorrisi e riporto sorrisi, oltre alla medaglia di partecipazione ed ancor più
la medaglia dell’Italia 1 W 55.”
Grande prestazione da parte di
Alessandra che l’anno scorso correva con la “Pod. Eretum Monterotondo mentre quest’anno
corre con “La Sbarra & I Grilli”. Ai Campionati Europei Master Non Stadia
Alicante (Spagna) che con altre due
atlete italiane, Nadia Dandolo (Asi Atl. Roma) ed Elena Fustella (Atl. Lecco
Colombo Costruzioni), ha vinto la medaglia d’oro a squadra in una gara di 10 km
di corsa a squadra categoria W55.
Hai
conosciuto altri atleti? “Sì, di ogni
nazionalità. Fantastici e bellissimi. Soprattutto la squadra spagnola che si è
divertita ad adottarmi quasi sostituendosi a quella italiana, e che mi ha
guidato nei vari step burocratici e logistici. Gracias!”
La lingua dello è universale, è la
lingua del movimento, della condivisione, davanti alla fatia si è tutti uguali
e tutti si comprendono, si è tutti sulla stessa barca.
Quali sono ora tue mete, direzioni, obiettivi? “Sto meditando di rallentare e dedicarmi agli
studi. Vorrei laurearmi. Altro mio grande sogno.”
E’ importante focalizzarsi sull’esigenza
e il bisogno del momento, a volte è importante rallentare e forse anche
fermarsi per ricaricarsi, per recuperare, per intravedere nuovi interessi e
motivazioni che spingano a rimettersi in moto seguendo proprie direzioni che portano
dove vogliamo, a volte l’autoefficacia si estende in altri settori della nostra
vita come lo studio, se riusciamo nello sport diventiamo più sicuri in altri
ambiti della nostra vita.
Come ti prendi
cura di te ora dopo questa gara di corsa? “Con addominali mirati, stretching. E…lavatrici, cucina, famiglia,
lavoro in BRT, che comunque ringrazio per tutte le volte che mi ha permesso di
entrare in ufficio in scarpe da ginnastica!”
La vita è fatta si interessi e contesti,
di vita privata, famigliare e lavorativa, a volte si ha bisogno di essere
supportati in famiglia e al lavoro, altre volte si supporta altri, propri amici
e conoscenti, propri famigliari e anche colleghi, la vita è una ruota che
dobbiamo oliare bene che dipende anche da noi, siamo noi che teniamo le redini
della nostra vita, che ci possiamo rendere felici e
resilienti attraverso lo sport o altro.
Cosa
hai raccontato a casa, al lavoro, agli amici dopo la gara di corsa? “Le foto hanno parlato con me e per me.”
Una bella storia fatta di persone comuni
che riescono a vivere momenti straordinari anche attraverso lo sport.
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Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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