lunedì 27 giugno 2016

Bogdan Chiorean: Il limite non ce l’ho, detengo 3 record mondiali

Matteo SIMONE 

Interessarsi al mondo degli ultrarunner fa incontrare e scoprire persone, culture e mondi.

Persone straordinarie al di là dell’ordinario praticano discipline di sport di endurance che prevedono tante ore di sport nelle condizioni più assurde e più estreme, ma riescono in diversi modi a superare ogni difficoltà ed imprevisto ed a trovare una modalità di continuare, di andare avanti.
Bogdan ci racconta la sua particolare passione, i suoi aneddoti curiosi ma interessanti, le sue gare estreme da partecipante e da organizzatore.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Ho cominciato quando avevo 12 anni, ha scoperto il professore di sport che sono molto bravo a resistenza nella fatica, quando avevo 15 anni ho fatto la prima ultra maratona e quando ho compiuto 28 anni avevo già più di 185 ultra finite.”

Atletica La Sbarra collabora con Achilles International



L’Atletica La Sbarra è una squadra che favorisce l’inclusione e l’integrazione. Ci sono atleti fortissimi come D’Antone Giuseppe di 58 anni, che riesce a competere con i primi ed a vincere sempre la sua categoria di appartenenza, il fortissimo atleta del Marocco Abdel.
Inoltre fanno parte della squadra tanti amici di lunga data over 50 che continuano a divertirsi con lo sport, ci sono le nuove leve, ragazzi più giovani che stanno trovando pian piano la loro miglior condizione come Raffele Mastrolorenzo, nuove ragazze che osano anche fare maratone come Ambra, donne forti come Roberta Luttazzi, Stefania Gabrielli, Valentina Ferrari ed Ada Maria Ammirata.
Inoltre tra i nuovi acquisti Stefano Severoni, molto presente, disponibile, attento all’altro e con tanta voglia di fare bene.
Ada Ammirata ha esordito come podista nella squadra Atletica La Sbarra un paio di anni fa, ora Ada è diventata Presidente della Sezione di Roma di Achilles International che promuove lo sport tra i disabili e soprattutto tra i non vedenti, infatti si organizzano presso il Parco degli Acquedotti degli incontri di corsa e cammino con atleti non vedenti o ipovedenti ed altri che voglio partecipare e sperimentarsi come guida. Ada Ammirata nonostante la difficoltà tecnica dei percorsi si lancia nella sua corsa sfrenata superando concorrenti e riuscendo a saltare correndo sulle radici scansando buche e seguendo stretti corridoi.
L’esperienza di corsa con Ada permette di scoprire cosa significa correre con una disabilità come la vista ed ognuno di noi si sperimenta come accompagnatore negli allenamenti ed in gara, mettendo da parte qualsiasi forma di competizione estrema e dedicandosi all’altro con generosità.
In tema di non vedenti mi preme diffondere un bando di seguito a cura del SERVIZIO CIVILE NAZIONALE.

sabato 25 giugno 2016

Felice Russo Ho deciso di organizzare la prima gara in ricordo della mia amata moglie

Lo sport mi ha fatto superare brutti momenti di angoscia e smarrimento 

Non c’è un’età per fare sport, si è sempre in tempo, Felice ha iniziato in età avanzata, ma i benefici che si sperimentano sono tanti e lui cii descrive il rapporto con lo sport, con la corsa, con l’ultradistanza e le manifestazioni che organizza.
Come hai deciso di organizzare la prima gara? Ho deciso di organizzare la prima gara in ricordo della mia amata moglie.

Sono tanti i Memorial che si organizzano in ricordo di famigliari, amici, e persone che non ci sono più, e questo è bello, perché sono momenti di condivisione, di ricordi piacevoli, di stare insieme per far festa comunque.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Mi sento sempre campione ogni volta che termino una gara. 
Quale strategie utilizzi per invogliare gli atleti a partecipare alle tue gare?Un ricco pacco gara e una bella medaglia o un trofeo a tutti i ‘Finisher’.

venerdì 24 giugno 2016

NEWSLETTER 24 GIUGNO 2016

Stefano Severoni


  ACHILLES INTERNATIONAL ROMA Achilles International, sorto negli Stati Uniti, è il programma che in tutto il mondo consente di correre e camminare insieme, guida e non vedente/ipovedente.  L’open day romano di Achilles International Roma c’è stato sabato 30 aprile 2016 alle 17:30 al Parco degli Acquedotti. Il promotore Matteo Simone ha sollecitato l’urgente aiuto di persone generose e disposte a dedicare tempo per allenarsi con atleti con problemi visivi. Tali atleti per partecipare a diverse attività agonistiche e amatoriali, necessitano di allenarsi e quindi essere accompagnati in queste attività da “guide sportive” ossia persone, disponibili a indicargli il percorso, a porgergli un braccio, a fargli evitare buche e ostacoli. La presidente romana del gruppo è Ada Ammirata; ella con il suo fido cane accanto ha reso noto che gli incontri saranno a cadenza mensile. Intanto Ada si allena due volte a settimana il martedì e il giovedì nello stesso parco romano con Matteo Simone, un gentiluomo che mette a disposizione di chi è più svantaggiato la sua preziosa esperienza di psicologo e atleta, che ha sì obiettivi agonistici di notevole impegno, come la partecipazione alla Nove Colli Running di 202,4 km, ma gode nel condividere con altri la sua passione, specie se questi sono in condizioni fisiche non perfette. Per info: achillesinternationalroma@gmail.com – ada.ammirata@gmail.com o 393/1053915. Il prossimo incontro è fissato per venerdì 24 giugno alle ore 19 al Parco degli Acquedotti. In www.maratoneta.it potete trovare un interessante questionario da compilare sia per non vedenti/ipovedenti che per guide.

Domenica 26 giugno 2016 - Castelchiodato di Mentana (Roma). "Castrum race". Prima edizione. Competitiva di km 10 e non competitiva di km 3,300 su strada e sterrato. Partenza ore 10 da piazza Matteotti. Iscrizioni 10 euro, 5 euro non competitiva. Questa manifestazione sostituisce la "Corri tra le cerase" del 5 giugno 2016. Per inf. tel. 333.4477887 sig. Antonio Brega, fax 06.90625666 Atletico Monterotondo. www.cortocircuitorun.it

martedì 21 giugno 2016

Federica Liberati, runner: il mio sogno si chiama Tokyo 2020

Matteo SIMONE

Federica Liberati, molto simpatica, ambiziosa e competitiva, alcuni anni fa la vidi vincere un 5.000 metri di corsa a piedi.

Curiosi i suoi racconti, di una donna che ama correre ed ogni luogo diventa idoneo per questo anche il giardino di un ospedale, noi corridori la comprendiamo perché in fondo anche noi siamo così, sempre le scarpe a seguito si può correre in ogni luogo ad ogni ora. Ecco di seguito cosa ci racconta.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?Si, molto più di una volta e non solo in gara ma anche in allenamento!

A volte la corsa diventa un vero piacere così che gli allenamenti sono occasioni per divertirsi, per misurare, per fare imprese anche in allenamento, sfide non solo in gara ma anche in allenamento, sono tanti che si organizzano sedute di allenamento performanti o lunghissimi, per esempio ho conosciuto un atleta che si è organizzato da solo una 24 ore di corsa di allenamento a Perugia.

Tirelli Giuseppe: la mia prossima tappa è raggiungere 100 maratone


Per Giuseppe gli obiettivi sono correre il più non posso: “L’ obbiettivo che ho sempre pensato dal primo momento che ho cominciato a correre è quello di riuscirci a farlo finchè resto su questa terra, continuando a fare maratone in giro per il mondo. Raggiungere 100 maratone potrebbe essere la mia prossima tappa visto che ad oggi ne ho fatte 59.” Di seguito si racconta.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita? “Mi sono sempre sentito un comune sportivo, quando ho fatto dei risultati buoni mi sono sentito meglio, quasi un piccolo campione.”
In che modo lo sport ha contribuito al tuo benessere? “Sicuramente lo sport è stato il motivo per cui ho trovato il benessere fisico e mentale senza mai preoccuparmi delle performance.”
Come hai scelto il tuo sport? “Ho scelto la corsa come sport per la semplicità nel praticarla.”
Infatti è vero, basta poco per correre, solo un paio di scarpe da ginnastica, può essere una pillola di esercizio fisico che tutti i medici dovrebbero prescrivere ai loro assistiti, per star meglio.
Nel tuo sport quali sono le difficoltà ed i rischi, a cosa devi fare attenzione? Quali abilità bisogna allenare? “La difficoltà maggiore è nella forza di volontà, i rischi sono di natura fisica (infiammazioni, contratture ecc.) dovuti o a un eccessivo carico di lavoro o a una mancanza di continuità. Conta sicuramente la costanza e le cose più importanti da allenare sono le mente e poi il fisico.”
Cosa mangi prima, durante e dopo una gara? “Non faccio caso particolarmente a quali cibi mangiare, sicuramente non bado alle quantità. La cosa più importante dopo la gara è la reidratazione, quindi mi preoccupo di assumere molti liquidi.”
Quali sono le condizioni fisiche o ambientali che più spesso ti hanno indotto a non concludere la gara o a fare una prestazione non ottimale? “Quando faccio una gara mi preoccupo sempre di prepararmi in modo adeguato, quindi le condizioni fisiche sono sempre ottimali, l’unica variabile sono le condizioni ambientali come ad esempio il troppo caldo, conseguenza spesso di pessimi risultati.”
Cosa ti ha fatto mollare o cosa ti fa continuare a fare sport? “La cosa che sicuramente mi fa continuare è la consapevolezza di sentirsi bene.”

giovedì 16 giugno 2016

Domenico Martino, ultramaratoneta: Ho allenato il mio cervello ad andare oltre

Matteo SIMONE 
 
Fa sempre piacere incontrare gli amici ultrarunner, Domenico Martino l’ultramaratoneta di Lucera, l’ho conosciuto di persona ad una gara di 6 ore di corsa a piedi a Lucera  dove lui risiede e poi l’ho rivisto in occasione della maratona di Roma dove io risiedo.
Ultimamente Domenico ha fatto due importanti prestazioni, una gara di 100km da Firenze a Faenza, la classicissima per gli ultrarunner dal nome Il Passatore, e la settimana successiva la prima edizione della 6 ore di Cambobasso in una pista di atletica ottenendo il secondo posto. 

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