Lo sport mi ha fatto superare brutti momenti di angoscia e smarrimento
Non
c’è un’età per fare sport, si è sempre in tempo, Felice ha iniziato in età avanzata, ma i benefici che si
sperimentano sono tanti e lui cii descrive il rapporto con lo sport, con la
corsa, con l’ultradistanza e le manifestazioni che organizza.
Come hai deciso di organizzare la prima gara? “Ho deciso di organizzare la prima gara in ricordo della mia amata moglie.”
Come hai deciso di organizzare la prima gara? “Ho deciso di organizzare la prima gara in ricordo della mia amata moglie.”
Sono tanti i Memorial che si organizzano in ricordo di famigliari, amici, e persone che non ci sono più, e questo è bello, perché sono momenti di condivisione, di ricordi piacevoli, di stare insieme per far festa comunque.
Ti
sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita? “Mi sento
sempre campione ogni volta che termino una gara.”
Quale
strategie utilizzi per invogliare gli atleti a partecipare alle tue gare? “Un
ricco pacco gara e una bella medaglia o un trofeo a tutti i ‘Finisher’.”
Gli
atleti diventano sempre più esigenti, le gare aumentano e si sceglie in base al
percorso, al pacco gara, ai premi, alla simpatia nei confronti degli
organizzatori, degli altri partecipanti ed anche del pubblico.
In
che modo lo sport ha contribuito al tuo benessere? “Lo sport mi ha fatto
superare brutti momenti di angoscia e smarrimento per la scomparsa di mia
moglie.”
Lo
sport aiuta per diversi motivi, al benessere del fisico e della mente, a
condividere una passione, a superare momenti difficili.
Nelle
gare prevedi la partecipazione di ragazzi, disabili o persone che non si
sentono ancora atleti? “Nelle mie tre gare che organizzo fino a ora nessun
disabile ha partecipato, sto invogliando ragazzi non ancora pronti a
partecipare con me a qualche maratona con scarso risultato.”
Come
hai scelto il tuo sport? “Del tutto per caso perché vedevo alcuni amici
corricchiare così alla veneranda età di oltre 60 ho iniziato a correre.”
Quali
sono le fasi più importanti e delicate delle gare che
organizzi o partecipi? “L'allestimento del percorso di gara, i ristori e infine lo smontaggio di tutto l'apparato.”
C’è
tanto dietro a una manifestazione sportiva, prima di tutto la passione degli
organizzatori e dei partecipanti e poi tanta collaborazione per far in modo che
tutti restino contenti e soddisfatti, che parlino bene della gara, e tornino a
casa con ricordi piacevoli.
Quali condizioni fisiche o ambientali ti hanno indotto a non concludere
la gara? “Ho concluso fino a ora tutte
le gare a cui ho partecipato dal 2006 anno in cui ho iniziato a correre ho
disputato oltre 200 gare di cui oltre 130 sono state le maratone e ultra in
tutto il mondo.”
Quali
caratteristiche hai dovuto sviluppare per essere un buon organizzatore di gara?
“Ho dovuto molte volte fare ‘buon viso e cattiva sorte’ con i collaboratori che
sono pochi.”
Cosa
ti ha fatto mollare o cosa ti fa continuare a fare sport? “Non mollerò fino a
quanto avrò la forza di farlo ma chi mi sprona è sempre ed ovunque il ricordo
della mia amata moglie.”
Quali
persone hanno contribuito al tuo benessere, performance, riuscita della gara? “I familiari e un gruppo ristretto di collaboratori.”
La gara della tua vita dove hai sperimentato le emozioni più belle? “E'
sempre la maratona di Roma anche se tutte e dico tutte la gare le dedico sempre
a mia moglie.”
Correre
a Roma ha molto fascino, si attraversano strade, piazze, fontane, luoghi
spettacolari, i partecipanti sono tantissimi e sii sta sempre in compagnia, il
pubblico sempre pronto ad applaudire ed incitare.
Un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva? “In tutte le gare a cui partecipo mi affianco
sempre a un caro amico che si trasforma
vestendosi da ‘donna curiosa’ molto divertente e lungo il percorso tutti grandi
e bambini applaudono questo amico è detto 'Il Pisciione'".
Anch’io
ho conosciuto questo atleta travestito, molto simpatico e divertente, amico di
tutti, partecipa senza pretese, divertendosi, con il gusto dell’esserci.
Quale
è stata la tua gara più difficile che hai organizzato? “Le mie gare non sono
difficili il percorso è piatto.”
Come
hai gestito eventuali crisi, sconfitte, infortuni? “Non ho mai avuto crisi, ho
terminato sempre tutte le gare e non ho mai avuto infortuni.”
Quale
messaggio vuoi rivolgere ai ragazzi per farli avvicinare allo sport? “A tutti i ragazzi, chiaramente al disopra dei 18 anni, dico di iniziare e
chiedere consiglio a noi ultramaratoneti come iniziare. il tipo di scarpe da
usare, tempi, ecc. Quando saranno pronti, iniziare con una 10Km poi la mezza, la
maratona e dulcis in fundo il ‘Passatore’.”
Il
Passatore è la mitica e classicissima 100km da Firenze a Faenza a cui tanti
maratoneti ed ultramaratoneti vogliono partecipare almeno una volta nella vita,
vinte 12 edizioni dal recordman Giorgio Calcaterra.
E’ una gara
difficile per le tante ore di corsa lungo il percorso che prevede anche
l’attraversamento del Passo della Colla, ma senza fretta e una preparazione
adeguata si fa tutto, il tempo massimo è di 20 ore e anche un signore di di più di 90 anni è riuscito a portarla a termine per più di 40^ volte, così come riescono anche
alcuni camminatori esperti.
Come
sono i rapporti con le Federazioni sportive, istituzioni, associazioni, società
sponsor? “Con le Federazioni sono così così; con gli sponsor per i prodotti, pacchi gara, ristori e pasta party, ottimi; malissimo con chi deve contribuire
con somme irrisorie per la buona riuscita della gara.”
C’è
tanto dietro le organizzazioni di manifestazioni sportive, le autorizzazioni
previste, le buone relazioni un po' con tutti.
Sogni realizzati e da realizzare? “Far crescere le gare con un numero sempre
crescente di partecipanti.”
Un’intervista
a Felice è riportata nel mio ultimo libro “Maratoneti e Ultrarunner. Aspetti
psicologici di una sfida”, edito da Edizioni Psiconline.
Psicologo,
Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
380-4337230 - 21163@tiscali.it
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