domenica 5 giugno 2016

Sport Against Violence, 12X30’: Atletica La Sbarra vince classifica femminile!!!




 

Le parole dell’atleta non vedente dell’Atetica La Sbarra, Ada Maria Ammirata: "Grazie a tutti, ma in particolare alle fantastiche donne della squadra femminile della Sbarra!!! Primo posto!!!"

Le donne dell’Atletica La Sbarra sono state bravissime tutte ad iniziare da Ada che ha esordito in questa squadra proprio un paio di anni fa in questa manifestazione, ed ora Ada è diventata anche presidente della Sezione di Roma di Achilles International che promuove  lo sport tra i disabili e soprattutto tra i non vedenti, infatti si organizzano presso il parco degli acquedotti degli incontri ci corsa e cammino con atleti non vedenti o ipovedenti ed altr che voglio partecipare e sperimentarsi come guida. Il prossimo incontro è previsto per venerdì sera 24 giugno orario 19.00-22.00.

Sabato 4 giugno 2016 erano 54 le squadre che si sono sfidate presso lo Stadio delle Terme di Caracalla in una staffetta composta da 12 atleti ed ognuno doveva correre per mezz’ora in pista, alcuni atleti hanno corso anche due frazioni.

Sport Against Violence è un evento non solo sportivo maanche teso alla pace tra le persone e popoli, teso all’incontro di culture, teso alla conoscenza di associazioni, persone, culture e popoli, teso all’inclusione ed all’integrazione.

La staffetta squadra maschile è stata vinta da Podistica solidarietà, seguita da Ozimo Team ed al terzo posto l’Atletica La Sbarra, per quanto riguarda la gara femminile è stata vinta dall’Atletica La Sbarra, seguita da Podistica Solidarietà.

Contentissimo il Presidente dell’Atletica La Sbarra, Andrea Di Somma che oltre alla sua frazione di corsa è stato anche la guida di Ada Ammirata, ecco le sue parole: “Per il quarto anno consecutivo quindi terminiamo sul podio maschile (due secondi e due terzi posti), mentre il team femminile torna al successo dopo quello ottenuto nel 2014 e il terzo posto dello scorso anno. Insieme a noi presenti anche Sandro e Ada, facenti parte del Achilles International Roma, una no profit la cui missione è permettere alle persone con ogni tipo di disabilità di praticare sport, così da raggiungere gli obiettivi personali, aumentare l'autostima e abbattere tutte le barriere. Grazie a tutti gli atleti e le atlete che hanno scelto di correre con noi la staffetta quest’anno. Grazie anche a chi è venuto a darci un supporto e a chi doveva correre e ha fatto di tutto per esserci ma non ce l’ha fatta all’ultimo.”

Personalmente ho corso due frazioni, una con un atleta ipo vedente ed un’altra da solo, sensazioni diverse. La prima frazione dovevo fare tanta attenzione in quanto ero la guida di un atleta che si esprimeva in una prima gara di corsa, Sandro ha conosciuto la corsa grazie all’Associazione Achilles International, dovevo fare attenzione agli altri che ci superavano, a quelli davanti a noi che superavamo, dovevo fare attenzione più che altro alle sensazioni di Sandro che accompagnavo, cercare di percepire la sua fatica, il suo respiro, e capire se l’andatura la potevo continuare a tenere in modo sostenuto oppure dovevo rallentare, ogni tanto gli chiedevo come stava e se voleva acqua o spugna. E’ stato una gara assieme, bella esperienza, la gara è iniziata con l’andarlo a prendere assieme ad Ada, mi sono trovato a fare da guida per strada a due persone non vedenti, e facevamo una sorta di trenino, loro si fidavono, io anche mi fidavo di loro e di me stesso. Per quanto riguarda la mia frazione, ho fatto la mia gara per la squadra ho cercato di tenere un ritmo costante, sono partito un po stanco ma le sensazioni erano buone ed ho fatto del mio meglio.

Mi è piaciuto vedere le varie associazioni schierare i loro atleti, tra le tante sport Senza Frotiere che permettono a ragazzi in condizioni sfavorevoli di fare sport e di crescere bene attraverso lo sport;l’Associazione di ragazzi autistici, conosco da anni uno dei responsabili Leonardo Zerulo ed un loro atleta Matteo, molto simpatici; inoltre ho visto correre una squadra formata da tleti Sudamericani composta da atleti dell’Equador, Perù e Colombia e tra di loro vi sono due miei amici: William che ora si è dato al triathlon e fra un paio di anni vorrebbe provare l’Ironman ed Edith Vento, una forte signora Ultramaratoneta che vorrebbe provare l’anno prossimo a portare a termine la nove colli running di 202,4 km; inoltre ho visto correre Fabrizio Frizzy con la sua squadra di artisti. Tanti altri amici di Villa De Santis ed altre squadre, bella gente, bella manifestazioni, erano anche simpaticissimi gli alteti che in genere definiamo Zingari e cerchiamo di evitarli, simpaticissimi, si sono divertiti tantissimo. Ho visto spingere carrozzine.

L’Atletica La Sbarra è una squadra che favorisce l’inclusione e l’integrazione. Ci sono atleti fortissimi come D’antone Giuseppe di 58 anni, che riesce a competere con i primi ed a vincere sempre la sua categoria di appartenenza, il fortissimo atleta del Marocco Abdel che ultimamente è infortunato e lunedì inizia il Ramadan e non potrà mangiare dalle 05.00 alle 20.00, mi ha chiesto se provavo a fare un giorno di digiuno per provare che significa. Inoltre fanno parte della squadra tanti amici di lunga data over 50 che continuano a divertirsi con lo sport, ci sono le nuove leve, ragazzi più giovani che stanno travando pian piano la loro miglior condizione come Raffele Mastrolorenzo, nuove ragazze che osano anche fare maratone come Ambra, donne forti come Roberta Luttazzi, Stefania Gabrielli, Valentina Ferrari ed Ada Maria Ammirata. Inoltre tra i nuovi acquisti Stefano Severoni, molto presente, disponibile, attento all’altro e con tanta voglia di fare bene.

 

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