Le
parole dell’atleta non vedente dell’Atetica La Sbarra, Ada Maria Ammirata: "Grazie
a tutti, ma in particolare alle fantastiche donne della squadra femminile della
Sbarra!!! Primo posto!!!"
Le donne dell’Atletica La Sbarra sono state
bravissime tutte ad iniziare da Ada che ha esordito in questa squadra proprio
un paio di anni fa in questa manifestazione, ed ora Ada è diventata anche
presidente della Sezione di Roma di Achilles International che promuove lo sport tra i disabili e soprattutto tra i
non vedenti, infatti si organizzano presso il parco degli acquedotti degli
incontri ci corsa e cammino con atleti non vedenti o ipovedenti ed altr che
voglio partecipare e sperimentarsi come guida. Il prossimo incontro è previsto
per venerdì sera 24 giugno orario 19.00-22.00.
Sabato 4 giugno 2016 erano 54 le squadre che
si sono sfidate presso lo Stadio delle Terme di Caracalla in una staffetta
composta da 12 atleti ed ognuno doveva correre per mezz’ora in pista, alcuni
atleti hanno corso anche due frazioni.
Sport Against Violence è un evento non solo
sportivo maanche teso alla pace tra le persone e popoli, teso all’incontro di
culture, teso alla conoscenza di associazioni, persone, culture e popoli, teso
all’inclusione ed all’integrazione.
La staffetta squadra maschile è stata vinta
da Podistica solidarietà, seguita da Ozimo Team ed al terzo posto l’Atletica La
Sbarra, per quanto riguarda la gara femminile è stata vinta dall’Atletica La
Sbarra, seguita da Podistica Solidarietà.
Contentissimo il Presidente dell’Atletica La
Sbarra, Andrea Di Somma che oltre alla sua frazione di corsa è stato anche la
guida di Ada Ammirata, ecco le sue parole: “Per il quarto anno consecutivo
quindi terminiamo sul podio maschile (due secondi e due terzi posti), mentre il
team femminile torna al successo dopo quello ottenuto nel 2014 e il terzo posto
dello scorso anno. Insieme a noi presenti anche Sandro e Ada, facenti parte del
Achilles International Roma, una no profit la cui missione è permettere alle
persone con ogni tipo di disabilità di praticare sport, così da raggiungere gli
obiettivi personali, aumentare l'autostima e abbattere tutte le barriere. Grazie
a tutti gli atleti e le atlete che hanno scelto di correre con noi la staffetta
quest’anno. Grazie anche a chi è venuto a darci un supporto e a chi doveva
correre e ha fatto di tutto per esserci ma non ce l’ha fatta all’ultimo.”
Personalmente
ho corso due frazioni, una con un atleta ipo vedente ed un’altra da solo, sensazioni
diverse. La prima frazione dovevo fare tanta attenzione in quanto ero la guida
di un atleta che si esprimeva in una prima gara di corsa, Sandro ha conosciuto
la corsa grazie all’Associazione Achilles International, dovevo fare attenzione
agli altri che ci superavano, a quelli davanti a noi che superavamo, dovevo
fare attenzione più che altro alle sensazioni di Sandro che accompagnavo,
cercare di percepire la sua fatica, il suo respiro, e capire se l’andatura la
potevo continuare a tenere in modo sostenuto oppure dovevo rallentare, ogni
tanto gli chiedevo come stava e se voleva acqua o spugna. E’ stato una gara
assieme, bella esperienza, la gara è iniziata con l’andarlo a prendere assieme
ad Ada, mi sono trovato a fare da guida per strada a due persone non vedenti, e
facevamo una sorta di trenino, loro si fidavono, io anche mi fidavo di loro e
di me stesso. Per quanto riguarda la mia frazione, ho fatto la mia gara per la
squadra ho cercato di tenere un ritmo costante, sono partito un po stanco ma le
sensazioni erano buone ed ho fatto del mio meglio.
Mi è piaciuto vedere le varie associazioni
schierare i loro atleti, tra le tante sport Senza Frotiere che permettono a
ragazzi in condizioni sfavorevoli di fare sport e di crescere bene attraverso
lo sport;l’Associazione di ragazzi autistici, conosco da anni uno dei
responsabili Leonardo Zerulo ed un loro atleta Matteo, molto simpatici; inoltre
ho visto correre una squadra formata da tleti Sudamericani composta da atleti
dell’Equador, Perù e Colombia e tra di loro vi sono due miei amici: William che
ora si è dato al triathlon e fra un paio di anni vorrebbe provare l’Ironman ed
Edith Vento, una forte signora Ultramaratoneta che vorrebbe provare l’anno
prossimo a portare a termine la nove colli running di 202,4 km; inoltre ho
visto correre Fabrizio Frizzy con la sua squadra di artisti. Tanti altri amici
di Villa De Santis ed altre squadre, bella gente, bella manifestazioni, erano
anche simpaticissimi gli alteti che in genere definiamo Zingari e cerchiamo di
evitarli, simpaticissimi, si sono divertiti tantissimo. Ho visto spingere
carrozzine.
L’Atletica La Sbarra è una squadra che
favorisce l’inclusione e l’integrazione. Ci sono atleti fortissimi come
D’antone Giuseppe di 58 anni, che riesce a competere con i primi ed a vincere
sempre la sua categoria di appartenenza, il fortissimo atleta del Marocco Abdel
che ultimamente è infortunato e lunedì inizia il Ramadan e non potrà mangiare
dalle 05.00 alle 20.00, mi ha chiesto se provavo a fare un giorno di digiuno
per provare che significa. Inoltre fanno parte della squadra tanti amici di
lunga data over 50 che continuano a divertirsi con lo sport, ci sono le nuove
leve, ragazzi più giovani che stanno travando pian piano la loro miglior
condizione come Raffele Mastrolorenzo, nuove ragazze che osano anche fare
maratone come Ambra, donne forti come Roberta Luttazzi, Stefania Gabrielli,
Valentina Ferrari ed Ada Maria Ammirata. Inoltre tra i nuovi acquisti Stefano
Severoni, molto presente, disponibile, attento all’altro e con tanta voglia di
fare bene.
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