STEFANO SEVERONI
Una gara ‒ la Staffetta 12xmezzora ‒ all’interno di
una manifestazione culturale Sport
Against Violence. Raccontaci la tua esperienza personale. Le gare di questo tipo sono sempre una bella sfida.
Io sono “di resistenza”, adoro le maratone e le ultra, ma non sono velocissima e non faccio allenamenti in tal
senso, per cui mettermi alla prova e dire “hai 30 minuti per dare tutto” è
un’esperienza ogni volta nuova.
Cosa hai pensato durante
la gara? Hai prestato attenzione al tuo corpo, al ritmo di corsa, all’ambiente
o agli altri? Ascolto
sempre me stessa quando corro. Corro perché mi piace la sensazione che mi
trasmette il corpo quando corro. Ha dato un po’ fastidio il caldo (ho corso al
turno delle 16:00) e sono stata ben attenta a mantenere la testa fresca.
Correre in pista per
mezz’ora in un anello di 400 m e in senso rigidamente antiorario. Ti risulta
più difficoltoso che correre su strada o in un parco? Decisamente si, anche se svolgo molti allenamenti
sulla monotonia del tapis roulant, ma
in pista c’è l’aggravante delle curve sempre nella stessa direzione che
stressano le articolazioni.
Staffetta 12xmezzora: la definizione è un po’ impropria, in quanto non c’è scambio di
un testimone come nelle staffette 4x100 m e 4x400 m, ma un avvicendarsi di
atleti appartenenti a un team a una
prova di corsa di resistenza. Hai percepito lo spirito di squadra? Si, la regola si sapeva e sapevo di dover far bene
per mia soddisfazione, ma anche soprattutto per le colleghe dei turni
successivi.
Alla gara hanno
partecipato anche atleti con alcune forme di disabilità. Hai apprezzato la loro
presenza e il loro supporto? Lo sport è di tutti e tutti ne hanno
diritto. Questo messaggio dovrebbe passare ad ogni manifestazione.
Lungo il percorso
c’erano ristori con acqua. Ma purtroppo anche nel mondo dell’atletica leggera
c’è chi non si accontenta di ciò che offre la natura, ma assume sostanze
dopanti, un fenomeno da debellare. Cosa ne pensi? Condanna assoluta. Lo sport dev’essere pulito, al di sopra di ogni sospetto di illecito.
Non è un obbligo praticarlo, non è un dovere vincere. Mezzi propri. Tolleranza
zero per chi bara, in qualsiasi modo lo faccia.
Nel prossimo mese di agosto, Rio
ospiterà una nuova edizione dei Giochi Olimpici moderni: prima le Olimpiadi e
poi le Paralimpiadi. Non ritieni che sarebbe opportuno un unico evento?
L’importante è che tutti abbiano diritto a una sana competizione.
Da quando hai iniziato a praticare
l’atletica leggera? Sono 10 anni che corro.
Com’è il tuo allenamento? Quotidiano,
autogestito. Tanti km, l’ho già detto: adoro le lunghe distanze.
Parlaci della tua squadra. “Amici del
parco Castelli Romani”, i più ci conoscono per l’organizzazione della Mezza
Maratona dei Castelli ogni prima domenica di ottobre, ma tante le iniziative
promosse sul territorio. Sul sito curo una sezione dove descrivo il percorso
delle gare.
I tuoi obiettivi sportivi. Divertirmi!
Oltre alla corsa pratichi altre attività
sportive? Saltuariamente: subacquea, pattini a rotelle…
Presti cura all’alimentazione, a
tecniche di rigenerazione (massaggi, fisioterapia, ecc.) e al giusto riposo per
recuperare le energie profuse in allenamento? Sono fisioterapista di
professione ma come si dice “fai quel che il prete dice e non quello che fa”.
Perché amiamo i cani, mangiamo i maiali
e indossiamo le mucche è il titolo di un libro di un’autrice francese, Melanie
Joy, un’analisi psicologica, che disegna il rapporto ambiguo uomo-animale.
Parlaci del tuo rapporto con le nostre amiche “bestie”. Mi piacciono gli
animali. Ne ho avuti di domestici. Ma credo che facciano parte del ciclo della
Natura per cui ne mangio senza troppi sensi di colpa. Credo però gli
stabilimenti di produzione debbano essere regolati da leggi che non permettano
lo sfruttamento degli animali stessi per aumentare “contro natura” i profitti
derivanti.
Non ritieni che la corsa possa essere
considerata una disciplina, che consente di prendere consapevolezza delle
proprie capacità fisiche, psichiche ed emotive? Per te qual è il principale
beneficio? Quando si parla di distanza, è uno sport soprattutto di testa. Credo
che forgi fortemente la determinazione delle persone.
STEFANO SEVERONI
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