sabato 10 giugno 2017

Sara Paganucci, ultrarunner: Ho condiviso emozioni forti, pure e sincere


Le gare ultra non è tutto rose e fiori, si tratta di attraversare chilometri e chilometri di percorsi, in questo caso di deserto con tutto ciò che comporta: sabbia, sole, arsura, miraggi, orientamento. Le difficoltà possono essere tante, l’obiettivo è una sfida da portare a termine, una gara da terminare nel miglior modo possibile, il coronamento di un sogno che si innesca nella mente di alcuni runner definiti estremi, che cercano il limite, per quale motivo? Per approfondire la propria conoscenza, per incontrare se stessi di fronte alle difficoltà, per vedere se riescono a cavarsela anche quest’altra volta, perché ogni gara è un’altra occasione per mettersi in gioco, per sperimentarsi, lo racconto nei miei libri, uno di questi è Ultramaratoneti e gare estreme, tante testimonianze e racconti di atleti amanti dello sport di endurance, felici e resilienti.

venerdì 9 giugno 2017

Damiano Murolo, Gara 100km: Sensazione di intimo e profondo appagamento

Dott. Matteo Simone 

Si fatica tanto ma poi a volte si gode tanto, si sperimenta un’immensa sensazione di appagamento.

Ognuno sperimenta la sua propria sensazione di fine gara, di riuscita, di essere stato finisher di una luna traversata di corsa a piedi con partenza di Firenze e arrivo a Faenza attraversando un passo della Colle a 1.000 metri circa di altitudine.
Tanta preparazione, tanti allenamenti tanti dubbi e ansie, ma poi ce l’hai fatta, stai a posto per tanto tempo.
Di seguito l’esperienza di Damiano che racconta le sue impressioni intime e profonde rispondendo ad alcune mie domande.
Ciao, com'è andata?Direi benissimo, così come speravo e desideravo che andasse.”

Matteo Nocera, ultrarunner: Ho capito quanto fa la testa…. veramente....incredibile

Dott. Matteo Simone 
Psicologo, Psicoterapeuta 

Alcuni giorni fa sperava di essere competitivo e ora può godere questo momento di gloria dopo tanta fatica, dopo sconfitte e vittorie, con tanta umiltà e fatica è arrivato il giorno tanto desiderato.

Di seguito le sue parole e alcune sensazioni in risposta ad alcune mie domande: “Matteo sono molto felice, ho vinto il titolo di Campione italiano assoluti 100miglia. Ho vinto la gara e in gara ho avuto l’onore di correre con Giuseppe Mangione (un grande uomo....e un grande atleta) e Fabio Costi. grandi ultrarunner.

Matteo Nocera il giorno della sua vittoria che fa? Si complimenta con ii suoi diretti avversari. Questo è lo sport che vogliamo, avversari che diventano amici di gara, atleti che condividono la nostra stessa fatica e le nostre stesse speranze e attese. Ora Matteo Nocera per questa grandissima e voluta vittoria avrà gli onori meritati e avrà tanto da raccontare.

Pisano Romualdo, ultrarunner: E’ solo la testa che può portarti al traguardo

Matteo SIMONE 

Importante avere sempre mete e obiettivi, una direzione da seguire.

Quando una persona ha un obiettivo, una meta, una direzione poi si tratta di organizzarsi, pianificare, mobilitare le energie per il conseguimento dei propri obiettivi, del raggiungimento della meta prefissata seguendo sempre la propria direzione e se nel percorso ci sono inciampi, problemi, difficoltà, crisi, si fa sempre in tempo a riorganizzarsi, a rimodulare i propri obiettivi, a cavalcare l’onda del cambiamento senza arrendersi ma avanzando sempre, andando sempre avanti per la propria strada.
Di seguito l’esperienza e le impressioni di Romualdo, rispondendo ad alcune mie domande.
Prossimi obiettivi, sogni da realizzare? “Ciao Matteo a metà 2017 è arrivato il momento di tirare le somme e mi sento di dire apertamente che uno dei miei obiettivi principali in questo momento è finire una 100 km. Come per un maratoneta la distanza di 42,195 rappresenta la distanza regina, per un ultramaratoneta una 100km è uguale e purtroppo a marzo il ritiro della 100km di Seregno mi ha segnato molto, ma dopo avere metabolizzato a dovere l'accaduto ho deciso di ripartire da dove mi sono fermato.”

Michele Belnome: Autogestione è il principale punto di forza di ogni atleta

Matteo Simone 

Lo sport ti rimette al mondo, di seguito Michele ci racconta la sua esperienza da obeso e sedentario ad atleta delle lunghe distanze, se vuoi puoi e il meglio deve ancora venire, di seguito approfondiamo la sua conoscenza attraverso risposte a un mio questionario.

Come va? Qual è stato il tuo percorso come atleta? “Tutto bene. Tutto è cominciato quindici anni fa. Ero prossimo ai 34 anni, pesavo circa 93 kg, mangiavo tanto, cioè ero il classico tipo casa-lavoro-famiglia. Un giorno, durante le ore di lavoro, dovetti salire un bel po’ di scale; all’improvviso il fiatone, cercavo aria per riprendermi.

giovedì 8 giugno 2017

Cinzia Donnola, podista: Lo sport ti porta ad amare te stesso nella tua totalità

Matteo SIMONE

Si parte sempre da se stessi, per attivarsi, per mobilitare energie e andare incontro a propri bisogni ed esigenze, si parte da se stessi per sviluppare consapevolezza, per comprendere il proprio stato d’animo, il proprio essere, per comprendere se è ora di mettersi all'opera, di fare qualcosa per cambiare stile di vita, se è ora per prendere in mano le redini della nostra vita, se è ora di fare qualcosa per noi stessi.

Di seguito Cinzia, Atleta e Giudice UISP Podismo, racconta le sue impressioni, sensazioni, emozioni, rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?Campione non lo sono mai stata. Ma il giorno in cui mi sono sentita tale è stato lo scorso 19 febbraio quando ho chiuso la mia seconda maratona (dopo un 2016 in cui sono incappata in un paio di infortuni che mi hanno tenuta ferma un bel po’) avendola preparata con solo un mese e chiudendola con un tempo per me più che dignitoso.”

martedì 6 giugno 2017

Ileana Marrocco, runner: Lo sport è la mia valvola di sfogo, la mia droga

Dott. Matteo Simone   

Lo sport aiuta a star meglio, a trasformare il proprio fisico e la propria mente, a mettersi in gioco, a sperimentarsi in piccole e grandi gare.

Di seguito Ileana racconta la sua esperienza di atleta runner prima e ultrarunner poi, rispondendo ad alcune mie domande, conosciuta alla transumanza organizzata dall’amico Ivano, da Anzio a Jenne 100km in amicizia correndo e faticando.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?Decisamente sì, il giorno della mia prima 53km.”

Il 22 aprile 2017 Ileana ha portato a termine la ‘Tuscany Crossing’ 53km trail in 8h4706”.

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