sabato 3 novembre 2018

Lo sport permette di conoscere se stessi

Matteo SIMONE

E’ importante porre tanta attenzione nelle cose che si fanno e sviluppare consapevolezza di sé e fiducia in se stessi. La motivazione deve essere solida. E’ necessario attingere alle risorse interne per perseguire le mete desiderate e cavalcare l’onda del cambiamento per seguire la direzione che porta a trasformare sogni in realtà e raggiungere obiettivi sfidanti ma non impossibili.

Quello che si sperimenta nello sport, in genere poi si riesce a trasferire nella vita quotidiana, la determinazione sperimentata diventa un aspetto che può essere utile in altri aspetti della vita.
Lo sport fa apprezzare albe e tramonti, mari e laghi, parchi e strade, partenze e arrivi, solitudine e compagnia. Possiamo scegliere la direzione che vogliamo e mobilitare le energie per andare verso un maggior benessere, verso mete e obiettivi difficili e sfidanti ma raggiungibili, cercando di trasformare sogni in realtà e se non ci riusciamo sorridiamo e riproviamo in modo diverso apprendendo dall'esperienza e non isolandoci in una zona di troppo confort.

mercoledì 31 ottobre 2018

Dinà Lozeiro, marcia alpina: Serve una mente decisa ad arrivare dove decide di andare

Matteo SIMONE 

Lo sport può diventare un orto importante da coltivare accanto ad altri orti e interessi come il lavoro e la famiglia. 

Di seguito Dinà racconta la sua esperienza sportiva rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?Sì, varie volte.”
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta? C’è un altro sport che vorresti praticare?Stando vicina o accompagnando altri atleti, alla fine, mi è venuta la voglia di praticarlo anch'io. Pratico come sport la marcia alpina. Mi piacerebbe molto fare la scalatrice.”

Lo sport permette di dedicarsi a se stessi e anche agli altri, permette di condividere una passione fatta di fatica, raggiungimento obiettivi, soddisfazione, crescita personale, soddisfazioni, autorealizzazioni.

lunedì 29 ottobre 2018

Chiara Barbieri, arciere: Il mio obbiettivo è quello di aumentare i miei punteggi

Le prime due gare indoor: la mente mi ha sia aiutata che ostacolata
Matteo Simone 

Chiara Barbieri della Compagnia Arcieri Celti ha partecipato al “XI Trofeo Indoor 18 mt Città di Morsano al Tagliamento” classificandosi nell’Arco olimpico categoria Junior in quarta posizione e recentemente ha partecipato anche al “3° Indoor San Donà” classificandosi in terza posizione. 

Di seguito, Chiara racconta le sue impressioni rispondendo ad alcune mie domande.
Che sapore ti ha lasciato questa gara?Sono abbastanza contenta di entrambe le mie ultime competizioni, anche se per alcuni momenti sono convinta che avrei potuto fare meglio di quanto ho fatto. Avrei potuto tirare alcune frecce molto meglio di come ho fatto. Affermo ciò perché conosco le mie potenzialità e so quanto impegno e dedizione metto nel dedicarmi agli allenamenti.”

Convegno “Movimento, sport e salute” presso l’Istituto superiore di sanità (Iss)

Psicologo, Psicoterapeuta

Nella vita prima o poi lo trovi uno sport che fa appassionare, fa mettere in gioco, fa sperimentare benessere e performance. Lo sport permette di far parte di una squadra che segue obiettivi condivisi, fa condividere allenamenti e gare, trasferte e viaggi.
Lo sport diventa un treno che porta in giro per città e paesi per sperimentare fatica, per incontrare gente e approfondire la conoscenza di se stessi e degli altri. E’ sempre il momento per mettersi in moto, per iniziare a fare sport, incontrare gente in carne e ossa e allenarsi insieme, darsi un appuntamento e un ritrovo per un allenamento.

Aurelia Rocchi: Non smetterò mai di essere una ultramaratoneta

Matteo Simone 
Psicologo, Psicoterapeuta

Il mondo delle ultramaratone permette di incontrare e conoscere tanta gente, tante persone speciali e straordinarie che si mettono in gioco in questo sport di fatica. 

Di seguito, Aurelia racconta la sua esperienza sportiva rispondendo ad alcune mie domande di un po’ ti tempo fa.
Cosa significa per te essere ultramaratoneta?Per me essere una ultramaratoneta vuole dire essere grande, forte.”

Aurelia ha scoperto anche il mondo degli atleti con disabilità visiva del progetto Achilles International Roma e si sperimenta come guida sia in allenamento che in gara; a disposizione degli altri ma arricchendosi con l’esperienza fatta. 
Qual è stato il tuo percorso per diventare ultramaratoneta?Il mio percorso è stato molto molto duro e vedendo che posso lottare con me stessa mi dà tanta forza.”

domenica 28 ottobre 2018

Grande giornata di sport al Campionato Regionale ASI di Cross a Tor Tre Teste



Grande giornata di sport per mettersi in gioco come individui e squadre, sia nella organizzazione sfidando le previste intemperie e avverse condizioni meteo, sia da parte degli atleti venuti da vicino e da lontano, per condividere alcuni chilometri di cross su un terreno molto tecnico e insidioso ma opportunamente segnalato con varie persone sul percorso che incitano e fanno strada, grandi apripista in mountain bike molto sensibili e professionali, grandi fotografo pronti a immortalare le azioni e gesti atletici dei più forti, veloci e resistenti ma anche di tutti i partecipanti, tanti amici fedelissimi, allenatori, tecnici, presidenti di società, insomma una giornata all'insegna dell'esperienza partecipata, buona la seconda, secondo anno campionato regionale ASI con alto livello qualitativo dei partecipanti.

Maddalena Lanzilotti all’ultramaratona “Ultra Mirage el Djerid 100km”


Il 29 settembre 2018 si è svolto in Tunisia a Tozeur l’ultramaratona “Ultra Mirage el Djerid 100km” il cui vincitore è stato l’atleta del Marocco Rachid      El Morabity con il crono di 09h11’ precedendo di pochi minuti il norvegese Sondre Amdahl 09h17’24” e il marocchino Mohamed EL MORABITY 10h16’46”. La svedese Elizabeth Barnes vince la gara femminile classificandosi in quarta posizione assoluta con il crono di 10:25:19 arrivando pochi minuti dopo il terzo uomo e precedendo la francese Oriane Dujardin 12h58’04” e la tunisina Chefia Hendaoui 13h35’08”.
Maddalena Lanzilotti si classifica ottava nella classifica femminile e seconda atleta italiana con il crono di 16h07’50”. Maddalena di seguito racconta la sua avventura: Come è andata?Nel 2018, vengo contattata per far parte del Trofeo Puglia Campionato Iuta Ultra Trail ero contenta ed emozionata per ciò e in quel periodo stavo preparando la (100 km di Seregno) su strada ma mi sono detta si dai proviamoci lo stesso i trail mi piacciono molto, mi svagano anche di più godendomi i panorami e i percorsi.
Precisamente 25 marzo 2018 mi infortunio scivolando su una pietra così son dovuta pendermi un po’ di riposo forzato perdendo tutto il lavoro fatto comunque sono sempre stata positiva anche perché’ per lo meno un motivo c’era sapevo che una frattura passa e tutto si aggiusta, si, ferma per 4 mesi circa con esito frattura rotula ginocchio sx. Il l8 luglio decido di fare qualcosa che mi potesse ridare un nuovo brivido … qualcosa che sognavo da anni e cioè il DESERTO… arriva il grande giorno 29/09/2018… tutto è pronto scarpe, maglia, cappello, calze, crema piedi, cibo, zenzero, papaia, parmigiano, uova sodo, noci…infine l’acqua obbligatorio 2 litri di acqua io ne avevo 2,5l, mi conosco il caldo non è il mio forte… soffro di più anche se il peso era di più, meglio soffrire meno il caldo.

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