venerdì 1 febbraio 2019

Un grande Aldo Zaino per l’età, classe 1935, e per essere sempre presente

Matteo Simone 3804337230- 21163@tiscali.it 


Un grande Aldo Zaino per l’età, classe 1935, e per essere sempre presente quando si tratta di presentare un libro, quando c'è una conferenza stampa di presentazione gara e atleti. 

Grande per raccontare e imprimere momenti di sport suoi e di altri attraverso foto che scatta prima, durante e dopo le gare e scrivendo articoli di presentazione e resoconti di gare ed eventi.
Grande per essere consapevole di quello che può fare e dei suoi limiti, ascoltando suggerimenti di familiari e amici.

Lo sport aiuta a stare con gli altri confrontandosi e condividendo gioia e fatica


Lo sport diventa una terapia naturale meglio di tanti farmaci, diventa un addestramento alla vita, incrementa consapevolezza nei propri mezzi e proprie capacità, incrementa fiducia in sé, aiuta a stare al mondo con una visione positiva e propositiva, l’esercizio fisico attraverso lo sport ti permette di elaborare pensieri e problemi, prendere decisioni ragionate, aiuta a pianificare progetti e mete, a stare con gli altri confrontandosi e condividendo gioia e fatica.

Lo sport rende felici, incrementa consapevolezza, sviluppa autoefficacia consolidando la fiducia in se stessi di poter far qualcosa, di riuscire in qualcosa, inoltre lo sport incrementa la Resilienza, si affrontano e si superano meglio i problemi, le crisi, le difficoltà, si è più attenti e gentili.

Lo psicologo aiuta l’atleta anche a memorizzare le prestazioni di successo


A volte lo psicologo non interviene solo nei momenti di crisi o di difficoltà ma anche nei momenti di performance per aiutare l’atleta a memorizzare le prestazioni di successo in modo da incrementare l’autoefficacia per essere più solidi e sicuri in futuro in prossimità di altre gare dove non si è in piena forma fisicamente ma mentalmente si possono tirare furori risorse sorprendenti e insospettabili.

Interessante quello che dice Michele Fontana, atleta del Centro Sportivo Aeronautica Militare, in risposta a una mia domanda sull’utilità dello psicologo dello sport: Potrebbe essere utile lo psicologo dello sport? In quali fasi? “Credo proprio di sì, in qualsiasi momento, perché anche nei momenti positivi in cui si è probabilmente più razionali si possono capire diverse cose dei momenti in cui le cose non vanno.”

Bisogna impegnarsi e faticare per ottenere qualcosa

Matteo SIMONE 3804337230- 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta

Faccio parte, come ciclista e triatleta, della grande e sensibile squadra "Podistica Solidarietà Cycling Team" grazie all'amico triatleta Massimo Castellano che mi ha coinvolto con entusiasmo e con il quale condividiamo uscite, allenamenti, gare, esperienze che ci permettono di riconoscere e apprezzare il valore dell'amicizia, delle salite, del sudore, delle avversità atmosferiche, della fatica che diventa nostra compagna e maestra per insegnarci che non tutto avviene per caso ma bisogna impegnarsi e faticare per ottenere qualcosa.

Un grazie a tutti i componenti della squadra dal presidente all'ultimo arrivato per il contributo di ognuno nella riuscita della squadra sia in campo sportivo che sociale. Un grazie anche a tutti i simpatizzanti che donano tempo e presenza per fare parte del gruppo anche occasionalmente.

mercoledì 30 gennaio 2019

Lo sport è per tutti, ognuno con le proprie possibilità e modalità


Lo sport che vogliamo: faticare insieme rispettando ognuno, uno sport che aggrega e include, uno sport che unisce negli allenamenti e negli intenti; uno sport per tutti, ognuno con le proprie possibilità e modalità; uno sport che fa bene al cuore, al corpo e alla mente.
Lo sport che vogliamo: uno sport inclusivo che aggrega e avvicina persone, culture e mondi; uno sport che abbatte muri e barriere fisiche e mentali, culturali e generazionali; uno sport che incrementa consapevolezza delle proprie possibilità e capacità e anche dei propri limiti; uno sport per andare oltre; uno sport che sviluppa fiducia in sé e incrementa la resilienza.

martedì 29 gennaio 2019

Quando la corsa chiama non aspettare il momento migliore

Psicologo, Psicoterapeuta

Perché fare sport? Per uscire fuori dalla zona di confort. Per sperimentarsi, per mettersi in gioco, per raccontare, incontrare, confrontarsi, per sperimentare freddo e caldo, per apprendere dalla scuola dalla vita; questo è lo sport che vogliamo, di tutti e per tutti, senza età e con ogni modalità.

Nel libro “Contro la felicità. Un elogio della melanconia”, Eric G. Wilson a pag. 115 racconta dell’importanza del vivere ogni momento come fosse l’ultimo, come canta anche Fiorella Mannoia in una sua canzone. Così scrive Eric: “Quando siamo costretti ad affrontare il fatto che la nostra esistenza non è che un punto sulla scala cosmica del tempo, capiamo quanto sia assolutamente prezioso ogni singolo istante, e che ci rimane pochissimo tempo e faremmo bene ad approfittarne al meglio. Solo quando sperimentiamo la nostra estrema limitatezza, ci rendiamo conto delle nostre grandi possibilità. Vogliamo, più di ogni altra cosa, vivere intensamente e appieno, fare quello che non abbiamo mai fatto ma solo sognato.

Michael Zagato: Io ho corso ma dietro gli allenamenti c'è il mio allenatore

Matteo SIMONE

Nello sport ci si appassiona, si sperimenta benessere e poi c’è anche la voglia di performance e si mettono in atto delle strategie e dei programmi di allenamento per arrivare a raggiungere la miglior performance. 

Di seguito Michael racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Ciao Michael, complimenti, come hai fatto per raggiungere questo personal best sui 10.000 metri? Cosa ti ha aiutato?Per arrivare a questo nuovo PB, sicuramente ciò che più mi ha aiutato è l'allenamento, i km messi nelle gambe di fondo e di qualità, e sicuramente si io ho corso ma dietro gli allenamenti c'è il mio allenatore.”

Qualsiasi risultato non arriva a caso ma è frutto di tanta passione, impegno, organizzazione, persone che aiutano, consigliano, sostengono. 

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