Psicologo,
Psicoterapeuta
Perché fare sport? Per uscire fuori
dalla zona di confort. Per sperimentarsi, per mettersi in gioco, per
raccontare, incontrare, confrontarsi, per sperimentare freddo e caldo, per
apprendere dalla scuola dalla vita; questo è lo sport che vogliamo, di tutti e
per tutti, senza età e con ogni modalità.
Nel libro “Contro la felicità. Un elogio
della melanconia”, Eric G. Wilson a pag. 115 racconta dell’importanza del
vivere ogni momento come fosse l’ultimo, come canta anche Fiorella Mannoia in
una sua canzone. Così scrive Eric: “Quando
siamo costretti ad affrontare il fatto che la nostra esistenza non è che un
punto sulla scala cosmica del tempo, capiamo quanto sia assolutamente prezioso
ogni singolo istante, e che ci rimane pochissimo tempo e faremmo bene ad
approfittarne al meglio. Solo quando sperimentiamo la nostra estrema
limitatezza, ci rendiamo conto delle nostre grandi possibilità. Vogliamo, più
di ogni altra cosa, vivere intensamente e appieno, fare quello che non abbiamo
mai fatto ma solo sognato.”
A volte la corsa chiama e fa uscire fuori dalla comoda zona di confort, fa uscire fuori casa, mette in strada, nei parchi, fa incontrare persone reali in carne e ossa, fa mettere in gioco sperimentando benessere e performance; fa ritrovare vecchi amici, fa incontrare nuovi amici.
A volte la corsa chiama e fa uscire fuori dalla comoda zona di confort, fa uscire fuori casa, mette in strada, nei parchi, fa incontrare persone reali in carne e ossa, fa mettere in gioco sperimentando benessere e performance; fa ritrovare vecchi amici, fa incontrare nuovi amici.
Sali in carrozza, la carrozza dello
Sport, fatti trasportare e coinvolgere, segui un coach o un atleta più esperto o
diventa il coach di te stesso; non aspettare il momento migliore, non
rimandare, è ora il momento; all'inizio può bastare anche un solo minuto al
giorno, il resto viene da sé, non vorrai più scendere dal treno dello Sport
sperimentando sempre più benessere e performance, inviterai sempre più gente.
Lo sport diventerà la tua vera zona di comfort, fidati.
La corsa non è solo fatica fisica, prestanza
fisica, forza e resistenza, ma anche tante emozioni, tanta introspezione, alla
ricerca del vero sé, del profondo di noi stessi, della conoscenza vera di noi
stessi, di come ci comportiamo con atleti amici e avversari come ci comportiamo
in gara alla partenza e all’arrivo, come sperimentiamo appagamento, gioia e
soddisfazione e come si riprende la quotidianità familiare e lavorativa.
Si impara sempre dall'esperienza,
importante è mettersi in gioco, uscire dalla zona di comfort, si può scegliere
di restare seduti dietro le quinte, comodi, ma solo mettendosi in gioco e
facendo esperienza ci possono essere i presupposti per far meglio e conoscersi
meglio, la prossima volta si potrà fare diversamente e meglio.
Interessanti
anche le parole di William Hart: “Si può assaporare
completamente una situazione piacevole, senza dispiacersi quando finisce perché
si comprende che ogni cosa è destinata a passare.”
Insieme è molto meglio nella condivisione
dell'esperienza di fatica e poi anche di gioia, entusiasmo, soddisfazione. Questo
è il vantaggio dello sport.
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