Matteo SIMONE
Una volta fissato l’obiettivo, è importante per l’atleta prestare attenzione ai suoi allenamenti e alle sue sensazioni.
E' importante sapersi ascoltare, capire
quando e quanto fatica, come fatica, come è la sua respirazione, come sente le
sue gambe, è importante accorgersi di ogni minimo fastidio e capire a cosa
possa essere dovuto, in modo da poter intervenire in tempo e rimediare per
evitare di perdere importanti sedute di allenamento e compromettere la
prestazione-obiettivo.
L’atleta
durante la preparazione deve essere attento ai suoi bisogni e cercare di farli
coincidere con l’obiettivo prefissato, l’atleta può avere bisogno di
partecipare ad una competizione durante il periodo di preparazione, però deve
essere attento a non distrarsi dall’obiettivo previsto, quindi avere un occhio
orientato al presente ed uno al futuro prossimo.
E’ importante considerare la preparazione fisica, la preparazione nutrizionale, la preparazione mentale. Sapere gli esercizi fisici da fare per rinforzare i distretti muscolari carenti o importanti per un determinato gesto atletico.
La preparazione va programmata con la massima accuratezza considerando il proprio potenziale atletico relativo alle precedenti competizioni e ai precedenti programmi di allenamento.
E’
auspicabile stilare un programma di massima di allenamento che comprenda alcuni
test importanti di allenamento o di gara, per valutare il grado di preparazione
e in modo da capire i ritmi da poter sostenere nella competizione-obiettivo.
La
preparazione mentale può curare diversi aspetti che contribuiscono alla
migliore riuscita della prestazione. E’ importante partire dalla consapevolezza
dell’atleta nell’impegno che si appresta a prendere.
E’
importante porre tanta attenzione nelle cose che si fanno e sviluppare
consapevolezza di sé e fiducia in se stessi. La motivazione deve essere solida.
E’ necessario attingere alle risorse interne per perseguire le mete desiderate
e cavalcare l’onda del cambiamento per seguire la direzione che porta a
trasformare sogni in realtà e raggiungere obiettivi sfidanti ma non
impossibili.
E’
indispensabile fare progetti credibili a se stessi, un ottimo punto di partenza
è credere di essere in grado di fare qualcosa, perché ci si sente di esserlo,
perché si è sperimentato gradualmente dei miglioramenti. Bisogna capire come
impiegare le proprie risorse, su chi si può puntare, su chi si fare
affidamento. Bisogna sapersi monitorare nel corso del tempo, sapersi testare o
farsi testare.
La
self efficacy è la convinzione di
possedere le capacità per raggiungere i risultati prefissati. Le fonti delle
convinzioni di efficacia: esperienze di successo, modelli di riferimento,
persuasione verbale, sensazioni sperimentate in esperienze di successo. Le
persone con un alto senso di autoefficacia percepiscono le difficoltà come
sfide.
L’autoefficacia
è la convinzione della propria capacità di fare una certa cosa o di raggiungere
un certo livello di prestazione. L’esperienza diretta di successo in compiti di
crescente difficoltà è la fonte principale delle convinzioni di autoefficacia.
Fissare obiettivi limitati, raggiungibili e progressivamente più ambiziosi è
uno dei modi migliori per aumentare l’autoefficacia.
Come
rafforzare le convinzioni di autoefficacia ricorda un evento, episodio,
prestazione dove sei riuscito e rispondi alle seguenti domande: quali erano le
sensazioni? Cosa ha contribuito alla tua riuscita? Quali tue caratteristiche
sono state determinanti? Chi ha contribuito al tuo successo?
Tenacia,
determinazione, resilienza accrescono la forza mentale per andare avanti, per
raggiungere un obiettivo prefissato, per superare eventuali crisi lungo il
percorso. La persona resiliente ricerca strategie creative di fronte alle
difficoltà, possiede autostima, attitudine ad apprendere dall’esperienza,
importanti relazioni familiari e amicali.
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
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