domenica 27 gennaio 2019

Intervista doppia ai runner Eleonora Bazzoni e Igor Toppi

Matteo SIMONE
3804337230- 21163@tiscali.it

Il mondo della corsa diventa un mondo speciale, un mondo che accomuna nella fatica e nella gioia di arrivare, di portare a termine una gara, di fare il personal best, di portare a termine una maratona. 

Di seguito Eleonora e Igor rispondono ad alcune mie domande un po’ di tempo fa.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?
Eleonora: “Si un giorno mi son sentita nel mio piccolo una campionessa, quando ho vinto il titolo italiano di mezza maratona categoria promessa nel 2009.”
Igor: “Si, quando ho vinto per la prima volta una gara.”

L’esperienza della vittoria è molto forte e intensa, ricompensa tanta fatica e impegno e diventa carburante per continuare a impegnarsi e credere sempre di più in se stessi.
Come hai scelto il tuo sport?
Eleonora: “Sin da piccola seguivo mio fratello alle gare e già a sei anni avrei voluto iniziare a correre ma il campo era distante e per varie problematiche ho iniziato a frequentare il campo di atletica all’età di 10 anni…nel frattempo mi bastava trovare davanti a me un rettilineo per correre e improvvisare delle gare con mia madre, ex velocista e saltatrice, e con mio fratello orientato invece al mezzofondo/fondo.”
Igor: “Dai 6 ai 27 anni ho praticato calcio, poi successivamente mi son dedicato all'atletica leggera.”

Se frequenti talenti la strada per diventare campione è più facile, gli insegnamenti di chi ti sta vicino vengono assorbiti come spugne, poi maturando tocca a te decidere cosa è bene per te e come esprimersi al meglio e raggiungere obiettivi ambiti.
Nel tuo sport quali sono difficoltà e rischi? A cosa devi fare attenzione?
Eleonora: “Io faccio mezzofondo e fondo, in gara non incontro particolari difficoltà oltre il superare la fatica…le difficoltà maggiori le incontro invece in allenamento quando magari mi ritrovo ad affrontare allenamenti impegnativi da sola o peggio ancora quando devo allenarmi col brutto tempo, generalmente esco a correre anche con la pioggia ma ho il terrore dei tuoni.”
Igor: “I rischi sono gli infortuni, ma con una corretta preparazione e grazie all'aiuto di un allenatore si possono evitare.”

Si mettono in conto difficoltà e rischi ma se c’è forte passione si supera tutto e se poi c’è condivisione e unione di intenti tutto diventa più affrontabile e risolvibile, insieme è sempre molto meglio nella gioia e nel dolore.
Quali condizioni fisiche o ambientali ti hanno indotto a non concludere la gara o a fare una prestazione non ottimale?
Eleonora: “Raramente mi succede di ritirarmi, non è mai successo in seguito a condizioni ambientali, forse qualche volta da piccola perché ero tanto ansiosa e mi capitava spesso di stare male in gara…..invece diverse son state le prestazioni non ottimali, quelle nelle quali non riesco a dar il massimo, spesso mi faccio influenzare dagli allenamenti svolti  e magari se qualcosa non va alla perfezione parto per la gara senza convinzione e si sa che già associando la gara a qualcosa di negativo non potrà andar benissimo.”
Igor: “Sicuramente il maltempo può influenzare ma non a tal punto di fermarmi.

La partecipazione a gare per eccellere prevedono duri e faticosi allenamenti nelle diverse condizioni, in gruppo, in solitudine, con climi avversi, diete particolari, ma è importanti prendersi i giusti e sani momenti di recupero e di svago.
Cosa ti ha fatto mollare o cosa ti fa continuare a fare sport?
Eleonora: “Questo sport mi fa star bene e nonostante abbia un lavoro rimane sempre la priorità della giornata…dopo la corsa potrei far qualsiasi cosa per il benessere che mi da, mi ha dato tante soddisfazioni e penso di poterne ottenere altre.”
Igor: “Non ho mai pensato di mollare, la corsa mi fa stare bene e mi regala continue soddisfazioni, stimolanti per raggiungere altri risultati.”

Lo sport forgia il carattere, fortifica la personalità, aiuta a sviluppare autoefficacia e resilienza, e nella vita quotidiana si è più forti mentalmente, si è più sicuri, si affrontano meglio gli eventi.
Quali fattori e persone hanno contribuito al benessere e performance nello sport?
Eleonora: “Sicuramente in primis i miei genitori che mi hanno sempre invogliata e son stati sempre disponibili a sostenermi in questo sport e ovviamente un ruolo fondamentale l’hanno svolto i miei allenatori Patrizia Mossa, una mia allenatrice sarda che mi ha fatta appassionare a questo sport e ora Fabrizio Adamo sempre pronto ad aiutarmi nei lavori e sostenermi.”
Quali sono i e le persone che hanno contribuito al benessere e performance nello sport?Volevo star bene con me stesso e tenermi in forma, così con l'aiuto di alcuni amici podisti mi son avvicinato al mondo dell'atletica.”

Importantissimo avere figure di riferimento che sostengono, danno dritte e insegnamenti fondamentali ed essenziali, che intuiscono capacità e risorse.
Qual è stata la gara dove hai dato il meglio o hai sperimentato le emozioni più belle?
Eleonora: “Di diverse gare ho un bellissimo ricordo, sicuramente quando ho vestito la maglia della nazionale in Francia facendo anche il mio personale sulla mezza, per di più senza una preparazione mirata per la mezza ma quella maglia mi diede una grande carica.”
Igor: “La Roma Ostia 2017, una gara alla quale tenevo particolarmente, nella quale son riuscito ad ottenere un buon risultato.”

La passione diventa un motore che riesce a farti mobilitare le energie per continuare ad andare avanti, ad essere resilienti, creativi, a trovare momenti opportuni per coltivare i propri interessi.
Quale esperienza ti può dare la convinzione che ce la puoi fare nello sport e nella vita?
Eleonora:  Ciò che mi da sicurezza è il percorso che ho alle mie spalle, tanti anni di atletica ricchi di soddisfazioni ma anche di delusioni, son capitati periodi negativi ma son sempre riuscita a superare tutto da sola e questo rende più forti nello sport ma anche nella vita di tutti i giorni.”
Igor: “Sicuramente la maratona  fatta nel 2014 a Roma mi ha insegnato a soffrire e a reagire nei momenti di difficoltà.”

Lo sport diventa una palestra di vita.
Quali capacità, risorse, caratteristiche, qualità hai dimostrato di possedere?
Eleonora: “Penso di avere tanta buona volontà, in certi periodi della mia vita ho pensato diverse volte di smettere di correre per mancanza di tempo e poi invece mi ritrovavo ad allenarmi alle 5 del mattino pur di non mollare, solo la passione spinge a fare certe cose!”
Igor: “Sono grintoso e determinato.”
Cosa pensano familiari e amici della tua attività sportiva?
Eleonora: “I miei familiari son felici per me, mi hanno sempre sostenuta sia negli allenamenti che nelle gare, quando rientro in Sardegna mio padre è il primo che spesso mi segue in macchina durante gli allenamenti. I miei amici ruotano tutti intorno al mondo della corsa quindi capiscono perfettamente.”
Igor: “Sono entusiasti e mio padre è il mio primo fan, infatti mi segue ogni domenica.”

Seguire i propri figli nello sport non ha prezzo e per un atleta avere dei fan come un genitore o un partner è una risorsa in più, frutta 2-3’ al km.
Cosa hai scoperto del tuo carattere nel praticare attività fisica?
Eleonora: “Che sono una persona che non demorde e sa ciò che vuole, tenace.”
Igor: “Ho scoperto altre mie qualità, esaltando la mia tenacia.”

Eleonora e Igor sembrano essere una coppia di runner e maratoneti affiatati, tenaci e resilienti.
Quali sono le sensazioni che sperimenti facendo sport?
Eleonora: “Pregara: c’è sempre un po’ di tensione. Gara: cerco di rimanere concentrata e di percepire le sensazioni, Post gara: dipende un po’ dall’esito, questo mi influenza parecchio, felice se la gara ha un esito positivo e molto riflessiva se mi va diversamente.”
Igor: “Fatica e benessere.”

Nello sport non si sperimenta solo fatica  e tensione ma anche soddisfazione, contentezza nell’essere riuscito a fare un’allenamento o gara durissima e impegnativa, nell’aver superato salite durissime o avversari fortissimi. Benessere e fatica vanno a braccetto, l’uno aiuta l’altro, il benessere sperimentato aiuta a impegnarsi di più negli allenamenti e a faticare di più.
Quale può essere un messaggio per sconsigliare l'uso del doping?
Eleonora: “La vita vale molto di più di una performance.”
Igor: “Ritengo inutile  mettere a rischio la propria salute per ottenere dei risultati  non ottenuti con le proprie capacità.”

La vita è bella, bisogna continuare a sorridere sempre nonostante crisi e difficoltà, tutto passa, tutto cambia con impegno, passione e determinazione.
Ritieni utile la figura dello psicologo nel tuo sport? Per quali aspetti e in quali fasi?
Eleonora: “Si penso sia utile, specialmente per chi pratica uno sport a livello professionistico in quanto spesso si hanno pressioni che sicuramente non son facili da gestire e superare da soli.”
Igor: “Si ritengo sia utile la figura di uno psicologo, per aiutare l'atleta nelle fasi "down" del suo percorso.”

Lo sport non è tutto rose e fiori, lo sport come da così ti toglie, ci sono buone prestazioni così come ci sono sconfitte, ci sono periodi di forma eccellente così come ci sono infortuni e malessere. E’, importante confrontarsi ogni tanto con uno psicologo per comprendere quello che c’è nel momento presente; confrontarsi e lavorare su aspetti e situazioni che non si riescono a gestire come l’ansia.
Quale può essere un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi allo sport?
Eleonora: “L’atletica è come una seme, se lo annaffi, lo curi la pianta sorgerà, se hai buona volontà, costanza è uno sport che ti darà tante soddisfazioni e ti aiuterà a superare i tuoi limiti anche nella vita!”
Igor: “Lo sport praticato sin da giovane età riesce ad allontanare i ragazzi da "cattive strade" essendo l'ambiente dell'atletica un ambiente sano.”

La prima strada da allontanare è quella della sedentarietà, poi viene quella dei vizi. E’ importante avvicinare ragazzi, giovani e adulti al mondo dello sport anche non competitivo per farli appassionare a una vita che fa mettere in gioco e apprendere dall’esperienza.
Quali sono i sogni da realizzare?
Eleonora:Ho realizzato il sogno di vincere un titolo italiano e di vestire la maglia della nazionale, è stata una grossa emozione. Sogni? Spero di migliorarmi ancora, non dico altro!”
Igor
: “Vorrei vincere una maratona.”

Nella mente degli atleti ci sono tanti sogni da trasformare in realtà, tanti obiettivi più o meno prossimi da raggiungere per cercare di fare sempre di più e meglio. Se si alza gradualmente l’asticella e si fanno le cose con criterio, affiancati da persone esperte e competenti non si può che incrementare l’autoefficacia e sentirsi sempre più sicuri di far bene e meglio la volta successiva.
Un’intervista a Eleonora è riportata nel libro “Lo sport delle donne. Donne sempre più determinate, competitive e resilienti” (8 ottobre 2018) di Matteo Simone (Autore).
Eleonora è menzionata nei seguenti libri:
“Sport, benessere e performance” di Matteo Simone (Autore).
"Sogni olimpici. Aspetti, metodi e strumenti mentali di competenza dello psicologo per trasformare il sogno olimpico in realtà". Autore: Matteo SIMONE. Presentazione di Isabel FERNANDEZ. Prefazione di Sonia DE LEONARDIS.

Matteo SIMONE 380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR

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