domenica 3 luglio 2022

Alessandro Chiari, Pistoia-Abetone: È stato tutto meravigliosamente piacevole

 Matteo SIMONE 
 

Domenica 26 giugno 2022, si è svolta la 45^ edizione dell’ultramaratona Pistoia-Abetone di 50km vinta dal ruandese Jean Baptiste Simukeka (Orecchiella Garfagnana) in 3h32'32", precedendo Simone Pessina 3h39'44" e Filippo Bovanini 3h40'36". 

Tra le donne, ha vinto l’atleta della Nazionale 100km Federica Moroni in 4h11'43" precedendo Ilaria Bergaglio 4h16'20" e Claudia Marietta 4'29"53. 
Tra i partecipanti, anche Alessandro Chiari e di seguito approfondiamo la sua conoscenza attraverso risposte ad alcune mie domande. 
Ciao, com’è andata la Pistoia Abetone, è stato come te l'aspettavi? Ciao Matteo e grazie per questa opportunità, sono molto soddisfatto, non ho avuto particolari problemi, mi ero fatto uno schema preciso da seguire e l’ho eseguito senza apportare variazioni, dal primo all’ultimo metro ho sempre percepito molta serenità e questo ha svolto un ruolo fondamentale. In gare del genere serve anche un minimo di buona sorte, fa parte del viaggio, inoltre sono di importanza capitale i giorni antecedenti alla partenza, bisogna curare ogni aspetto senza farsi prendere dalla frenesia o dall’eccessivo entusiasmo. 

venerdì 1 luglio 2022

Francesco Prosperi, Cammino Santiago in bici: Non pensavo mi coinvolgesse tanto

 L'idea del Cammino in bici nasce parlando con Piero durante una pedalata 
Matteo SIMONE 
 

Il Cammino di Santiago risulta essere una chiamata in un certo punto della vita che porta una persona da sola o in compagnia a intraprendere un viaggio a piedi in biciletta attraversando momenti e giornate intense a contatto con se stessi e con poche persone amici o incontrate lungo il percorso. 

Di seguito, Francesco racconta la sua esperienza di Cammino di Santiago in bici, rispondendo ad alcune mie domande. 

Loris Gennari, classe 1946, vinse tantissime gare di maratona, 50 e 100km

 Matteo Simone
Psicologo, psicoterapeuta
 

I tre fratelli Gennari di S. Felice Panaro, di cui due gemelli (Elvino e Loris) e Pietro, hanno iniziato a provare amore per la corsa, una passione sempre in crescita diventata quasi dipendenza alla fatica, ai podi, alle sfide.

I fratelli Gennari hanno scoperto il loro talento e hanno approfittato a girare il mondo vincendo gare contro atleti delle altre nazioni, dei paesi dell’Est, gare estreme per chilometraggio elevato e per condizioni climatiche, specialisti della 100 km nel mondo oltre che in Italia.
Quello che facevano i gemelli Elvino e Loris è davvero esemplare e straordinario, sempre insieme al lavoro, in allenamento e in gara, si sostenevano l’un l’altro e spesso arrivavano insieme o uno dietro l’altro, davvero una bella storia, A volte erano in tre che si allenavano o gareggiavano e delle volte arrivavano tutti e tre insieme, davvero una famiglia di ultrarunner.

giovedì 30 giugno 2022

Mariangela Staffieri, acqua circuit: Mai mi sarei aspettata una vittoria

 La vittoria di questa medaglia ha un sapore speciale
 Matteo Simone
Psicologo, psicoterapeuta
 
La vittoria è sempre gradita e apprezzata, un coronamento di un periodo di allenamento sfidante anche se impegnativo dove si scopre se stressi, caratteristiche e qualità forse insospettabili.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Mariangela, attraverso risposte ad alcune mie domande.
Ciao, complimenti, per questa medaglia, te l'aspettavi? Ciao, grazie mille per i complimenti, troppo buono…  Quando l’istruttrice, durante il corso, mi ha prospettato la possibilità di guadagnare una medaglia, mai mi sarei aspettata una vittoria, anche perché ho gareggiato con compagni che praticano questo sport da anni, io solo da nove mesi. Tengo a precisare che l’acqua circuit, non è la classica gara di nuoto ma è costituita da una serie di esercizi (boxe, pole, jump, esercizi a corpo libero, pesi e bike) in acqua. È completo, tutto il corpo lavora. Come potrai ben capire non è semplice coordinare qualità e velocità dell’esecuzione ma è proprio l’aspetto che preferisco dell’acqua circuit.

mercoledì 29 giugno 2022

Giulia Paternò, triathlon: Rallentare se è necessario ma non mollare

 Nelle situazioni più difficili non dobbiamo mai mollare! 
 Matteo Simone 
Psicologo, psicoterapeuta 
 

Il 28 maggio 2022, ha avuto luogo il Triathlon Olimpico Città di Giulianova, la cui gara femminile è stata vinta da Maria Casciotti in 2h11’59”, precedendo Alessia righetti 2h13’46” e Margherita Garavini 2h33’53”. 

Il vincitore assoluto è stato Jonathan Ciavattella in 1h59’35”, precedendo Alessio Piccioni 2h00’19” e Pasquale Di Ghionno 2h01’14”. 
Di seguito, attraverso risposte ad alcune mie domande, approfondiamo la conoscenza di Giulia Paternò che ha esordito nel triathlon, riuscendo a salire sul gradino più alto de podio della categoria S3. 
Complimenti Giulia, com'è andata la gara? Soddisfatta? Grazie mille e grazie per esserti interessato! La gara è andata benissimo, sono molto soddisfatta di me stessa a parte la frazione di bici nella quale sono ancora tanto impreparata, era la 5^ uscita in bici fuori per cui sono andata talmente piano che ho recuperato nella corsa 😂. 

Una bella sfida e un grande giorno partecipare a una gara di triathlon olimpico che prevede tre discipline sportive di cui nuoto 1500 metri, bici 40 km e corsa 10km. 

Pietro Laurenti: È stato un cammino della mente, degli occhi e del cuore

 Dovevo fermarmi riflettere e quale migliore occasione del cammino di Santiago 
Matteo SIMONE 
 

Lo sport aiuta a organizzarsi, a decidere mete e obiettivi da raggiungere documentandosi, organizzandosi, coinvolgendo amici e arricchendosi nell’animo, nel cuore, nella mente. 

Di seguito, l’amico maratoneta Pietro, racconta la sua esperienza di Cammino di Santiago in bici, rispondendo ad alcune mie domande. 
Ciao, complimenti per il cammino di Santiago in bici, come è nata l’idea? Dopo due anni di pandemia nei quali ho avute rinunce per lockdown tipo festeggiare i 50 o gli 80 di papà che poi è deceduto causa covid, ho pensato che dovevo fermarmi riflettere e quale migliore occasione del cammino di Santiago. Pertanto ho approfondito, mediante documentazione di racconti o video, la modalità come farlo. Ho scelto la bici per ragioni di tempo e perché pensavo che potesse essere più "facile".  

martedì 28 giugno 2022

Sebastiano Scarlata: La corsa è un po’ come la vita, nessuno ti regala niente

 Lo sport è uno strumento per imparare a conoscere e accettare sé stessi
 Matteo Simone
Psicologo, psicoterapeuta
 

Lo sport può essere considerato una palestra per affrontare la vita quotidiana, una metafora della vita dove bisogna prepararsi dall’inizio studiando e lavorando duramente per ottenere qualcosa, grandi risultati soddisfacenti.

Di seguito, il giovane Sebastiano (Impossible target) racconta la sua ricca esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta? La definizione di atleta mi sembra un po’ troppo generosa per me! Il tutto è iniziato quando un giorno, per via di una scommessa con alcuni colleghi abbiamo deciso di partecipare alla maratona di Venezia del 2015.La pessima, quasi nulla, preparazione e la mancanza di esperienza mi hanno portato a concludere la gara in 6 ore e con tantissima fatica. Pensai di smettere di correre per sempre… ma proprio in quell’occasione incontrai un signore sui 75-80 anni che mi parlò di una gara lunga ben 100km: la 100km del Passatore. Inizialmente pensai che fosse un folle, ma giorno dopo giorno la curiosità cresceva, finché decisi che anche io potevo affrontare un’impresa del genere. Così, chilometro dopo chilometro nel 2016 portai a termine il mio primo Passatore! Da quel momento mi alleno per stare bene con me stesso e spero di poter arrivare all’età di quel signore che incontrai nel 2015, continuando a correre come lui. 

Translate