mercoledì 14 febbraio 2018

Corsa, benessere, cultura nel cuore degli altipiani del Kenya

a unique journey through running, wellness and culture in the heartlands of Kenya
un viaggio unico di corsa, benessere, cultura e tradizioni nel cuore degli altipiani del Kenya

GLI UNICI RUNNING CAMP IN KENYA CON PARTENZE DALL’ITALIA !!!
Introduzione
THE HEART OF KENYAN RUNNING” è un viaggio unico che, attraverso la corsa, vi porterà nel cuore degli altipiani del Kenya, a stretto contatto con la cultura e le tradizioni dei più forti corridori al mondo. Il nostro Running Camp è un percorso di crescita, sportivo e non, che vi regalerà indimenticabili emozioni: avrete la grande opportunità di confrontarvi e di vivere appieno la quotidianità degli atleti keniani, avrete la possibilità di comprendere le loro origini, il loro presente, il loro futuro. Percorrerete con loro gli infiniti sterrati di corsa, vi alimenterete come loro, vi “confonderete” con loro. Il martedì e il giovedì di ogni settimana ci uniremo ai gruppi di allenamento locali per le sessioni sulla pista di terra battuta di Tambach e per prendere parte al fartlek collettivo. Il popolo del Kenya, composto da 42 tribù diverse, ha fatto del SACRIFICIO, della SEMPLICITÀ e dell’ESSENZIALITA’ il suo punto di forza. Nonostante la povertà ancora largamente diffusa e la precarietà delle condizioni di vita per la maggior parte della popolazione, il popolo dei leggendari corridori keniani è FELICE, FIERO E RISPETTOSO.

martedì 13 febbraio 2018

Lo sport rende felici, ti libera la mente da tensioni e problemi

Matteo Simone 

La pratica dell’attività fisica fa sperimentare benessere fisico ed organismico, l’attività fisica permette di mettere in moto i diversi apparati circolatorio, cardiaco, respiratorio. 

Lo sport fa sperimentare anche benessere mentale, permette di scaricare tensione e stress che possono derivare da una giornata lavorativa o da altri impegni quotidiani di disbrigo faccende domestiche o burocratiche.
Lo sport permette di trovare un tempo dedicato a se stessi, da soli o in compagnia, per fare qualcosa che diventa piacevole, fa sperimentare sensazioni ed emozioni, anche fatica e impegno con determinazione per raggiungere obiettivi e trasformare sogni in realtà.

Half Marathon di Pietro Mennea a Barletta il 25 Febbraio 2018

Matteo SIMONE 

Prestigiosa l’opera di Enzo Cascella di riuscire a tenere uniti tanti atleti apprezzandoli e premiandoli.

Notevole è anche la sua opera, grazie a tanti suoi collaboratori, di proporre tante iniziative di attività fisica a diversi livelli come una grande gara di mezza maratona in memoria di Mennea che si svolgerà prossimamente il 25 febbraio 2018, di seguito le sue parole per diffondere uno sport teso al benessere, alla partecipazione e anche alla performance: 
Sono oltre 250 gli atleti iscritti alla ASD Barletta Sportiva, l’associazione podistica è in continua crescita perché riesce a diffondere una sana pratica sportiva e  promuove uno stile di vita orientato alla salute e al benessere. L’Associazione è inoltre impegnata sul territorio con tutta una serie di iniziative ed eventi che interessano il sociale. Nella sede della ASD Barletta Sportiva  vanno avanti i lavori per l’organizzazione della Half Marathon di Pietro Mennea che si svolgerà a Barletta il prossimo 25 Febbraio 2018, ma il Presidente Enzo Cascella non si è fatto sfuggire questa occasione di festeggiare e consegnare un riconoscimento ai tre atleti della Barletta Sportiva. Presente alla cerimonia anche l’Assessore allo Sport del Comune di Barletta Patrizia Mele.”

lunedì 12 febbraio 2018

Selfie fanno parte dello sport come il riscaldamento, lo stretching, gli allunghi


Puoi scegliere se poltrire e chattare o metterti in movimento alla ricerca di persone in carne ossa, salire sul treno dello Sport, faticare in compagnia, confrontarti con gli altri, condividere albe e tramonti, parchi e ville, strade, sentieri e piste.

Allenamenti e gare e poi quanto meno porti a casa un po' di selfie che fanno parte dell'allenamento così come lo stretching, le andature, le ripetute, il fartlek, la progressione, il lento.

domenica 11 febbraio 2018

Giuseppe D’Antone Campione Regionale Cross 2018 categoria M60


Che dire! Un fenomeno, passano gli anni, si cambia categoria, ma lui è sempre pronto e performante. 

Conosciuto e salutato da tutti, applaudito da tutti, coccolato da noi tutti amici di società Atletica La Sbarra. Il suo titolo e la prestazione degli altri atleti della società hanno contribuito a piazzamento al 4° posto tra le società maschili del Lazio.
Giuseppe D’Antone, 60 anni è ancora uno dei più forte della squadra e riesce a competere con gli atleti più giovani vincendo, a ritmi elevatissimi quasi sempre la categoria M60, e competendo anche con i più giovani per i primi piazzamenti assoluti.

sabato 10 febbraio 2018

Massimo, Nunzia e Mimmo: Grandi Ultramaratoneti della “Barletta Sportiva”

Matteo SIMONE 

Da un po’ di anni mi sto interessando alle ultramaratone.

Nel 2008 attraverso brevi interviste ad alcuni partecipanti alla “100 km degli Etruschi”, raccolsi alcune impressioni, sensazioni e testimonianze con l’intento di comprendere le motivazioni a intraprendere questo tipo di imprese estreme che comportano un’estenuante prestazione sportiva, e tra gli intervistati c’erano anche Nunzia Patruno già atleta della Nazionale 24ore e Enzo Cascella alla sua prima 100km.
Questo interesse per il mondo delle lunghe distanze mi ha portato mettermi in gioco sperimentandomi in alcune gare di ultramaratona e ciò mi ha permesso di scrivere articoli e libri e tra questi ne ho scritto anche L’Ultramaratoneta di Corato in collaborazione con Giuseppe Mangione e riporto di seguito un breve estratto a proposito degli ultramaratoneti Pugliesi:

venerdì 9 febbraio 2018

Matteo Simone, psicologo e ultramaratoneta, racconta il suo stage in Kenya

(a cura di Stefano Severoni)

Sulle pagine di facebook immagini e brevi commenti sull’esperienza di Matteo Simone in Kenia nel mese di gennaio 2018. Com’è stata articolata la tua giornata in terra keniana? Raccontaci nel dettaglio.

La sera prima ci si organizzava per il giorno successivo, in genere appuntamento alle 6.30 con i pacer keniani per un allenamento a piccoli gruppi in base alla distanza e velocità, si correva in genere dai 12 ai 20 km, con ritmi dai più veloci e in progressioni per gli atleti più forti, mentre più lenti per me e altri e anche alcune donne che andavamo più piano. Si tornava, stretching, colazione e poi liberi a bordo piscina oppure passeggiate varie. Era prevista merenda sia nella mattinata che nel pomeriggio. Nel pomeriggio inoltre erano previste a volte sessioni di addominali a cura di Timo Limo o Richard, molto dure e faticose, soprattutto il motto di Richard era: «No pain no gain». Comunque insieme ci divertivamo anche ed erano presenti tanti campioni lì con noi. Altri pomeriggi facevamo tecnica di corsa e andature a cura di Timo Limo sulla pista in tartan di Lorna Kiplagat, oppure visite a scuole, incontri con allenatori di pomeriggio o sera, incontri e allenamenti con atleti di livello mondiali come Wilson Kipsang, che abbiamo incontrato nella palestra e ci ha chiesto se l’indomani mattina ci allenavamo insieme, e così è stato ha fatto: 5 minuti di ritardo, ma alle 6.35 si è presentato lui che ha 2h03’13” in maratona, con un altro atleta che ha di personale in maratona 2h07’. Inoltre erano previsti allenamenti nella pista di Tambach a 12 km di distanza dal nostro centro, una pista in terra battuta “calpestata” da tanti fenomeni keniani, e noi insieme a loro. Inoltre il fartlek del giovedì mattina alle 9.00 si partiva tutti insieme, eravamo centinaia, ma loro erano fortissimi, variazioni di ritmo sotto i 3’ al km. Inoltre erano previste visite a ospedali, artigianato locale, altri camp di atletica poveri e meno poveri.

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