lunedì 11 giugno 2018

Giada Paolillo, 100km: A casa porto un’esperienza di una forza pazzesca

Matteo Simone 

La 100km di corsa è un’ultramaratona che diventa un sogno per tanti ultramaratoneti, una sfida da portare a termine.

Di seguito Giada racconta la sua esperienza alla 100km del Passatore, rispondendo ad alcune mie domande.
Com'è andata? “Partenza con un caldo pazzesco. Salite, discese, paesaggi tipici toscani...con la testa già alla Colla… Già.. La famosa Colla che quando la raggiungi sembra che hai scalato l’Everest…. E li stanca, pensi a che fare, davvero ho ancora 50 km davanti? Magari lascio…. L’avrò già detto 1000 volte…. E poi è notte che cavolo… Ma poi dico 'son salita fin quassù… Ora devo scendere'.
È stato come te lo aspettavi?Non sapevo cosa aspettarmi… Dal 50° km era tutto incognita i km in più e la notte che mi spaventava da morire.”

Lo sport aggrega e avvicina persone e culture

Matteo Simone 

Lo sport fa tornare a giocare come bimbi, fa perdere l'età anagrafica, si apprezza il gusto di sporcarsi, cadere, sbagliare. 

A volte lo sport confonde, fa perdere il senso del tempo, il tempo che passa, il traguardo che arriva; a volte lo sport fa incontrare persone e paesaggi, fa viaggiare nei sogni e nella realtà. Questo è lo sport che vogliamo, certi treni passano, bisogna prenderlo al volo e lasciarsi trasportare per strade, ville, parchi e monti.
Non c'è un'esatta modalità per partecipare al treno dello sport, puoi sperimentare benessere o performance o entrambi. Sport è anche solidarietà, inclusione, integrazione, consapevolezza corporea dei propri limiti, osare senza esagerare, lo sport dà ma a volte toglie, lo sport è anche rete sociale, è anche fidarsi e affidarsi.

Nicola Ciuffreda, 100km: La gara con te stesso ti regala l'odore del nuovo giorno

L’esperienza consolidata mi fa andare avanti con più sicurezza

Le corse di lunga distanza consentono di fare esperienza, di approfondire la conoscenza di se stessi mettendosi alla prova, di far parte di un gruppo che si allena e si organizza per partecipare alla gara e condividere fatica, gioia ed emozioni. 

Di seguito, Nicola racconta la sua esperienza al Passatore la classica gara di 100 km da Firenze a Faenza.
Nelle gare di lunga distanza si fa tanta esperienza lungo i 100 km di gara in ore diurne e notturne con escursione termica e sperimentando senso di fatica, di fame e di sete e si porta a casa sempre un’esperienza ricca e unica.

Filippo Castriotta, 100km Passatore 2018: Mi sento sempre più sicuro di me stesso

Un bagaglio di momenti magici vissuti con amici prima, durante e dopo la gara

Le gare di ultramaratona sono momenti considerati anche magici, ci si arriva con una preparazione il più possibile accurata per soffrire il meno possibile, per non incorrere in crisi o difficoltà e cercando di fare sempre meglio con l’aiuto dell’esperienza, di seguito Filippo racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.

Come stai ora?Molto bene con la voglia di fare un'altra 100km.” 
Come è andata?E’ andato tutto alla grande come avevo programmato.”

Le gare di ultramaratone diventano sempre più opportunità di incontri e confronti, permettono di condividere l’esperienza di gara con altri atleti anche campioni come il grande Giorgio Calcaterra.
Soddisfatto?Tantissimo non mi aspettavo di migliorare il 10h e 36' dell'anno scorso visto il forte caldo di quest’anno che tutti gli atleti hanno sentito, compreso il grande Giorgio Calcaterra. Un’altra emozione è stata stare avanti alla partenza con tanti illustri campioni e aver ricevuto ancora i complimenti di Marco Lombardi che non vedevo dalla 100 di Torino dove ci scambiammo entrambi i complimenti, lui per il 2° posto assoluto e io il 3°, che bello quel giorno salire sul podio a una 100 km, è qualcosa di veramente magico Matteo.”

mercoledì 6 giugno 2018

Damiano Murolo, 100km del Passatore: Le ultra richiedono esperienza ed umiltà

Felice ed emozionato per essere riuscito nuovamente a completare una 100 km

Una gara di corsa a piedi della lunghezza di 100km è sempre una sfida, uno sforzo di lunga durata ed entrano in gioco tante varianti sia in allenamento che in gara, il periodo di allenamento è faticoso e impegnativo in termini di tempo da dedicare alla corsa e di sforzo da sostenere sia fisico che mentale, si tratta di allenarsi a correre per più ore, anche più di una decina di ore, cosa che sembra strano per i non addetti ai lavori.

Damiano racconta la sua esperienza alla 100km del Passatore rispondendo ad alcune mie domande.
Complimenti come stai ora?Grazie per i complimenti, mi sento felice ed emozionato per essere riuscito nuovamente a completare una 100 km.” 
Come è andata?Direi molto bene, ho migliorato la prestazione dell’anno scorso di oltre 1h20min, tagliando il traguardo in un tempo effettivo di 12h26min.”

martedì 5 giugno 2018

Barbara Moi, 100km Passatore: È stata un’esperienza fantastica sono strafelice

Era la mia prima 100 km e avevo come unico obiettivo quello di arrivare
Matteo SIMONE

Le gare di lunga distanza non solo per uomini ma anche per tante donne che riescono a barcamenarsi tra lavoro, famiglia e impegni vari trovando il tempo utile e opportuno per allenarsi e per sperimentare benessere da sole o in compagnia, su strade o su prati. 

Di seguito Barbara racconta la sua esperienza di gara di 100km del Passatore rispondendo ad alcune mie domande. Una volta stabilito cosa si vuol fare e come bisogna mettersi a tavolino e programmare un periodo di allenamento per arrivare pronti e preparati ad affrontare la gara soprattutto se si tratta di una ultramaratona di 1000km, soprattutto se si è alla prima esperienza, soprattutto se si tratta della 100km del Passatore dove è prevista una lunghissima salita fino al Passo della Colla, ma si può fare tutto, e questo è quello che sperimentano tanti atleti ultrarunner.

Alberto Cervo, 100km del Passatore 2018: Volevo arrivare al traguardo

Matteo SIMONE 

Le gare di ultramaratona mettono a dura prova soprattutto se ci si presenta alla partenza non proprio in perfetta condizione.

Nella mente dell’ultramaratoneta ci sono tanti dubbi e incertezze e anche tanta voglia di partecipare, di condividere allenamenti e gare con amici e sconosciuti, di mettersi alla prova, di provare e riprovare. 
Di seguito Alberto racconta al sua esperienza utile per approfondire il mondo bizzarro e sorprendente degli ultramaratoneti.
Ciao come stai? Come è andata? Soddisfatto? Problemi, criticità?Ciao Matteo, sto un po' acciaccato, ho preparato molto bene questa gara ma dovevo rinunciare per infortunio a tre settimane prima della gara, ma col riposo e le giuste cure sono riuscito a recuperare, il giorno della gara ha fatto abbastanza caldo e un po' perché venivo dall'infortunio un po' perché la giornata non era ideale per correre ho deciso di partire tra gli ultimi camminando, ho iniziato a correre dopo qualche km, poi pian piano ho iniziato a mettermi a passo.”

Translate