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A cura di Matteo Simone, psicologo e psicoterapeuta Gestalt ed EMDR. Atleta e dirigente dell’ASD Atletica La Sbarra. Ciclista e triatleta di Podistica Solidarietà. 21163@tiscali.it - 3804337230
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lunedì 6 luglio 2020
20 anni resilienti della Gargano Onlus 2000 presieduta da Giovanni Cotugno
giovedì 18 giugno 2020
Per ottenere qualcosa bisogna crederci, impegnarsi, faticare, tenere duro
Matteo SIMONE
Per ottenere qualcosa bisogna faticare, impegnarsi, un po’ soffrire, incontrare discese e salite cercando di arrivare a conclusione sperimentando soddisfazione e gioia. Lo sport permette di mettersi in gioco per apprendere dall’esperienza, conoscersi meglio, ascoltare se stessi durante la fatica attraverso il respiro e le sensazioni corporee.
Per ottenere qualcosa bisogna
crederci; fidarsi e affidarsi; essere consapevoli delle proprie capacità e
limiti; impegnarsi duramente; essere determinati; mettere in conto infortuni,
avversari più forti, sconfitte e momenti bui; rialzarsi sempre e ripartire con
pazienza, senza fretta, con modestia e umiltà apprezzando sempre l'esperienza.
mercoledì 17 giugno 2020
Intervista doppia alla coppia di ultrarunner Zagara e Vincenzo
A volte la vita mette a dura prova, fa incontrare problemi e ostacoli, situazioni difficili da gestire, affrontare e superare, poi succede di iniziare a praticare sport e tutto cambia, si sperimentano altre modalità di stare al modo, altre modalità per sperimentare benessere, fatica e sofferenza, gioie e soddisfazioni.
Di seguito Zagara e Vincenzo raccontano le loro esperienze di
vita e di sport rispondendo ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?
Zagara:
“Ho iniziato con 3 amiche, ci chiamavamo
quelle delle 5.50 perché le 5.50 era l'orario che ci davamo all'alba per
scendere e poi incontrarci per allenarci. Poi piano piano la corsa mi ha preso
sempre più. Non uscivo con il Garmin, non sapevo neanche che fosse, ma so che a
volte rientravo dopo 3 ore.
Elisa Zanon, runner: Quando pratico sport mi sento bene, nonostante la fatica
A volte correndo,
principalmente in trail, mi vengono i brividi per l’emozione
Matteo Simone
Lo sport è una grande opportunità per tutti soprattutto di benessere individuale nonostante la fatica.
Le sensazioni
e le emozioni che si sperimentano sono intense e preziose. Di seguito Elisa, dell’Emme
Running Team, racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso nella
pratica dell'attività fisica? “Ho sempre
praticato sport fin dai 4 anni di età: ginnastica artistica, nuoto, pallavolo
per 15 anni e ho anche allenato 2 squadre di ragazzine. A 32 anni ho iniziato a
correre, dopo due mesi ho fatto la mia prima mezza maratona, dopo un anno la
mia prima maratona e dopo 2 la mia prima 100 km”.
La
gara della tua vita dove hai sperimentato le 6 più belle?
“100 km di Asolo, Maratona di new York,
Cortina trail”.
domenica 14 giugno 2020
Alina Balauca: Correre ti aiuta a stare bene con te stesso e con gli altri
Psicologo,
Psicoterapeuta
Nella vita è preferibile avere uno sport da praticare per fare amicizia, per mettersi in gioco, per conoscere proprie capacità e luoghi, per provare a correre una maratona, per far parte di una squadra condividendo allenamenti e gare.
Di
seguito Alina, racconta la sua esperienza rispondendo
ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.
In che modo lo sport ha contribuito al tuo benessere? “Ha
contribuito facendomi stare bene fisicamente e psicologicamente”.
Come hai scelto il tuo sport? “Ho
scelto la corsa perché mio figlio praticava lo stesso sport”.
martedì 9 giugno 2020
La strategia per il rilancio dell'Italia: Un'Italia più forte, resiliente ed equa
Individui e Famiglie: Promuovere
resilienza individuale e coesione sociale
I giorni passano e le cose cambiano di giorno in giorno ma la vita va avanti perché l avita è resiliente, sa come svincolarsi dai mille problemi, sa come rimanere sempre a galla nonostante tutto. Tocca a noi prendere in mano le redini, decidere momento per momento cosa è meglio per noi. È importante andare avanti così con coraggio, fiducia, speranza e resilienza.
Luigi Pecora, ultrarunner: Il Passatore è la gara della mia vita
Sono sempre andato avanti
un passo alla volta e non ho mai mollato
Foto di Sandro Marconi |
Il Passatore è una gara di corsa a piedi della distanza di 100 km con partenza il sabato alle ore 15,00 e arrivo a Faenza, tempo massimo di gara 20 ore.
Luigi Pecora, “Pol. Dil. Santa Lucia”, nel 2016 ha esordito alla 50 km di Romagna e alla 100 km del Passatore e per 4 anni consecutivi ha partecipato a entrambe le gare migliorandosi di 1 ora sulla gara di 50 km e di più di 2 ore sulla gara di 100 km ottenendo i seguenti Personal Best nel 2019: 50 km di Romagna 3h37'12" e 100 km del Passatore 8h19'18".
Di seguito Luigi racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande.
Come è cambiato nel tempo il tuo approccio allo sport? “Sono sempre stato sportivo e amante della sfida personale, e lo sport è sempre stato un modo per mettermi alla prova. Capendo sempre meglio ed entrando sempre più a fondo nella disciplina che pratico, mi piace anche misurarmi con gli altri, sono abbastanza competitivo, e ciò mi porta a un sempre maggior impegno, per poter ottenere risultati, mantenendo però di base la passione per lo sport e il divertimento”.
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