Abbiamo vinto un Campionato Italiano nella 4x100 nel ‘65
Matteo SIMONE
La gara degli 80 metri ostacoli era una specialità esclusivamente femminile dell'atletica leggera e faceva parte del programma olimpico dal 1932 al 1968 (dalle Olimpiadi del 1972 fu sostituita dai 100 metri ostacoli).
Su questa distanza, ai Giochi olimpici di Berlino 1936, Ondina Valla vinse la prima medaglia d'oro olimpica assegnata a un'atleta italiana, stabilendo anche il record mondiale. Dal 1964 al 1970 gli 80 m ostacoli erano la terza specialità del pentathlon outdoor.
Oggi la gara degli 80 metri ostacoli viene praticata nelle gare della categoria cadette (atlete tra i 14 e i 15 anni), ma anche nelle competizioni che vedono protagoniste atlete delle categorie master tra i 40 e i 65 anni (con un'altezza dell'ostacolo di 76,2 cm) e over 60 anni (con un'altezza di 68,6 cm).
Di seguito, attraverso risposte ad alcune mie domande, approfondiamo la conoscenza di Luciana Castellari, (Cesena, 12 Agosto 1943) ex velocista (100 m) e ostacolista (80 m hs).
Qual è stato il tuo percorso nello sport? Ho iniziato nel '58 e ‘59 con le gare scolastiche, allora abitavo a Cesena dove ancora non esisteva un impianto per l'Atletica. Facevo 1,50 in alto, avevo 15 anni, una società di Forlì mi tesserò e cominciai a fare gare vere.
Quando si è ragazzi e si ha volontà tutto è più facile dal punto di vista atletica, basta correre e saltare per star bene e sperimentare benessere e se hai qualcuno che indirizza come un allenatore allora i progressi sono immediati.
Nella pratica del tuo sport quali erano le difficoltà? Cosa e chi ti ostacolava? Le difficoltà erano i lunghi viaggi in treno, la mia gara era sempre la prima e quindi riuscivo a malapena a mangiare un panino, non avevo un buon rapporto con il mio allenatore Luciano Martelli che si occupava tanto delle velociste e molto meno di me.
Per quali aspetti e fasi ritenevi utile lo psicologo nel tuo sport? Ai nostri tempi non esisteva neppure un massaggiatore, figurati lo psicologo!
Quando ti sei sentita campionessa nello sport? Nel 1960 vinsi i Campionati Italiani Juniores negli 80m hs, avevo 17 anni, e nel 1961 ero la 2^ ostacolista italiana dopo Letizia Bertoni, ai nostri tempi ci si allenava 2-3 volte la settimana, ma io ce la mettevo tutta, ero molto appassionata. A Bologna eravamo 4 ragazze in Nazionale: Donata Govoni, velocista, la più brava: Luisa Cesari 400 m e 4x100; Daniela Spampani, velocista e io che oltre agli ostacoli facevo il pentathlon.
Letizia Bertoni (Milano, 5 marzo 1937), ex ostacolista e velocista italiana, ha partecipato a due edizioni dei Giochi olimpici, a Melbourne 1956 (200 metri piani e staffetta 4×100 metri) e a Roma 1960 (80 metri ostacoli e staffetta 4×100 metri). Solo nella staffetta riuscì a raggiungere la finale, in entrambe le occasioni piazzandosi al quinto posto.
Donata Govoni (Pieve di Cento, 3 marzo 1944), ex velocista e mezzofondista italiana, 25 volte campionessa nazionale, 49 volte maglia azzurra (4 Olimpiadi e 4 Europei) e autrice di due record nazionali, nei 400 metri (53"2 nel 1970) e 800 metri (2'03"9 nel 1971).
Luisa Cesari (1942) è stata 3 volte campionessa italiana: 400 m: 1964 (57”5); 4x100 m: 1965 (48”2) e 1966 (48”7).
Sogni realizzati? Purtroppo ho smesso che ero molto giovane, nel pieno delle mie forze. Dopo che la Bertoni si ritirò ero la 1^ ostacolista, mi è rimasto il rimpianto di sapere che cosa avrei potuto fare continuando ancora per qualche anno. I miei tempi erano 80 hs 11"3 - alto 1,55 - lungo 5,35.
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
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