Ringrazio Roberto che ha creduto in me dandomi forza e coraggio
Matteo Simone
Aurelia Rocchi
e Roberto Boiano
Si è svolta nei giorni 6 e 7 Maggio 2022 l'Euchidios HyperAthlos, Corsa podistica di 215km, con partenza da Plataea venerdì mattina, 6 maggio 2022, alle 07:00, arrivo a Delphi e ritorno a Plataea entro il limite di 36 ore, per la prima metà (Plataea-Delphi) 16 ore e per la seconda metà (Delphi-Plataea) 20 ore.
e Roberto Boiano
L'Euchidios HyperAthlos è una gara di qualificazione per la gara di Spartathlon con una prestazione di 33 ore per gli uomini e 34 ore per le donne.
Tra i partecipanti di questa edizione ci sono stati due atleti italiani: Roberto Boiano, classificato all’8° posto in 31h39’41” e Aurelia Rocchi arrivata in 13^ posizione in 33h00’07”.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Aurelia, attraverso risposte ad alcune mie domande.
Congratulazioni per questo traguardo, da quanto tempo ci lavori? Buongiorno professore. Sono riuscita a finire una gara durissima a Atene. Ancora non ci credo. Ce l’ho fatta. Da un paio di mesi lavoro su questa gara. Ho fatto tanti allenamenti da sola non avendo la possibilità ultimamente di fare le gare.
Aurelia risulta essere un’atleta molto determinata e resiliente, quando si mette in testa un obiettivo cerca di organizzarsi per portarlo a termine, nonostante qualsiasi difficoltà e avversità, va avanti per la sua strada e il suo percorso di preparazione e di gara.
A chi lo dedichi? Gara dedicata come sempre ai miei figli e nipoti, ognuno di loro ha la loro parte di km in gara e questo mi dà la forza.
Nella mente di Aurelia ci sono sempre chilometri da percorrere ma anche il pensiero nei confronti dei cuoi cari familiari che gli danno forza nel portare a compimento le sue imprese, una risorsa mentale utile per andare avanti in ogni caso, in ogni circostanza.
È andato tutto come previsto? La gara e andata meglio da come lo pensavo prima dalla gara perché il percorso mi ha fato tanta paura ma poi in gara ho cominciato a sfidare me stesa, con le mie forze cercando di tirare fuori meglio di me.
Gare dure, faticose, difficili fuori dal territorio nazionale destano sempre un po’ di preoccupazione ma una volta partiti c’è la voglia di andare avanti fino alla fine per portare a casa un grande risultato per mettere alla prova se stessi in grandi sfide che si possono affrontare, gestire, superare grazie alla grande esperienza accumulata in altre gare altrettanto difficili ma non impossibili.
Di notte sotto il diluvio |
In effetti Aurelia appare una donna molto coraggiosa, considerata un’aliena, un’extraterrestre per quello che fa e come lo fa, senza paura, senza timore ma con la voglia di provare a uscire fuori dalla zona di confort, sperimentando e apprendendo dall’esperienza, fortificandosi sempre di più e dando coraggio a tante altre persone, diventando un esempio per tutti e tutte.
Pensieri, dubbi, crisi, preoccupazioni in gara? Ho avuto tante preoccupazioni in gara, buio, freddo tra le montagne, la pioggia forte, da sola, perché nelle gare lunghe à ovvio che siamo distanti noi runner, uno dall'altro. Per fortuna non ho mai avuto delle grandi crisi, delle volte sentivo che mi mancavano le forze ma ero sicura di poter riprendermi dopo. Ho sempre in mente il consiglio di Gianni Miniego che quando ho cominciato a fare le gare lunghi mi ha detto: ‘Avrai durante le gare momenti di crisi che penserai di non poter andare avanti ma se tu riesci con la testa a superarli le forze ti arriveranno e andrai tranquillamente avanti. Dubbi? Sono stati dei momenti che pensavo di non finirla ma nello steso tempo mi dicevo che non devo smettere di credere in me stessa.
Aurelia ha iniziato a correre con la società ASD Villa De Sanctis, quando era una società che primeggiava in Italia nelle lunghe distanze e tra i componenti vi era l’espertissimo ultrarunner Gianni Miniego che oltre a essere un forte atleta per la sua categoria di età era un ottimo collaboratore della nazionale nel seguire gli atleti nelle gare internazionali a cui partecipavano e tutt’ora è una figura di riferimento per gli atleti della sua squadra e altri atleti che si affacciano al mondo dell’ultramaratona, molto discreto e riservato ma molto esperto e competente.
Cosa ti spinge a correre le ultramaratone? Le ultra mi piacciono anche se sono molto dure, perché in queste gare scopri sempre che c’è qualcosa in te da scoprire ancora.
Nelle ultra si sta veramente a contatto con se stessi, con il proprio dolore e sofferenza e si comprende cosa e come tirare fuori per esprimersi al meglio e andare avanti nonostante le crisi, dubbi e avversità.
Cosa vuoi dimostrare? Non voglio dimostrare a nessuno niente facendo queste gare, voglio sempre sfidare me stessa.
Cosa lasci in Grecia e cosa porti a casa? Cosa lascio in Grecia? Emozioni più forti che ho vissuto in una gara così dura e porto con me la gentilezza delle persone, parlo degli organizzatori di questa gara che sono stati vicino a noi corridori e che di sicuro ognuno di noi in quel lungo percorso ha lasciato nei loro cuori qualcosa di importante, la grande passione di andare oltra le nostre forze.
Gare di ultramaratona fanno sperimentare sensazioni ed emozioni forti e intense, si porta via tanta esperienza che serve ad andare avanti e rafforzarsi per affrontare, gestire, superare altri contesti e aspetti della vita quotidiana.
Come hai scelto questa gara? La gara è stata scelta da un grande mio amico ultra Roberto Boiano che mi ha detto: tu devi venire in Grecia a fare questa gara perché e una gara dura e tosta come te. Ringrazio Roberto che ha creduto in me dandomi forza e coraggio.
Prossimi obiettivi? Obiettivo? Ritornare in Puglia per la 285 km che ho provato ma non ho finito non senza l'assistenza.
Aurelia è menzionata nei libri “Correre Con La Mente Perché correre? Come iniziare? Superare le avversità, raggiungere obiettivi, realizzare sogni”, “Sport, benessere e performance”, “L’ultramaratoneta di Corato”, “Ultramaratoneti e gare estreme”.
Nel libro “Maratoneti e ultrarunner” è riportata un’intervista doppia insieme a Michele Debenedictis
+393804337230 Psicologo, Psicoterapeuta
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