La voglia di rimettermi in gioco ha
superato tutte le mie ansie
Matteo Simone
Portare a termine una ultramaratona di 100km è davvero una grande sfida, una grande impresa, una grande fatica che alla partenza può mettere paura e fare andare in ansia se non ci si sente sufficientemente preparati.
Bisogna essere consapevoli di quello a cui si va
incontro essere preparati fisicamente e mentalmente, essere sostenuti da amici,
familiari, esperti, professionisti e comunque avere una grande coraggio,
fiducia in se stessi di poter affrontare, gestire, superare ogni situazione da
soli o in compagnia.
Di seguito, l’esperienza di Mariella (ASD
Manfredonia Corre) attraverso risposte ad alcune mie domande.
Complimenti,
come hai gestito la gara? Quanto eri motivata?
Nonostante i miei acciacchi sono riuscita
a raggiungere il traguardo con molta tenacia, nonostante le mie paure di non
farcela, ma la voglia di rimettermi in gioco ha superato tutte le mie ansie.
La paura accompagna per ricordare che si
è vivi, bisogna respira, sorridere e andare avanti piano, fermarsi ogni tanto,
riposare e proseguire.
Mariella non è all’esordio della 100km,
la sua prima 100km del Passatore l’ha portata a termine il 27 maggio 2018 in 17h59’32” e lì già sperimentò una rinascita grazie
alla grande fatica e sofferenza attraversata lungo i difficilissimi 100km da Firenze
a Faenza come spigò in un amia precedente intervista rispondendo alla domanda: Sogni realizzati? “Aver partecipato a tante gare ma soprattutto alla '100 Km del
Passatore' con un buon risultato. Questa esperienza per me è stata come passare
dall'inferno al paradiso e rinascere in un mondo migliore e sentirmi leggera e
libera nell'anima.”
Mariella è tornata per la seconda volta
a Firenze per portare a termine la 100 km del Passatore il 25 maggio 2019
portandola a termine in 18h37’03”.
Cosa
e/o chi ti ha aiutato? Ringrazio Matteo Simone per i consigli e Mimmo D'Ascanio per avermi
stimolata e sostenuta per ripartire sul treno dello sport!
Alcuni giorni prima della partenza Mariella mi ha rappresentato le sue difficoltà e preoccupazioni chiedendomi di partire o
meno e la sua domanda era difficilissima e gli ho dovuto dare due risposte da
poter scegliere. La risposta più facile: “Lascia
stare perché partire già con un dolore non può che aggravare la tua condizione
fisica”; la risposta più difficile: “Fai
ultimo incontro con fisioterapista che ti allevia il dolore e parti uguale per
fare esperienza di gruppo solo per finirla anche se oltre il tempo massimo,
affidandoti alle preghiere e a qualcuno che incontri lungo il percorso facendo
tratti in compagnia per sentirti più sicura. Considera che sentirai fatica e
dolori e a tratti passeranno, sii serena nei prossimi giorni e ricorda come hai
fatto la volta scorsa, considera anche che altri non saranno in condizioni
ottimali. Ti devi fidare che quando
metterai il pettorale ti verrà la voglia di arrivare fino alla fine anche se in
compagnia della fatica e paura. Non consumare troppe energie, trova un posto
dove sdraiarti o sederti chiudi gli occhi e pensa cose belle e cose brutte che hai
attraversato e superato e ti ha reso più forte. Respirazione addominale, mentre
prendi aria dalle narici gonfia l’addome come se fosse un palloncino e mentre espiri
l’aria dalle narici sgonfia la pancia e immagina di buttare fuori stress,
negatività, dubbi, paure e tensioni”.
A
chi lo dedichi? Questo
Passatore di 100km da Firenze a Faenza del 2022 lo dedico a me stessa, per una
nuova rinascita nello sport! Lo dedico a noi donne, non immaginate neanche quanta
forza abbiamo dentro di noi, tiratela fuori e godetevi lo spettacolo!
In
gara cosa hai notato, visto, sentito? Nelle gare ci sono molte emozioni, senti il cuore che batte, ti senti
viva, si piange, si ride, si soffre e vi pare poco?
Quanto
sei fiduciosa ora in te stessa? Soffrire rafforza la mente, si cresce e si acquista autostima di se
stessi. Mettetevi in gioco e vedrete i benefici dello sport!
Ecco cosa spinge le persone a fare sport
e soprattutto sport di endurance, più dura è la lotta e più glorioso è il
trionfo, si attraversano momenti difficili di crisi ma poi quando si supera
tutto si rinasce, si cresce, sii è più sicuri e fiduciosi di poter far altro
anche se difficile.
Questo è il vantaggio dello sport, di
uno sport per star bene con se stessi e con gli altri, uno sport da condividere
con amici per allenamenti insieme e per gare considerate estreme come la 100km
del Passatore che Mariella ha portato a termine partecipando con un gruppo di
ultramaratoneti di Manfredonia, nota cittadina del Gargano in Puglia.
Un’intervista a Mariella è riportata nel
mio libro La 100km del Passatore. Una gara fra coraggio e resilienza.
380-4337230 - 21163@tiscali.it
http://www.ibs.it/libri/simone+matteo/libri+di+matteo+simone.html
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