venerdì 20 maggio 2022

Federica Di Murro: Nel mio sport l'obiettivo è superarli gli ostacoli

 Nell'agonismo i blocchi psicologici sono all'ordine del giorno purtroppo 
Matteo Simone  
3804337230- 21163@tiscali.it 
 

Lo sport è una grande palestra per imparare a vivere definendo obiettivi scolastici, lavorativi, sportivi, relazionali, familiari e apprendendo ad affrontare, gestire e soprattutto superare ostacoli con fiducia e resilienza. 

Di seguito Federica, tesserata per l’atletica con Podistica Solidarietà, racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.  
Qual è stato il tuo percorso nello sport? Il mio primo approccio allo sport è stato a scopo ortopedico, ho iniziato a frequentare la palestra per risolvere un problema di iperlordosi... In seguito mi sono appassionata dapprima al fitness, poi ho iniziato a praticare corsa e ciclismo amatoriale con il mio ex compagno, in seguito ho approcciato allo sport che pratico tutt'ora. 

Si inizia a seguire una passione per diversi motivi, si fanno percorsi e le strade portano anche dove non immaginiamo. Federica è diventata un’ottima atleta ma anche una bravissima istruttrice e quindi la palestra da luogo di cura è diventata luogo di lavoro. 
Quando ti sei sentita campionessa nello sport?
Non mi sono mai sentita una campionessa e non lo sono mai stata, però ho avuto le mie piccole soddisfazioni e i miei risultati nel mio sport... L'anno scorso mi sono classificata terza nazionale nella specialità K1 OCR challenge. 

Molto modesta Federica ma molto determinata nel suo sport, in allenamento e in gara, ho avuto modo di conoscerla per caso incontrandola al Parco di Tor Tre Teste che correva per i sentieri più ostici nel Parco senza disdegnare le salite ma considerandole opportunità di allenamento alla fatica. 
Nello sport cosa e chi contribuisce al tuo benessere e/o performance? Innanzitutto una sana alimentazione, che è la base del benessere generale di chiunque, poi c'è il duro allenamento in palestra per il rinforzo della muscolatura, fondamentale per evitare gli infortuni. 
La tua situazione sportiva più difficile?
La gara peggiore che io abbia mai fatto è stata la CrossXRace di Castel di Decima del 2020... Ero molto appesantita a causa della quarantena, ho fatto davvero un tempaccio. 

Tutto conta per star bene e puntare alla performance, dagli allenamenti alla nutrizione, al riposo, al documentarsi. Non bisogna mai sentirsi arrivati, c’è sempre da imparare dagli altri e soprattutto dall'esperienza, sbagli ed errori portano a eccellere. 
Quale tua esperienza passata ti rende più sicura di potercela fare? Non ho un'esperienza passata in particolare, se ho la convinzione di potercela fare do tutta me stessa per riuscirci. 

L’autoefficacia è un grande strumento di riuscita, l’essere convinti di potercela fare da una grande carica e sicurezza, sia in allenamento che in gara. 
Cosa pensano familiari, amici, colleghi della tua attività sportiva?
Nella mia famiglia mi hanno sempre sostenuta nella mia attività, anche se non comprendono tutta la fatica che c'è dietro per preparare ogni gara... Stessa cosa per i miei colleghi e per le mie amicizie, c'è tanta ammirazione ma c'è anche tanta incomprensione. 

Solo chi fa sa, faticare in allenamento e gara sembra qualcosa di incomprensibile, ma per chi ci si trova dentro sa quanto restituisce in termini di personalità e carattere forte e sicuro, nello sport e nella vita. 
Un episodio curioso, divertente, triste, bizzarro della tua attività sportiva? Una volta sono stata con due miei compagni di squadra a Torino per una gara, non appena terminata chiama la moglie di uno dei due dall'ospedale… Siamo scappati a Roma da Torino non appena terminata la gara, senza neanche farci una doccia… È stato abbastanza traumatico 😅. 

La pratica di sport faticosi rende più adattabili, tolleranti e resilienti. Si è più propensi ad adattarsi alle circostanze, a non pretendere comodità.
 
Quali capacità, risorse, caratteristiche possiedi nel tuo sport? Tanta forza, resistenza e tecnica…. sono dei punti cardine della mia attività sportiva. 
Nella pratica del tuo sport quali sono le difficoltà e i rischi? Cosa e chi ti ostacola? Nel mio sport l'obiettivo è superarli gli ostacoli, i rischi possono essere un po' dappertutto, dallo scavalcare un muro o dal cadere da 5 metri di corda… Per questo è fondamentale un'eccellente preparazione fisica. 
Per quali aspetti e fasi ritieni utile lo psicologo nel tuo sport?
La psicologia dello sport può essere molto utile quando si è in uno stato di pressione psicologica causata da una gara importante.... In una finale, dove la performance deve essere eccellente, lo stato della testa è fondamentale per restare lucidi. 

Bisogna allenarsi al peggio, a cadere e rialzarsi essendo fiduciosi e sicuri ma con un’accurata preparazione psicofisica. 
L'evento sportivo dove hai sperimentato le emozioni più belle? Le migliori emozioni sono assolutamente riconducibili alla Spartan Race, il format OCR più diffuso e conosciuto al mondo…. Le gare sono un po' costose ma sono una garanzia di eccellenza. 
Come hai affrontato, gestito, superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni?
Le sconfitte sono sempre utili per imparare qualcosa, gli infortuni purtroppo sono all'ordine del giorno, anche se fortunatamente non ne ho sperimentati molti... Se siete concentrati sul proprio obiettivo sarà molto più facile superare le difficoltà… Nell'agonismo i blocchi psicologici sono all'ordine del giorno purtroppo…
Prossimi obiettivi? Sogni da realizzare? Sicuramente migliorare i miei tempi di corsa, cosa che già sto facendo e che mi rende molto orgogliosa… E poi cercare di partecipare a qualche campionato internazionale. 

È importante avere chiaro e definito i propri obiettivi per poter pianificare piani e programmi ed essere attenti a tutto ciò che succede, andando sempre avanti nonostante imprevisti e avversità lungo il percorso che in genere sono superabili e temporanei. 
Cosa hai scoperto di te stessa e degli altri nella pratica dello sport?
La più bella scoperta dell'agonismo, e soprattutto della mia attività sportiva, è il grande spirito di amicizia e di sostegno tra atleti... Anche se in competizione con te, ci sarà sempre qualcuno pronto a sostenerti anche solo con una parola durante una tua gara. 

Lo sport mette in relazione, facilita amicizie, rende unite nella condivisione di esperienze piacevoli, faticose, forti e intense. 
Quali allenamenti mentali utilizzi? Non pratico allenamenti psicologici in generale, svuoto la testa e vado in gara. 
Quale domanda avrei dovuto farti?
Se non ottenessi risultati soddisfacenti nonostante l'allenamento costante, ti dedicheresti ancora al tuo sport? Sì, mi ci dedicherei perché se è un'attività che mi fa star bene e mi fa piacere dedicarle tempo assolutamente . 
Cosa diresti a te stessa quando eri più giovane? Approfittane ora, perché dopo sarà comunque troppo tardi. 

Tutto passa, molte cose non tornano, è importante, fondamentale, necessario vivere l’ora, il momento presente, cercare di fare quello che ci piace possibilmente ora, non rimandare troppo, certi treni passano una sola volta. 
Come vivi il
pre-gara, la gara e il post-gara?
Con molta tranquillità e serenità, non vado mai ad affrontare una gara con il pensiero del risultato, semplicemente me la vivo al massimo dando il meglio di me stessa, sarà quel che sarà... Se la gara è stata particolarmente impegnativa il post gara è abbastanza traumatico per me, lo vivo come un'ottima occasione per recuperare. 
Quali sono gli ingredienti del successo?  Costanza, impegno, passione, tenacia e un pizzico di sano egoismo.
A quale personaggio ti ispiri? Ernesto Che Guevara. 

380-4337230 - 21163@tiscali.it 

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