lunedì 9 maggio 2022

Christian Calabrese: Il mio prossimo sogno è la Spartathlon

 Prossimo obiettivo la Nove Colli Running a fine maggio 
Matteo SIMONE 
 

Nella mente degli atleti ci sono tanti obiettivi di gare, risultati, personal best, podi. Soprattutto per gli ultrarunner ci sono nella mente gare sempre più sfidanti della distanza superiore della maratona, dalle 6 ore, alle 100km fino a gare superiori ai 200km come la nove colli running, la Spartathlon, la Milano San Remo. 

Di seguito, l’esperienza di Christian (Alzaia Naviglio Runners) attraverso risposte ad alcune mie domande. 
Qual è stato il tuo percorso sportivo? Ho giocato a basket per circa 8 anni dall'età di 9 e poi arti marziali, palestra e bici ma sempre associando la corsa a questi sport finche' quest'ultimo non è diventato la mia vera passione. 

Foto di Paola Falcier
In effetti, la corsa è la base per ogni sport, bisogna vare un po’ di fiato e resistenza per praticare qualsiasi disciplina sportiva che sia individuale o di squadra.
 
Hai dovuto scegliere nella tua vita di lasciare uno sport a causa di una carriera scolastica o lavorativa? Mai, lo sport per me è sempre stata una passione e di conseguenza in ogni situazione ho sempre cercato di tenerla viva. 
Quali fattori hanno contribuito al tuo benessere o alla tua performance? Integro la corsa con altri sport come Pilates, potenziamento muscolare, bici. 

È importante e necessario diversificare sport per mettere in movimento diversi distretti muscolari e avere più stimoli, soprattutto quando ci sono infortuni può far comodo avere un piano B, e a volte diversificare sport aiuta a prevenire proprio gli infortuni. 
Quale alimentazione segui prima, durante e dopo l'attività fisica? Seguo un'alimentazione vegetariana diretta e dedicata alla mia attività sportiva, di conseguenza ogni giorno mi alimento e mi integro con attenzione escludendo di fatto di variarla nelle diverse fasi dell'attività sportiva, in gara il discorso è un po' diverso e qualcosa di sicuro varia in base alla durata ed alla difficoltà della gara preferendo magari solo integrazione o alternandola a cibo vero il tutto sempre di origine vegetale. 
Foto di Paola Falcier
Usi farmaci, integratori? Per quale motivo?
Non uso mai nessun farmaco e sono contrario, uso integratori di proteine vegetali per avere un apporto proteico che una dieta vegetariana a volte non soddisfa in particolare nelle ultramaratone dove il consumo anche durante i lunghi allenamenti è elevato. 
C’è stato il rischio di incorrere nel doping? Un messaggio per sconsigliarne l’uso? Mai. Non concepisco l'uso di alcun farmaco nella pratica sportiva perché credo sia soprattutto scorretto verso sé stessi e non porti a nulla anzi il doping ti rende schiavo di prestazioni e performance che non ti appartengono. 

L’alimentazione diventa sempre più un aspetto fondamentale nello sport, soprattutto in sport di endurance dove bisogna conoscersi bene e capire cosa si può e si vuol mangiare durante tantissime ore e a volte più giorni di attività fisica.  
Foto di Paola Falcier
Chi ha contribuito al tuo benessere nello sport o alla tua performance?
Sicuramente la mia famiglia che mi permette di poter fare allenamenti a volte notturni e spesso per molte ore togliendo di fatto tempo a loro, ma il salto di qualità sicuramente l'ho fatto da quando ho una coach che mi allena con molta molta pazienza. 
Cosa pensano familiari e amici della tua attività fisica? I familiari mi sostengono e gli amici non tutti capiscono cosa faccia e chi capisce crede che sia sicuramente matto, tutti però pensano che sia troppo magro. 

La pratica dell’ultramaratona richiede tanta passione, motivazione, dedizione per potersi allenare in ore più strane e bizzarre, al di là dell’attività lavorativa e in orari inconsueti, trovando un equilibrio tra famiglia, lavoro, studio, amicizie.
L'evento sportivo della tua vita, dove hai sperimentato le emozioni più belle? Sono due gli eventi sportivi che mi hanno di più emozionato ma non per la gara in sé ma per il modo in cui ci sono arrivato, la NYC Marathon 2017 e la UMS 2021. La prima è stata nell'anno in cui mi hanno diagnosticato un tumore e in cui sono stato operato, il desiderio di essere a NY è stato la motivazione che mi ha fatto superare ogni difficoltà, alla UMS ci sono arrivato dopo due anni di annullamento gara e spostamenti vari e in cui, da infermiere di rianimazione, ho dovuto affrontare le varie ondate pandemiche che mi impedivano di fatto di allenarmi con costanza.  

Foto di Paola Falcier
Grandi sfide per Christian, grandi obiettivi difficili ma non impossibili se il volere è dettato dalla testa che comanda il corpo e lo invita a seguirlo in allenamenti duri e faticosi nonostante eventi avversi fino al conseguimento di risultati prestigiosi quali portare a termine maratone e ultramaratone.
 
Un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva? Episodi curiosi quando corri per 100km in allenamento o di notte ce ne sono molti e incontri particolari ne fai, di divertente non saprei, a me diverte tutto il mondo dell'ultramaratona quando ci si incontra nelle gare mi sento a casa e ci si prende in giro e si cazzeggia come al bar. È un bel mondo. Nel febbraio 2021 mi ruppi una spalla cadendo in bici e a fine marzo con un tutore e la spalla ancora rotta ho corso la 24 ore di Biella facendo circa 156km. 

Il mondo dell’ultramaratona è considerato strano e bizzarro, chi non fa non sa, ma avvicinandosi a tali atleti ci si accorge che sono persone straordinarie e fanno cose incredibili e sorprendenti che razionalmente sarebbero considerate impossibili. 
Cosa hai scoperto del tuo carattere praticando sport? Ho scoperto di poter spingermi oltre ogni mia immaginazione. Di fatto le mie caratteristiche le conoscevo già, tenacia, testardaggine, dedizione, passione, costanza, rispetto, ma con l'ultramaratona le ho potenziate e sono diventato mentalmente molto più forte e consapevole. 

Foto di Paola Falcier
L’ultramaratona rende più consapevoli delle proprie potenzialità, risorse caratteristiche e fortifica sempre di più superando gradualmente muri e barriere
soprattutto mentali, arrivando a conclusione di gare considerate impensabili e oltre ogni limite.
 
Quali capacità, risorse, caratteristiche, qualità hai dimostrato di possedere nello sport? La resilienza, so che è una parola che va di moda ma è cosi, solo con la forza di volontà sono riuscito a completare gare in cui tutto mi diceva di ritirarmi e solo una volta non sono stato in grado di finire un Ultra ma a causa di un incidente fisico. 

Ci si spinge oltre ogni limite considerando che a tutto c’è almeno una soluzione da individuare e mettere in atto per uscire da situazioni difficili, in modo resiliente, piegandosi ma non spezzandosi e uscendone rafforzati. 
Che significa per te partecipare a un evento sportivo? Significa mettersi alla prova e mettere a frutto ciò che in allenamento hai dato e costruito, cerco sempre di onorare e dare tutto a ogni gara a cui partecipo, non corro mai gare solo per allenarmi, non è nella mia indole. Ogni gara per me è un'occasione per superare il mio limite.  
Quali sensazioni sperimenti facendo sport: allenamento, pre-gara, gara, post gara? In allenamento dipende molto dal tipo di allenamento, fatica nei veloci ma anche divertimento mentre benessere psico fisico negli allenamenti soprattutto molto lunghi. Pre-gara e gara soprattutto concentrazione, gestione della fatica, sconforto nelle crisi ed euforia nel loro superamento oltre che felicità e a volte commozione nel raggiungimento del traguardo. Post-gara di solito soddisfazione e benessere ma a volte delusione e rabbia per aver disatteso le proprie aspettative. 

Foto di Paola Falcier
La gara è un’ottima prova per capire quanto si vale, a che punto si è nella preparazione, quanto si è migliorato e anche un’opportunità per confrontarsi con
se stesso e con gli altri. C’è un mondo dietro una gara, si decide l’obiettivo, si stila un programma di allenamento, ci si presenta alla partenza e poi ci si mette in gioco fino alla fine arrivando a conclusione, godendone del risultato e apprendendo dall’esperienza, in ogni caso, ricca di sensazioni ed emozioni intense.
 
Hai sperimentato l’esperienza del limite nello sport? Ho preso parte a molte ultra ed alla UMS 21, sinceramente non credo ancora di aver sperimentato il mio vero limite, forse l'ho spostato sempre un po' di più ma che l'abbia raggiunto no. 
La tua gara più estrema o più difficile? Forse la UMS 2021 ma in realtà non credo ancora di averla fatta. 

L’Ultramaratona da Milano a San Remo è una prova davvero dura della distanza di 285km il cui tempo limite è di 52 ore. Christian l’ha portata a termine tra il 10 e il 12 settembre 2021m impiegando 2 giorni 03 ore e 32 minuti. 
I tuoi pensieri in allenamento e in gara? Non ho pensieri vivo il qui e ora.  
Foto di Paola Falcier
A cosa devi fare attenzione nella tua disciplina sportiva?
A tutto a 360 gradi, alimentazione, allenamento, stile di vita sano, allontanare da sé ogni aspetto negativo della vita di tutti i giorni persone comprese, circondarsi di cose e persone sane e positive perché' questo aiuta la mente a essere stabile e forte, in poche parole l'ultramaratona è un modo di vivere che va oltre gli allenamenti o le gare. 
Cosa ti ha fatto mollare o cosa ti fa continuare a fare sport? Mai mollato, continuo a fare sport perché è l'unico modo che conosco per sentirmi bene e vivo. 
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? Sicuramento lo sconforto e la paura di non farcela in questi casi è molto forte ma in allenamento già impari a superare le crisi e anche le sconfitte quando qualcosa non gira bene, l'umiltà e la pazienza oltre alla tenacia e alla forza di volontà sono elementi fondamentali per superare ogni difficoltà e aggiungerei le motivazioni che sono quelle che ti spingono veramente ad andare oltre. 
Foto di Paola Falcier
Un tuo messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli allo sport?
Direi che lo sport è un'opportunità che non devono lasciarsi sfuggire se vogliono esprimere il loro vero potenziale per crescere e diventare persone migliori con valori come il rispetto, la fatica, la dedizione, la passione e il riconoscimento sociale, adulti che molto probabilmente sapranno come rendere migliore la loro società e il loro futuro. 

L’ultramaratona aiuta ad accettare la fatica, ad accoglierla, a considerarla preziosa per ottenere qualcosa nella vita sia in ambito sportivo che in altri contesti quali di studio, lavorativo, familiare, relazionale. Senza impegno, dedizione, passione, motivazione e soprattutto fatica non si ottiene niente. 
Per quali aspetti e in quali fasi ritieni utile lo psicologo nello sport? Non saprei, forse ci sono dei momenti in cui quell'andare oltre non avviene e in cui deludi le tue aspettative, in quel caso non sempre si ha la forza di reagire e lo sconforto può essere tale da richiedere un aiuto. 
Se potessi tornare indietro cosa faresti o non faresti? Niente, non farei nulla perché penso che per ogni cosa ci sia un tempo per farla e se oggi sono felice di ciò che faccio e che sono, vuol dire che tutto è stato fatto con i tempi giusti.  
Foto di Paola Falcier
Prossimi obiettivi?
Prossimo obiettivo la Nove Colli Running a fine maggio.  
Sogni realizzati e da realizzare? Ho realizzato alcuni dei miei sogni come correre la UMS o una 100km sotto le 9 ore e altri ancora, il mio prossimo sogno è la Spartathlon ma ne ho molti nel cassetto. 

Il 19 febbraio 2022, alla 100km del Conero - 1° Memorial Mimmo Strazzullo, Christian riesce ad abbattere il muro delle 9 ore, con il crono di 8h56’02”, un ottimo risultato personale, complimenti. 

Dott. Matteo SIMONE 380-4337230 - 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR 

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