I miei progetti più belli sono nati correndo
Matteo Simone
La pratica di uno sport come la corsa, aiuta a svagarsi, distrarsi, elaborare pensieri e progettare piani e programmi per il futuro.
Di seguito Patrizia racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso sportivo? Atletica in pista da ragazzina, (400H), poi stop fino a 37 anni, poi maratone. Nel mezzo calcio, softball, sci, arrampicata sportiva e tutto quello che è capitato.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita? Si, circa per un’oretta dopo aver vinto una maratona di provincia (il tempo inebriante tra l’arrivo e la premiazione, poi la realtà è tornata).
L'evento sportivo della tua vita, dove hai sperimentato le emozioni più belle? Maratona di Siracusa.
Domenica 14/03/2004 Patrizia vince la maratona di Siracusa in 2h54’17”, precedendo Maria Grazia Navacchia 3h03’18” e Nadia Dal Ben 3h10’41”.
Un grande percorso sportivo, dalla pista a vincere una maratona, ottimo percorso di sport individuale e di squadra.
Hai dovuto scegliere nella tua vita di lasciare uno sport a causa di una carriera scolastica o lavorativa? A 17 anni o lo studio (scuola professionale con lavoro) o lo sport.
Nella vita ci sono delle priorità, bisogna sempre sceglier, rinunciare, aspettare periodi per dedicarsi ai vari aspetti quali studio, lavoro, famiglia, sport.
Quali fattori hanno contribuito al tuo benessere o alla tua performance? Compagnia meravigliosa e testardaggine.
Chi ha contribuito al tuo benessere nello sport o alla tua performance? La motivazione, la gioia del gesto atletico, la soddisfazione, le amicizie.
Che significa per te partecipare a un evento sportivo? Gioia pura.
Quali sono i tuoi pensieri in allenamento e in gara? I miei progetti più belli sono nati correndo.
Un tuo messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli allo sport? Non ve ne pentirete, è compagnia, complicità, confronto sincero e sguardo interiore.
Lo sport in compagnia è molto meglio, la fatica è più alleviata, ci si incontra e ci si confronta, si condividono esperienze di allenamenti, gare, fatica e gioia.
Quale alimentazione segui prima, durante e dopo l'attività fisica? Carboidrati complessi e proteine.
Un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva? Per un problema metabolico devo mangiare a ridosso di uno sforzo fisico e questo suscitava sorpresa, sulla linea di partenza…
Usi farmaci, integratori? Per quale motivo? Mai utilizzati, neppure quando preparavo maratone.
A cosa devi fare attenzione nella tua disciplina sportiva? Alimentazione.
C’è stato il rischio di incorrere nel doping? Un messaggio per sconsigliare l’uso? Per me mai, ma il rischio esiste. Bisogna parlarne prima, stimolare il dialogo, prevenire tentazioni…
Nello sport ci sono tanti aspetti da curare, tra i quali un’accurata alimentazione in base alle proprie caratteristiche, esigenze, bisogni e sforzo atletico.
Cosa hai scoperto del tuo carattere praticando sport? Sono determinata.
Quali capacità, risorse, caratteristiche hai dimostrato di possedere nello sport? Capacità di reagire, di non mollare, di stare sola con me stessa.
Hai sperimentato l’esperienza del limite nello sport? Credo di no, sempre nei limiti.
La tua gara più estrema o più difficile? Trail delle Apuane.
Cosa ti ha fatto mollare o cosa ti fa continuare a fare sport? Stabilizzazione vertebrale, il dolore. Dopo l’intervento ho fatto il personale di maratona (volevo dimostrare a me stessa di poter ancora correre) ma mi è ‘costato’ troppo dolore.
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? Con un sorriso.
La pratica di una disciplina sportiva, se si vogliono ottenere risultati prestigiosi, richiede impegno e forte motivazione e determinazione per andare avanti e per affrontare, gestire, superare criticità e avversità per non mollare.
Per quali aspetti e in quali fasi ritieni utile lo psicologo nello sport? Sempre, per crescere, per trovare motivazioni, per superare inevitabili ‘crisi'.
Sogni realizzati e da realizzare? Sono stata molto bene, nessun rimpianto.
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