2h22’15 fino a un paio di anni fa era il mio record personale
Il 16 maggio 2021 ha avuto luogo la “Generali Milano Marathon 2021 Special Edition” vinta dal keniano Titus Ekiru in 2h02’57” e tra le donne ha vinto l'etiope Gebremaryam Hiwot Gebrekidan in 2h19’34”.
Luca Parisi si è classificato 2° degli italiani in 2:19:13 dopo Alessandro Giacobazzi.
A distanza di 2 settimane dalla maratona di Milano, il 30 maggio 2021, ha avuto luogo la Brescia Art Marathon vinta da Atef Saad in 2:13:25, precedendo Luca Parisi 2:22:15. Tra le donne ha vinto Cristina Gogna.
Ciao Luca, com'è andata a Milano e a Brescia? Sfumato il sogno Olimpico? “Recentemente mi sono cimentato nelle maratone prima di Milano e successivamente in quella di Brescia. Il mio obiettivo in occasione di Milano era di fare il record personale, correndo vicino alle 2h16’. Tutto si è svolto nel migliore dei modi con passaggi regolari e con un transito alla mezza maratona in 1h08’, tutto sembrava svolgersi nel migliore dei modi quando intorno al venticinquesimo km di gara alcuni problemi intestinali mi hanno fatto pensare anche al ritiro, sono parzialmente riuscito a risolvere questi inconvenienti e quindi arrivare al traguardo anche se non con il tempo sperato.
La maratona di Brescia non era per nulla
in programma, ma qualcosa dopo Milano era rimasto in sospeso e allora eccomi a
correre la mia terza maratona in 7 settimane, la prima l’avevo corsa in
allenamento in 2h29’. Stavolta nessun problema intestinale soprattutto a
seguito delle migliori accortezze che ho messo in campo in quest’ultima
occasione. Al quindicesimo km ho avvertito però le prime avvisaglie che la
maratona di Milano corsa appena due settimane prima era ancora lì e ho quindi
ragionato e accantonato i pensieri negativi che emergevano a ogni km. Ho quindi
ridimensionato gli obiettivi un po’ come un aereo che una volta in volo scopre
di avere qualche avaria e con il carburante in esaurimento deve assolutamente
atterrare e raggiungere l’aeroporto, allora per prima cosa mi sono detto: ‘devo
arrivare’, e secondo: ‘cerchiamo di non perdere la seconda piazza assoluta’.
Chiudo dopo qualche imprevisto non calcolato come alcuni errori di percorso
alla seconda piazza assoluta con il tempo che comunque mi soddisfa di 2h22’15
che fino a un paio di anni fa era il mio record personale”.
Luca ce l’ha messa tutta per avvicinarsi ai minimi per un’eventuale convocazione olimpica, ci è andato abbastanza vicino ma non abbastanza da ottenere il suo sogno che per ora pare essere solamente rimandato in considerazione che può successivamente dedicarsi con maggior consapevolezza e in periodi meno avversi a questa distanza per tanti insidiosa ma per lui abbastanza gestibile in considerazione che ne corre facilmente in tempi ravvicinati e che nel giro di qualche anno è stato capace di una progressione nei tempi al ribasso ottenendo il record di 2h18’01” a Valencia un paio di anni fa.
Cosa è andato storto e cosa bene? “Un messaggio che voglio rivolgere a tutti è che nella negatività, come può essere quella di una maratona andata male, ho comunque sperimentato nuove tipologie di allenamento mai provate prima e nuovi accorgimenti che sono sicuro mi saranno molto preziosi quando ci sarà l’occasione di correre di nuovo la distanza di maratona. Inoltre anche se andiamo in crisi per qualche ragione cerchiamo di rivalutare le nostre possibilità e anziché disperarci cercare invece quel pulsantino che accende i motori di riserva”.
La maratona può riservare sempre sorpresa lungo il percorso a causa del clima, del terreno di gara, delle condizioni personali dell’atleta e bisogna essere sempre fiduciosi e resilienti nel cercare risorse residue per portare comunque la gara a compimento nel migliore dei modi. Luca non si arrende e continua a inseguire i suoi sogni.
Ti dona la maglia dell’Atletica La Sbarra, che significato ha per te? “I colori della mia nuova società Atletica La Sbarra rappresentano per me un nuovo stimolo stavolta incentrato esclusivamente nelle corse su strada e ringrazio ancora il mio presidente Andrea Di Somma per la fiducia che ha riposto in me, nonostante quando ci siamo incontrati la prima volta non fossi al meglio della condizione fisica per via di un problema fisico e nonostante ciò lui ha comunque voluto investire su di me e spero quindi di dargli tante soddisfazioni e di portare tanti risultati alla società”.
Ringrazio Luca per aver dedicato tempo a rispondere ad alcune mie domande che permettono al sottoscritto e a tanti altri di approfondire il mondo dei maratoneti e, soprattutto, lo ringrazio per aver aderito a una società di cui faccio parte da un po’ di anni.
Un’intervista
a Luca è riportata nel libro “Il piacere di correre oltre (Il piacere di
correre oltre dal punto di vista di uno psicologo dello sport)” di Matteo
Simone.
Editore:
Prospettiva Editrice. Collana: Sport & Benessere.
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