Quando mi metto la maglietta della
società in gara è una festa
Matteo
Simone
Aurelia Rocchi ha incontrato la corsa per caso grazie a un atleta della squadra Villa De Sanctis e da lì non si è più fermata.
Ha iniziato a macinare chilometri partecipando a gare sempre più
lunghe e più dure, gare a circuito, gare di lunga distanza, anche trail e
ultratrail.
Donna resiliente e performante per aver
portato a termine la Nove Colli Running 202,4 km e la Milano - San Remo Running
285km, dimostrando il suo valore atletico.
Di seguito, Aurelia racconta la sua
esperienza sportiva rispondendo ad alcune mie domande di un po’ ti tempo fa.
Prima
di un allenamento o gara quali sono le sensazioni corporee?
“Prima di un allenamento sono sempre
tranquilla e libera di testa, invece prima di una gara è diverso. Ogni gara è
come se forse la prima, emozioni fortissime e in quel momento le mie gambe sono
importantissime, con loro ci parlo, mi fido di loro e li sento leggere
conoscendo bene la loro fatica negli allenamenti”.
La corsa per Aurelia è come un treno che
la porta in giro per paesi, città e nazioni faticando e divertendosi e spesso è
sui treni per raggiungere i luoghi di partenza e per tornare a casa dopo aver
terminato la gara.
Quanta
importanza dai alle sensazioni del cuore in quello che fai?
“In ogni gara ci metto il cuore e l'amore
per la corsa. Mi concentro tanto su di me in gara”.
E’ un mondo che l’affascina e porta a
casa sempre qualcosa, tante esperienze, pacchi gara e tanti premi.
Hai
un momento di meditazione o introspezione? “Dopo uni gara medito, ci penso tanto durante
la gara come mi risponde il mio fisico nel percorso gara”.
Quanto
è importante l'abbigliamento e la maglia della squadra che rappresenti?
“Negli allenamenti non metto mai la mia
maglietta della società, solo in gara e la tengo dall’inizio fino all’arrivo.
Quando mi metto la maglietta della società in gara è una festa e sono molto
orgogliosa dal primo giorno che l’ho indossata”.
La felicità è superare muri, crisi,
ostacoli, difficoltà, superare sfide, e lì che scatta l’incremento di
resilienza, l’essere consapevole che ce l’hai fatta, con le tue forze, con la
tua forza di volontà, con il tuo impegno, passione e determinazione.
In
che modo l'allenatore e i tuoi fan sono presenti in gara anche simbolicamente?
“In gara ci sono amici che cerco di
sfidare e come sempre cerco di tirare fuori il meglio di me. Se sono
soddisfatta del risultato della gara cerco sempre di condividere la gioia con
chi mi ha sostenuto sempre in tutte le mie gare: l'allenatore”.
Aurelia ha scoperto anche il mondo degli
atleti con disabilità visiva del progetto Achilles
International Roma e si sperimenta come guida sia in allenamento che in
gara, a disposizione degli altri ma arricchendosi con l’esperienza fatta.
Interviste ad Aurelia Rocchi sono riportate
nei libri:
“Lo sport delle donne. Donne sempre più
determinate, competitive e resilienti” (8 ottobre 2018) di Matteo Simone
(Autore).
“Maratoneti e ultrarunner”
Aurelia è menzionata nei libri:
“Correre
con la mente. Perché correre? Come iniziare? Superare le avversità, raggiungere
obiettivi, realizzare sogni” (Matteo Simone), pubblicato da Progetto Cultura
Psicologo,
Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
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